La serie SaGa di Square Enix è nota anche per il suo livello di difficoltà, generalmente più alto di quello dei giochi di ruolo giapponesi medi. I motivi non sono da ricercarsi solo nella forza dei nemici, ma anche nella complessità dei sistemi di gioco, che a volte toccano l'ermetico e richiedono del tempo per essere padroneggiati. Parlando proprio della difficoltà, l'autore della serie SaGa, Akitoshi Kawazu, ha voluto dire la sua, che possiamo riassumere in: meglio che il giocatore abbandoni l'esperienza per l'eccessiva difficoltà che per la noia causata dalla facilità eccessiva.
Facile o difficile?
"Credo che per aiutare una persona a crescere, devi fornirle sfide che si collochino a metà strada tra il farla arrendere e l'annoiarla. Solo così si porrà più traguardi da raggiungere."
Kawazu ha sostanzialmente riassunto come funziona il flow dei videogiochi, ma la sua risposta al problema di come mantenerlo è netta: per lui non bisogna puntare a un gioco che si trovi esattamente a metà tra questi due estremi, poiché ciò porterebbe ad avere "sia giocatori che abbandonano il gioco perché è troppo difficile, sia quelli che lo lasciano perché si annoiano."
In particolare, a lui non piace che le persone si annoino e per questo tende a rendere le esperienze che progetta più impegnative: "Non voglio che la gente dica 'Questo gioco è troppo facile e noioso, ho finito,' quindi faccio crescere la sfida per evitare reazioni di questo tipo. Probabilmente è per questo che così tante persone si arrendono. Ma personalmente, preferisco che qualcuno si arrenda invece di dire di essersi annoiato. Se è tanto difficile da farlo mollare, allora va bene."
Kawazu è contrario anche all'aggiunta di livelli di difficoltà nei suoi giochi, cui è avverso anche come giocatore: "Non sceglierei mai di giocare in modalità facile. Mi sentirei come se gli sviluppatori mi stessero prendendo in giro: 'Oh, hai scelto la modalità facile, eh?'. Lo odio. Penso che le modalità normale e difficile siano sufficienti."
D'altra parte, sebbene Kawazu riconosca che i giochi SaGa abbiano una curva di apprendimento molto ripida, ritiene anche che la difficoltà di boss e nemici sia equa, perché la sfida ruota intorno alla comprensione dei sistemi di gioco, alle decisioni riguardanti le formazioni e alle tecniche da usare per vincere.