Google Stadia ha deciso di effettuare una grossa riorganizzazione sul suo business, chiudendo i team interni e dedicandosi a questo punto alla gestione del servizio in streaming come "distribuzione" di titoli third party, ma evidentemente senza proseguire con la produzione di contenuti first party, ovvero esclusive per la piattaforma.
Secondo quanto riferito da Kotaku, la notizia arriva oggi in forma più ufficiale ma le voci al riguardo si sono susseguite già da un po' di tempo, con una grossa riorganizzazione della forza lavoro che era prevista già da settimane. Google ha dunque deciso di chiudere i suoi due team dedicati allo sviluppo di videogiochi, uno a Montreal e uno a Los Angeles, con una manovra che ricadrà su 150 sviluppatori, secondo quanto riferito da una fonte interna a Kotaku.
L'idea è cercare di ricollocare comunque tutta la forza lavoro all'interno di Google, in altri settori o trovare in ogni caso un altra sistemazione per ognuno. Tra questi Jade Raymond, la veterana di Ubisoft e EA, sembra sia intenzionata a lasciare Google ma non sappiamo ancora quale sia la sua nuova destinazione.
Questa decisione influisce ovviamente anche sui progetti in corso: di fatto tutti i giochi che erano previsti arrivare dopo il 2021 verranno cancellati, mentre i progetti più vicini alla conclusione dovrebbero essere portati a termine, anche se si attendono altre conferme al riguardo.
Google Stadia continuerà comunque a funzionare come servizio, semplicemente non conterà più anche su produzioni interne in esclusiva, appoggiandosi esclusivamente ai giochi third party. Google offrirà comunque la possibilità di sfruttare la tecnologia a sviluppatori e publisher third party anche per eventuali accordi di esclusiva o partnership.
Proprio qualche giorno fa, sono stati annunciati i giochi gratis di febbraio 2021 per gli abbonati a Stadia Pro.