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Huawei, anche la Cina ha stilato un elenco di entità inaffidabili

Dopo la vicenda che ha coinvolto Huawei e gli Stati Uniti, la Cina pianifica di creare una lista di aziende, organizzazioni e persone potenzialmente in grado di minacciare il mercato locale.

NOTIZIA di Davide Spotti   —   02/06/2019

La Cina si appresta a rispondere alla Entity List stilata dall'amministrazione Trump - nella quale è stata inserita anche Huawei - con un'analoga lista di società, organizzazioni e persone potenzialmente in grado di danneggiare il mercato locale. Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, nel gruppo sarebbero presenti aziende che violano le regole del mercato, bloccano le forniture per ragioni non commerciali o danneggiano diritti e interessi delle imprese cinesi.

Il governo non ha tuttavia ancora specificato chi sia incluso in questa lista, né quali contromisure avrebbe intenzione di attuare. Bisogna però tenere presente che allo stato attuale l'economia cinese si basa ancora in parte sulle imprese statunitensi che hanno stipulato contratti ed effettuato ordini di prodotti, perciò interrompere i rapporti con questi interlocutori potrebbe causare problemi a molte realtà locali. In realtà l'elenco potrebbe fungere come "moneta di scambio", per provare a riportare gli Stati Uniti al tavolo delle trattative e ottenere la rimozione del ban disposto nei confronti di Huawei.

Negli ultimi giorni la situazione sembra essere più tranquilla, anche se molto dipenderà dall'esito della sospensiva di 90 giorno applicata nei confronti del colosso cinese. In realtà, secondo quanto indicato dal Financial Times, Huawei avrebbe però dato disposizioni ai suoi dipendenti di cancellare i meeting tecnici con controparti americane e avrebbe rimandato a casa numerosi dipendenti statunitensi impiegati presso il quartier generale di Shenzhen.