Domina è un manageriale di gladiatori diventato famoso per un motivo non proprio lusinghiero: Dolphin Barn, lo sviluppatore, ha usato le note di rilascio per portare attacchi alla comunità LGBTQ+, scatenando naturalmente un vespaio. Di fronte alle ripercussioni per la sua scelta, ossia recensioni negative e commenti molto aspri sul forum del gioco, Barn ha iniziato a discutere in maniera accesissima con la comunità, bannando a ripetizione e garantendo l'impunità a chi lo spalleggiava, rinforzando le sue posizioni estremiste, per cui era già stato bannato da Twitter e Bandcamp. Per questo è stato inibito a pubblicare post anche nel forum del suo gioco su Steam.
Dopo la clamorosa decisione di Valve, solitamente molto (forse troppo) discreta nella moderazione, il nostro ha usato per l'ennesima volta una nota di rilascio di una patch di Domina per scopi personali, accusando di codardia Valve e il supporto di Steam.
Barn stesso ha pubblicato un'immagine con la notifica del ban da parte di Valve, in cui gli viene detto che è la seconda volta che un suo post viola le linee guida e le regole per le discussioni di Steam, insultando o discutendo con un altro utente. "Inoltre abbiamo notato un trend di messaggi abusivi inviati quando gli utenti vengono bannati dal tuo hub."
Valve ha quindi invitato Barn a rispettare le regole, o ne pagherà le conseguenze: "Vogliamo inoltre chiarire che non dovresti ribaltare le decisioni dei moderatori di Steam o ammettere violazioni alle regole nel tuo hub. Ulteriori violazioni della nostre regole e linee guida potrebbero mettere a repentaglio i nostri accordi economici." Leggasi che Valve potrebbe togliere Domina dallo store.
Nel frattempo il forum del gioco e le recensioni degli utenti di Domina si sono trasformate in un campo di battaglia politico.
Interessante il fatto che uno come Barn abbia deciso di lanciare un gioco sui gladiatori, evidentemente non sapendo che in quell'ambiente l'omosessualità era consentita e, anzi, era considerata espressione di una forte mascolinità.