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Ormai i tempi di avvio di un gioco su PC sembrano tornati quelli del Commodore 64

Riflettiamo sul dramma della precompilazione degli shader all'avvio dei giochi su PC, che spesso porta via molti minuti.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   07/03/2025
Joel in attesa della compilazione degli shader

Oggi il Parliamone è uno sfogo personale contro la frenesia della vita moderna. No, più che altro contro la compilazione degli shader al lancio dei giochi su PC. Non tutti lo fanno, ma ormai tantissimi sì. Premessa: so che è indispensabile che venga fatto per non trasformare i primi minuti di gameplay in una sequenza di diapositive con un po' di framerate intorno, ma la situazione sta diventando abbastanza fastidiosa. Mi sembra di essere tornati ai tempi del Commodore 64, quando aspettando i caricamenti dei giochi da nastro si potevano organizzare uscite o concepire bambini.

I drammi dei giocatori PC

Da giocatore di computer di lunga data sono stato forgiato dalle avversità. Ho passato intere giornate ad allineare le testine dei registratori del C64. Quando lasciai l'Amiga (500 prima, 1200 poi) per il mio primo PC, salutai un mondo fatto di floppy da scambiare (in punto di morte mi appariranno gli 11 floppy disk di Monkey Island 2, ne sono certo), per entrare in uno fatto di file da editare per liberare la memoria convenzionale necessaria per avviare i giochi (640 KB di budget da condividere con tutte le periferiche... l'autoexec.bat era un gioco prima del gioco).

Quante ore dovrò guardarti prima di finire il gioco?
Quante ore dovrò guardarti prima di finire il gioco?

Negli anni la situazione è migliorata, ma i problemi non sono mai mancati. Sbagliavi ad acquistare una scheda video? Benvenuto nel mondo dell'incompatibilità, con relativa ricerca di soluzioni alternative. Dovevi cambiare hardware facendo affidamento sui negozi che avevi intorno a casa? Ecco che uno ti rifilava una scheda Matrox al posto di una 3DFX perché non sapeva che roba era una scheda acceleratrice. Vaglielo a spiegare a POD. La CPU si surriscaldava? "Apri il case e punta il ventilatore sulla scheda madre." Fatto, caro amico tecnico. In effetti funzionò. Avevo i piedi sempre freddi, ma se uno vuole videogiocare come si deve è giusto che sacrifichi la circolazione. In fondo quando si gioca non si cammina.

Scherzi a parte, l'altro giorno avevo solo un'ora di tempo libero e avevo deciso di portare avanti S.T.A.L.K.E.R. 2. Compilazione shader. 5-6 minuti pre-avvio, 5-6 minuti. Mi sono fatto un caffè. Non scherzo. Quanti sono i giochi PC che ormai costringono ad attese simili? Ricordo con orrore The Last of Us: Parte 1 (anche perché è passato circa un anno): mezz'ora di precompilazione con la CPU che raggiungeva temperature da nucleo della Terra. Quando partiva ero così stressato che mi facevo le inalazioni di Cordyceps per calmarmi. Quanti altri se ne potrebbero citare?

È indispensabile che accada, lo so. Non è nemmeno un vero dramma, a dirla tutta. Ma se hai poco tempo è comunque un deterrente e quando vedi che non ci sono soluzioni alternative, un po' di scoramento ti viene, soprattutto quando, dopo l'avvio, scopri che comunque la fluidità è un miraggio.

Non dirò mai che si stava meglio quando si stava peggio, anche se alla fine non sapendo di stare peggio si stava davvero meglio. Speriamo che si trovi una soluzione alternativa, così che prima o poi anche la precompilazione degli shader diventi un ricordo. Intanto, se volete, da bravi reduci condividete nei commenti le vostre esperienze di questo mondo fatto di pura e semplice sofferenza (in particolare se si ha poco tempo per giocare).

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.