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Fallout 3: DRM, censura e digital delivery

NOTIZIA di La Redazione   —   01/10/2008

Fallout 3: DRM, censura e digital delivery

Pete Hines di Bethesda ha rilasciato un'intervista a Shacknews, all'interno della quale si estrapolano una serie di informazioni interessanti per quanto riguarda la produzione di Fallout 3. Il gioco ormai è quasi terminato, a quanto pare mancano solo gli ultimi ritocchi. Non saranno rilasciate patch da day one, non perchè tutto sia perfetto e non ci siano, successivamente, motivi per rilasciare aggiornamenti, ma al momento non si è attivamente al lavoro su cose del genere. A proposito della censura recentemente effettuata per venire incontro alle esigenze del mercato australiano, Hines dichiara laconico che la cosa abbia avuto molta più attenzione di quanta non ne meritasse, liquidandola come di nessun conto. Più che una vera censura si era infatti trattato di un semplice cambiamento sui nomi delle droghe presenti nel gioco. Hines ritiene che nessuno si accorgerà della differenza o noterà come rilevante il fatto che una sostanza abbia un nome diverso da "morfina", ad esempio.
Altro argomento importante riguarda i sistemi di protezione dalle copie per la versione PC, oggi quanto mai sotto i riflettori. Hines dichiara che verrà seguita la stessa politica di Oblivion, che godeva solo di un DVD check: protezione il più leggera possibile e assolutamente non invasiva.
Per quanto riguarda invece la distribuzione digitale via Steam, Hines dichiara di non avere ancora preso una decisione definitiva in tal senso, ma sottolinea che esistano molteplici altre forme di distribuzione digitale.