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Il mercato dei cheat vale decine di milioni di euro, secondo uno studio

I cheater non sono soltanto una piaga, ma anche un mercato che vale decine di milioni di euro, secondo un recente studio.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/08/2025
Un operatore di Battlefield 6

I ricercatori delle Università di Birmingham e Warwick, nel Regno Unito, hanno compiuto uno studio su circa 80 siti web che vendono cheat per videogiochi online, scoprendo che possono arrivare a generare ogni anno tra i 12 e i 73 milioni di dollari di ricavi. I cheat più costosi sono quelli che aggirano i sistemi anti-cheat più forti. Stiamo quindi parlando di un mercato davvero florido.

La proliferazione dei cheater

I ricercatori hanno analizzato diversi forum pubblici legati a Engine Owning, Sky Cheats e numerosi altri negozi di cheat, scoprendo che tra 30.000 e 174.000 clienti pagano da 10 a 240 dollari al mese per software che permette di barare in Fortnite, Call of Duty, Rainbow Six Siege, Counter-Strike 2, Team Fortress 2, Escape From Tarkov e altri giochi molto popolari.

La tabella dei prezzi di alcuni dei cheat più diffusi
La tabella dei prezzi di alcuni dei cheat più diffusi

Engine Owning è il più popolare, con circa 500.000 visitatori ogni mese, probabilmente perché offre alcuni dei cheat più economici, con prezzi compresi tra 10 e 20 dollari. È interessante notare che la difficoltà di aggirare le protezioni anti-cheat di un gioco influenza il prezzo dei cheat più della popolarità del gioco stesso.

Battlefield 6 ha già bloccato un numero impressionante di bari Battlefield 6 ha già bloccato un numero impressionante di bari

I dati fanno capire come mai vale la pena di adottare misure anti-cheat sempre più severe, visto che al crescere dei prezzi, diminuiscono gli utilizzatori dei cheater. Ad esempio Battlefield 6 e Call of Duty: Black Ops 7 richiederanno Windows Secure Boot (una funzionalità di sicurezza progettata per impedire il caricamento di software dannoso all'avvio del PC), mentre Black Ops 7 richiederà anche la presenza di TPM 2.0 (Trusted Platform Module 2.0, è un chip di sicurezza progettato per migliorare la protezione dei computer). Questi metodi controllano eventuali anomalie all'avvio del sistema, agendo di fatto come anti-cheat a livello kernel.