Il 21 agosto 2025, Sony ha annunciato un aumento di 50$ sul prezzo di PlayStation 5 per quanto riguarda il mercato degli Stati Uniti, attuando in fine una mossa che era effettivamente attesa, visto quanto fatto anche dai concorrenti e aumenti simili già applicati in altri mercati sulla stessa console Sony. Come è stato riferito nelle ore scorse, l'aumento di prezzo riguarda tutti i modelli: PS5 standard passa a 549,99$, la Digital Edition a 499,99$ e PS5 Pro arriva a 749,99$, seguendo l'incremento già applicato nei mesi scorsi in Europa e giustificando la manovra con la necessità di adeguarsi al "contesto economico" complesso. Il riferimento è ovviamente ai dazi imposti dall'amministrazione Trump in particolare sulle importazioni dei prodotti elettronici, e la questione era ampiamente prevedibile.
Probabilmente, Sony è riuscita a temporeggiare grazie allo stoccaggio di numerose unità di console prodotte fino all'ultimo momento, per poi decidere di adeguare i prezzi per compensare l'incremento del costo sulle nuove macchine.
È una situazione che riguarda tutti gli attori sul mercato e determina un quadro praticamente inedito nella storia dei videogiochi: a cinque anni di distanza dall'avvio di questa generazione, le console continuano a costare sempre di più, mentre in passato era normale, giunti in questa fase, trovarsi di fronte a tagli di prezzo anche consistenti, che potevano portare al dimezzamento rispetto al costo di una console al lancio. Contemporaneamente si continua a parlare di un possibile aumento di prezzo anche sul software, che già all'avvio di questa generazione ha subito un adeguamento verso l'alto che ha fatto molto discutere.
Aspettiamo di vedere i prezzi di PS6 e della prossima Xbox
In Europa siamo già abituati ai giochi tripla A venduti a 80€ al lancio, mentre in USA stanno iniziando a vedere spuntare titoli a 80$, con Nintendo già lanciata in questa iniziativa e altre che la stanno ponderando, in particolare Microsoft che aveva prima annunciato la volontà di adottare il nuovo standard di prezzo per le produzioni maggiori ma è poi tornata sui propri passi annullando (momentaneamente) l'incremento, per quest'anno.
Tutto questo ci porta a guardare con una certa preoccupazione al prossimo futuro: con la nuova generazione che potrebbe iniziare ad affacciarsi verso il 2027, possiamo immaginare che i prezzi di PS6 e della prossima Xbox siano destinati ad essere sensibilmente maggiori di quelli visti al lancio di PS5 e Xbox Series X|S.
Stanti le attuali condizioni del mercato, verosimilmente destinate a protrarsi almeno nel prossimo futuro, possiamo pensare che i produttori decidano di aumentare la pressione sui consumatori, destinati ad assorbire l'impatto dell'incremento dei costi della produzione di console e videogiochi. Sia Sony che Microsoft (e in particolare quest'ultima, che non può contare sulla diffusione della concorrente) cercheranno probabilmente di limitare la vendita in perdita. D'altra parte, nonostante le polemiche sui prezzi abbiamo visto che Nintendo Switch 2 ha avuto un lancio da record storico per il mercato console, mentre la prossima uscita di GTA 6 porterà probabilmente a un forte rilancio nelle vendite software, dunque è pensabile che i produttori non abbiano grande timore nel provare nuovi standard di prezzo.
Non siamo ancora di fronte a un hobby esclusivamente rivolto a utenti facoltosi, ci mancherebbe, ma la barriere d'ingresso dal punto di vista economico si stanno facendo sempre più notevoli e le preoccupazioni per i prezzi della next gen sono alquanto fondate.