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Nintendo alla sbarra per il sistema di prenotazioni dell'eShop

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   18/12/2018

Nintendo è stata denunciata dall'associazione dei consumatori norvegese, l'NCC, per via del sistema di prenotazioni dell'eShop.

Se ricordate, a inizio anno Nintendo era stata invitata dallo stesso ente ad adeguare l'eShop alla norme europee a tutela dei consumatori, che prevedono la possibilità di cancellare i preordini e di essere rimborsati di conseguenza. Attualmente chi prenota un gioco sull'eShop non può cancellare in alcun modo il suo ordine, anche se fatto mesi prima del lancio del gioco. L'NCC aveva definito questo sistema illegale e aveva dichiarato che Nintendo doveva cambiarlo.

Pochi mesi dopo l'NCC aveva sollevato il caso Nintendo davanti alle autorità tedesche (è lì che si trova la sede centrale di Nintendo of Europe), affermando che se Nintendo avesse rifiutato di adeguarsi alle richieste fatte sarebbe stata portata in tribunale. Così è stato, come riportato dal sito PressFire.

Il procedimento giudiziario dovrebbe partire nelle prossime settimane, in tempi non ancora fissati. Nel frattempo Nintendo potrebbe attuare i cambiamenti richiesti, oppure potrebbe continuare sulla sua linea di condotta, sperando di essere trovata innocente in tribunale.

A sua difesa Nintendo ha citato l'articolo 16 della direttiva 2011/83/UE del parlamento europeo sui diritti dei consumatori, che recita testualmente:

"Gli Stati membri non prevedono il diritto di recesso di cui agli articoli da 9 a 15 per i contratti a distanza e i contratti negoziati fuori dei locali commerciali relativamente a:

a) i contratti di servizi dopo la piena prestazione del servizio se l'esecuzione è iniziata con l'accordo espresso del consumatore e con l'accettazione del fatto che perderà il diritto di recesso a seguito della piena esecuzione del contratto da parte del professionista;"

Difficile dire chi abbia ragione (ci sono i tribunali apposta), ma sicuramente sarà una storia che avrà delle conseguenze sulle scelte di Nintendo per il mercato europeo. Staremo a vedere come si evolverà.