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Hideo Kojima: Metal Gear Solid 2 a rischio per via dell'11 settembre, voleva lasciare Konami

Il lancio di Metal Gear Solid 2 è stato a rischio a causa dell'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001, avvenuto poco prima il lancio del gioco.

Hideo Kojima: Metal Gear Solid 2 a rischio per via dell'11 settembre, voleva lasciare Konami
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   29/12/2022

Hideo Kojima in un'intervista con IGN ha raccontato un interessante aneddoto su Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty e di come il lancio del gioco e il suo futuro all'interno di Konami fossero a rischio a causa dell'attentato alle Torri Gemelli avvenuto l'11 settembre del 2001.

Come forse ricorderete, Metal Gear Solid 2 è uscito negli USA il 13 novembre dello stesso anno, in pratica due mesi dopo la tragedia. Per chi non lo sapesse nel titolo la trama ruota intorno a un attentato terroristico ai danni degli USA. Addirittura nelle fasi finali del gioco c'è uno scontro a New York e all'ultimo minuto gli sviluppatori hanno rimosso delle scene che immortalavano la distruzione della Statua della Libertà e di parte di Manhattan.

Stando alle parole di Kojima nonostante questi accorgimenti dell'ultimo minuto era impossibile rimuovere tutti gli elementi che avrebbero potuto far storcere il naso a pochi mesi dall'attentato alle Torri Gemelle. La pressione era talmente elevata che riteneva impossibile pubblicare Metal Gear Solid 2. Anche il consiglio di amministrazione di Konami non sapeva che pesci prendere, tranne Kagemasa Kozuki, il fondatore e presidente della compagnia.

"L'attentato dell'11 settembre è successo nel 2001, poco prima della pubblicazione di Metal Gear Solid 2. Avevamo appena inviato il master, ma nel gioco erano presenti sia il World Trade Center che il Pentagono. Sembrava impossibile pubblicare il gioco", ha raccontato Kojima in un'intervista con IGN. "Sono stato chiamato dal consiglio di amministrazione e sono tutti impalliditi quando ho spiegato la situazione. Nessuno mi diceva cosa fare, ad eccezione del sig. Kozuki, che ha affrontato il problema".

La situazione era talmente delicata che Kojima ha pensato seriamente all'epoca di lasciare Konami. Ma il presidente Kozuki e la sua incredibile fermezza lo hanno convinto a restare. Perlomeno fino al 2015, quando è effettivamente avvenuta la separazione tra il game designer e la compagnia giapponese, ma per motivi completamente differenti.

"Mentre pensavo a cosa fare, sono andato a parlare con il sig. Kozuki sulla possibilità di lasciare l'azienda. Fu allora che mi disse: "Quando uscirà questo gioco e la società avrà voce in capitolo, parleranno di te, il suo creatore, e di me, la persona che lo ha venduto. Dubito che diranno qualcosa su qualcun altro. Cosa farai? Io sono pronto a qualunque cosa accada.""

"Quando ho sentito fino a che punto era disposto a spingersi, ho preso la ferma decisione di pubblicarlo. Il resto è storia."

Come sappiamo Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty ottenne un grande successo, per quanto sia stato comunque uno dei capitoli più controversi della serie, in particolare per la scelta di cambiare il protagonista principale.

Non è la prima volta che Kojima tratta involontariamente di argomenti attuali nei suoi videogiochi. Oltre a Metal Gear Solid 2 e il collegamento alle Torri Gemelle, ad esempio in Death Stranding ci sono i temi della solitudine e isolamento sociale, e il gioco è stato pubblicato poco prima dell'inizio della pandemia. Per quanto motivo Kojima ha deciso di riscrivere la sceneggiatura del sequel, nella speranza di non predire nuovamente il futuro.