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John Romero su Call of Duty: Warzone e Fortnite: i battle royale non sono il futuro

Secondo John Romero, uno dei creatori di DOOM, i vari battle royale come Call of Duty: Warzone e Apex Legends non rappresentano il futuro del genere FPS, ma ne sono una semplice variante.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   04/07/2020

John Romero ha le idee chiare su Call of Duty: Warzone, Fortnite e i battle royale in generale: a suo avviso non si tratta del futuro del genere degli FPS, bensì di una semplice variazione sul tema: "a feature, not the future."

Giochi come Call of Duty: Warzone, con i suoi 200 giocatori, "non sono che semplici varianti di un deathmatch", ha detto Romero nel corso di un'intervista. "Non parliamo insomma di un nuovo genere di sparatutto, ma di sparatutto tradizionali."

"Semplicemente questi titoli vantano una mappa più grande e un numero sostanzialmente maggiore di giocatori, con match dalla durata ben definita. Insomma, alla fine è un bel set di regole per un deathmatch."

In generale, Romero non pensa che il filone degli sparatutto in prima persona si sia evoluto più di tanto, a parte forse l'impostazione a obiettivi introdotta dalla serie di Call of Duty e il focus sulla narrazione di Half-Life 2.

Universalmente noto per essere stato uno dei creatori dell'originale DOOM, lo sviluppatore è attualmente al lavoro sul promettente strategico Empire of Sin, in uscita entro la fine dell'anno su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch.