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Disco Elysium: la disputa legale tra ZA/UM e il produttore del gioco è terminata

La disputa legale tra ZA/UM e il produttore di Disco Elysium è terminata: vediamo quanto è stato deciso dal giudice recentemente.

Disco Elysium: la disputa legale tra ZA/UM e il produttore del gioco è terminata
NOTIZIA di Nicola Armondi   —   14/03/2023

La disputa legale in corso tra lo studio di Disco Elysium - ZA/UM - e il produttore del gioco Kaur Kender è stata risolta. Lo studio ZA/UM ha annunciato che Kender, che non fa più parte del team, ha saldato tutti i debiti nei suoi confronti.

Inoltre, in base a un ordine del tribunale, Kender ha rimborsato l'amministratore delegato Ilmar Kompus per le spese legali della causa, che è stata ritirata a dicembre. Inoltre, ha ceduto tutte le sue azioni della società. "Sono grato per gli anni di fiducia e collaborazione con il team, che hanno reso Disco Elysium un progetto di successo", ha dichiarato Kender. "Dopo aver lasciato il mio ruolo a tempo pieno, ho intentato una causa che, dopo aver visto i fatti, ho capito essere sbagliata".

Il tutto è iniziato negli ultimi mesi del 2022 quando sono emerse le accuse contro Kompus da parte di Kender, che affermava che Kompus aveva speso 4.8 milioni di dollari presi dai fondi della compagnia per diventare un azionista di maggioranza dello studio. Kompus ha però ripagato la compagnia.

"Come dimostra questa transazione, le discussioni aperte sono il modo migliore per chiarire le incomprensioni e le differenze, soprattutto quando sono a vantaggio del team", ha dichiarato Kompus. "Abbiamo affrontato la questione pensando all'interesse collettivo di ZA/UM e del nostro incredibile team e siamo lieti di aver raggiunto una risoluzione completa".

A questo si sommano altri avvenimenti: sempre a fine 2022 è stato svelato che tre figure chiave dello sviluppo di Disco Elysium - Helen Hindpere, Robert Kurvitz, e Aleksander Rostov - avevano lasciato la compagnia "involontariamente".

ZA/UM afferma anche che sia Kurvitz che Rostov hanno ritirato le loro accuse per "ingiusto licenziamento" per mancanza di prove. Al tempo stesso, però, la compagnia afferma che continua a dover far fronte una "serie di accuse infondate da parte di ex dipendenti" e si aspetta che altre rivendicazioni "vengano annullate dopo un esame legale e fattuale".