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Lucania is Comics 2025: il festival di Potenza punta sul gaming tra arcade vintage, LAN sostenibili e scena indie

Dal 10 al 12 ottobre, il capoluogo lucano si trasforma in un hub per gamer, sviluppatori e appassionati di cultura pop - tra cabinati originali, LAN ecologiche e contest dedicati agli indie italiani.

NOTIZIA di Luca Forte   —   09/10/2025
La locandina di Lucania is Comics 2025

Un altro grande evento dedicati alla cultura videoludica sta per tornare: l'ottava edizione del Lucania is Comics è pronta ad aprire i battenti con tantissime novità. Dal 10 al 12 ottobre, il centro storico di Potenza diventerà un vero e proprio playground per gamer, creatori e nostalgici delle sale giochi, con un programma che intreccia retrogaming, sostenibilità e creatività indipendente.

La sezione più attesa per i retrogamer è senza dubbio Arcade Story, che porterà al festival una collezione di 20 cabinati originali provenienti dagli anni d'oro delle sale giochi, tra anni '80 e '90. Un'occasione unica per rimettere le mani su titoli leggendari e rivivere quella magia fatta di joystick, suoni elettronici e luci al neon. A guidare il pubblico in questo viaggio sarà Antonio Nati, volto noto di Arcade Story su DMAX, pronto a raccontare aneddoti e curiosità sulla storia delle sale giochi italiane.

Ma il Lucania is Comics guarda anche al futuro, con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Tra le novità spicca il progetto Eco-Lan di Nerdworks, che reinterpreta i classici LAN party degli anni '90 e 2000 in chiave moderna ed ecologica. Le postazioni sono infatti costruite con componenti hardware riciclati, dimostrando che è possibile coniugare passione videoludica ed economia circolare in modo concreto e innovativo.

Info utili

Lucania is Comics 2025

  • Quando? Dal 10 al 12 ottobre 2025
  • Dove? Nel centro storico di Potenza
  • Dove posso trovare tutte le informazioni? Sul sito lucaniaiscomics.it
  • Ingresso e programma completo disponibili anche sui canali social del festival: @lucania_is_comics

Scopriamo il programma

Lo spazio dedicato agli sviluppatori indipendenti prende forma con IndieQuest, un contest pensato per dare visibilità ai nuovi talenti italiani. I team selezionati presenteranno i propri progetti al pubblico del festival, favorendo l'incontro diretto tra dev e giocatori e offrendo una preziosa occasione di confronto e networking per la scena indie nazionale.

La locandina del Lucania is Comics 2025
La locandina del Lucania is Comics 2025

Tra i panel più attesi dell'edizione 2025 c'è Dark Frames, organizzato da Digital Lighthouse, un talk crossmediale che esplora l'immaginario horror e sci-fi attraverso sceneggiatura, disegno e videogiochi. Sul palco saliranno Igor Chimisso (Star Wars), Giancarlo Marzano e il team di Digital Lighthouse, con la moderazione di Jessica Armanetti. Un incontro pensato per mostrare come questi linguaggi si intreccino e si reinventino dal fumetto allo schermo, fino al controller.

Non mancheranno momenti dedicati all'intrattenimento e alla cultura pop. Stefano Rapone porterà la sua comicità pungente, mentre Danilo Bertazzi (il mitico Tonio Cartonio) e Gianluca Iacono, voce di Vegeta in Dragon Ball, incontreranno i fan per raccontare la loro esperienza nel mondo del doppiaggio e della TV. Lo spazio dedicato alla divulgazione scientifica vedrà protagonisti gli astrofisici Luca Perri e Luca Nardi, capaci di unire ironia e competenza nel racconto dell'universo e delle sue meraviglie.

Come da tradizione, non mancheranno i grandi nomi del fumetto - tra cui Elena Casagrande (Marvel, DC Comics) e lo stesso Igor Chimisso - insieme a cosplayer, panel tematici e iniziative legate alla responsabilità sociale, con un focus su bullismo, cyberbullismo ed educazione digitale. Il progetto "Pacchetto Scuole" conferma infatti la vocazione del festival a essere un luogo di incontro e formazione per le nuove generazioni.

Il tema scelto per questa ottava edizione, "La città come palcoscenico della creatività", diventa così il manifesto di un evento che unisce rigenerazione urbana, cultura nerd e innovazione sociale, dimostrando come anche le realtà più periferiche possano trasformarsi in centri propulsivi di cultura videoludica e pop.