Realizzare su PlayStation VR2 dei porting di giochi già disponibili per altri visori sarà più facile rispetto a quanto accadeva in passato con il precedente modello grazie ai nuovi controller PlayStation VR2 Sense del visore PS5, che si avvicinano agli standard odierni del mercato, il che rende la vita degli sviluppatori più semplice.
Questo perlomeno è quanto dichiarato da Ryan Bousfield, creative director di The Last Worker, un'avventura narrativa in prima persona caratterizzata da una particolare ambientazione distopica, incentrata sulle difficoltà che incontriamo in un mondo sempre più automatizzato.
"Se guardi al controller di PlayStation VR2, è molto simile a quello di Oculus.", ha detto Bousfield in un'intervista con EDGE. "Le compagnie si stanno standardizzando. Fino a pochi anni fa, avevamo i controller a staffa di Vive, i vari controller di Oculus e il PlayStation Move che non aveva neppure il D-Pad."
Stando a Bousfield dunque i controller di PlayStation VR2 e degli altri moderni visori per la realtà virtuale si assomigliano, magari non tanto dal punto di vista estetico, quanto piuttosto a quello più pratico relativo a comandi e funzionalità incluse, il che rende più semplice realizzare dei porting o pubblicare uno gioco simultaneamente per più piattaforme.
Al contrario, le drastiche differenze tra PlayStation VR2 e il suo predecessore, controller e sistema di tracciamento inclusi, invece rendono particolarmente complicati dei porting.