Partiamo da un assunto: gli annunci di Diablo 4 e Overwatch 2 alla BlizzCon 2019 sono stati pianificati con largo anticipo, probabilmente da quando Blizzard ha visto le reazioni inferocite alla BlizzCon 2018 e all'annuncio di Diablo Immortal. Qualcuno ha ipotizzato che la compagnia abbia voluto tirare fuori dal cilindro due annunci del genere, da sommare alle nuove espansioni di Hearthstone e World of Warcraft, per contrastare l'onda lunga del caso Blitzchung, insabbiando il tutto. Di nostro tendiamo a considerare questa ipotesi come improbabile, se non proprio impossibile, perché stiamo parlando di fatti molto recenti e non è semplicemente pensabile di produrre tanto materiale di tal livello in così poche settimane, i trailer in computer grafica in particolare.
L'unico effetto tangibile del caso Blitchung sulla BlizzCon 2019 è stato il messaggio con cui il presidente J. Allen Brack ha aperto l'evento: "Ci siamo mossi troppo rapidamente nel nostro processo decisionale e poi, a peggiorare le cose, siamo stati troppo lenti nel parlare con tutti voi. Non abbiamo rispettato gli elevati standard che ci siamo prefissati. Blizzard ha avuto l'opportunità di riunire il mondo in un duro momento legato all'eSport di Hearthstone, circa un mese fa, e non l'abbiamo fatto. Mi dispiace e me ne assumo la responsabilità. Faremo meglio in futuro, ma le nostre azioni avranno più importanza rispetto a qualsiasi parola".
Per il resto ci sono state delle manifestazioni all'esterno della sede dell'evento e qualche timida protesta interna. Blizzard di suo si è data un gran da fare per controllare la situazione, cercando di non far trasparire nulla e di concentrare l'attenzione di tutti sui giochi. In fondo se annunci Diablo 4 e Overwatch 2 vuoi che la gente parli di Diablo 4 e Overwatch 2. Missione riuscita? Quasi, nel senso che nonostante la gioia dei fan, qualcosa è inevitabilmente cambiato nel rapporto tra la comunità e Blizzard, non solo per il caso Blitzchung.
In passato annunci come questi avrebbero galvanizzato tutti, soprattutto i giocatori della vecchia guardia, mentre oggi si possono leggere distinguo e dubbi molto forti su entrambi i titoli, in particolare in virtù dei loro probabili modelli economici e dei recenti trascorsi della società. Insomma, anche Blizzard sembra aver perso quella fiducia a scatola chiusa che i giocatori le hanno sempre accordato, considerandola una delle poche software house incapace di sbagliare.