Alcuni editori non sembrano aver gradito il funzionamento di Apple News Plus. Secondo quanto segnala DigiDay, riportando le opinioni di cinque testate, i diretti interessati sostengono che la piattaforma faccia preferenze, che il supporto e gli strumenti per la condivisione dei contenuti sia inferiore alle promesse e che l'esperienza di navigazione per il pubblico sia poco efficace.
Gli editori intervistati affermano di essere venuti a conoscenza di un canale di assistenza gestito da Apple su Slack, dove tuttavia sono invitati a partecipare solo i nomi più importanti. Per tutti gli altri esiste esclusivamente un indirizzo mail da contattare per questioni legate a design, formattazione e impaginazione degli articoli.
Apple aveva promesso che avrebbe collaborato alla realizzazione di un formato per gli articoli che fosse di impatto e allo stesso tempo personale, ma le promesse sono state mantenute solo in parte. Gli editori lamentano inoltre la carenza dei tool che dovrebbero scansionare i PDF per adattarli alla piattaforma.
Di conseguenza è necessario adottare tre soluzioni scomode: investire risorse e personale nell'ottimizzazione dei contenuti per la piattaforma (senza sapere se ci sarà un ritorno di investimento), affidarsi ai tool automatici accettando un'impaginazione uguale a quella degli altri competitori, oppure attendere miglioramenti della piattaforma limitandosi a caricare un PDF della rivista cartacea, che però non è l'ideale per l'utilizzatore finale.
Non mancano nemmeno problemi di organizzazione e navigazione dell'interfaccia, nello specifico i pezzi realizzati da editori nativi digitali come Vox Media (la casa editrice di The Verge e Polygon) non sono visibili come riviste complete nella scheda specifica di Apple News Plus, ma si trovano solamente nelle schede dedicate della piattaforma. Al lancio Apple News Plus ha totalizzato 200.000 abbonati, ma vista la situazione bisognerà capire in quanti decideranno di rinnovarlo alla scadenza della prova gratuita.