Phil Harrison, ora executive responsabile di Google Stadia ma in precedenza coinvolto in prima linea con il lancio di PS3 con Sony e successivamente con Xbox One in Microsoft, ha svelato un interessante retroscena riguardante il famoso e fatidico rinvio dell'uscita di PS3 sul mercato.
Il lancio di PS3 è stato funestato da una serie di problemi ed errori da parte di Sony che ne hanno inficiato l'avvio sul mercato, come il prezzo decisamente alto e la data di uscita in notevole ritardo rispetto alla concorrenza, anche se la console è poi comunque riuscita a raggiungere gli 87 milioni di unità piazzate nel mondo.
Mentre Xbox 360 era già disponibile in tutto l'occidente alla fine dell'autunno 2005, PS3 riuscì ad arrivare sul mercato solo un anno dopo in USA e Giappone e addirittura nella primavera del 2007 in Europa. Tutto questo ritardo accumulato, ha fatto sapere Harrison, dipendeva in buona parte dalla scarsità di approvvigionamenti su un singolo componente hardware della console, all'apparenza insignificante.
Si trattava di un piccolo diodo, dal valore di circa 5 centesimi di dollaro ma fondamentale per il funzionamento dell'intera PS3: tale componente era infatti indispensabile per il lettore Blu-ray, elemento centrale dell'hardware della console Sony all'epoca.
A rivelare questa faccenda, a distanza di oltre dieci anni, è proprio lo stesso Phil Harrison a IGN, che all'epoca era executive di alto livello in Sony e che forse oggi si sentirà sollevato nel dover invece lanciare un servizio in streaming come Google Stadia, che conta ben poco sulla produzione di hardware su ampia scala, visti i precedenti.