Secondo un report pubblicato da Bloomberg, Intel sarebbe sul punto di annunciare una riduzione della propria forza lavoro superiore al 20%. Il drastico taglio, che potrebbe essere comunicato entro la settimana, rientrerebbe in un più ampio piano di ristrutturazione avviato dal nuovo CEO Lip-Bu Tan, insediatosi alla guida dell'azienda a marzo 2025. L'obiettivo? Ridurre la burocrazia interna e ricostruire una cultura aziendale incentrata sull'ingegneria, dopo anni di stagnazione e perdita di competitività.
Una mossa drastica per una situazione critica
Dopo tre anni consecutivi di calo nelle vendite e bilanci in rosso, Intel si trova a dover recuperare il terreno perso nei confronti di concorrenti come Nvidia, che ha conquistato la leadership nella produzione di chip per intelligenza artificiale. In questo contesto, Lip-Bu Tan - noto per il suo passato ai vertici di Cadence Design Systems - sembra voler imprimere una svolta radicale. Secondo le fonti di Bloomberg, il piano prevede una semplificazione della struttura manageriale e una razionalizzazione delle attività non più centrali rispetto alla mission aziendale.
Già nell'agosto dello scorso anno, Intel aveva avviato un importante piano di tagli, con 15.000 posti di lavoro eliminati e una forza lavoro ridotta a 108.900 dipendenti alla fine del 2024, contro i 124.800 del 2023. Con l'ulteriore riduzione in arrivo, si tratterebbe di una delle ristrutturazioni più significative nella storia dell'azienda di Santa Clara.
Tagli e dismissioni: il nuovo corso di Tan
Oltre ai tagli, il nuovo CEO ha già iniziato a disinvestire da aree ritenute non strategiche. Solo la scorsa settimana, Intel ha annunciato la cessione del 51% della propria divisione di chip programmabili Altera al fondo Silver Lake. Una mossa che rispecchia chiaramente la visione di Tan: snellire Intel per renderla più agile, focalizzata e competitiva.
Nel suo intervento alla conferenza Intel Vision di marzo, Tan aveva sottolineato la necessità per l'azienda di "rimpiazzare il talento ingegneristico perso negli anni, rafforzare la struttura finanziaria e rendere più flessibili i processi produttivi per rispondere alle esigenze del mercato".