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PS5: design tra risparmio e performance, meno innovativo di Xbox Series X, per Digital Foundry

PS5 ha un design meno innovativo di Xbox Series X e maggiormente bilanciato per contenere i costi di produzione a fronte della ricerca di performance, secondo Digital Foundry.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   15/10/2020

PS5 è caratterizzata da un design che è il risultato di un bilanciamento tra necessità di risparmio e spinta sulle performance, secondo Digital Foundry, risultando meno innovativo di quello di Xbox Series X, come emerge dalla nuova analisi in video della rubrica tecnica britannica che si basa a sua volta sul teardown ufficiale di Sony.

In molti hanno chiesto a Digital Foundry di effettuare una propria analisi tecnica incentrata sul teardown di PS5 effettuato da Sony e questo infine è arrivato: purtroppo per un'analisi precisa ci sarebbe stato bisogno di avere effettivamente la console sotto mano, ma Sony ormai ha deciso di non percorrere questa strada in questo pre-lancio di PS5, rimanendo piuttosto riservata per quanto riguarda le prove sperimentali sulla nuova console.

Atteggiamento praticamente opposto a quello di Microsoft, che ha consentito proprio a Digital Foundry, fra gli altri, di vedere da vicino tutti i componenti interni di Xbox Series X già a marzo di quest'anno. In ogni caso, il teardown di Sony è abbastanza esplicativo di suo, lasciando a Digital Foundry qualche commento su come PS5 sia stata architettata.

Una cosa molto interessante è proprio la diversità di approccio di Sony nella progettazione di PS5, che ha portato ad avere due macchine pensate in maniera piuttosto diversa, anche se simili sul fronte delle performance. Secondo Richard Leadbetter, che ha condotto l'analisi, "il design è più convenzionale di quello di Xbox Series X e le sfide principali affrontate dai progettisti sono state risolte puntando soprattutto sulle dimensioni".

Le sfide in questione sono soprattutto quelle rappresentate dal calore e dalla rumorosità, considerando anche l'alta frequenza di clock raggiungibile dal SoC di PS5, cosa che ha richiesto un intenso studio sul sistema di dissipazione e raffreddamento. Questo è anche il motivo principale per cui la console è così grossa, come riferito anche dallo stesso Yahuhiro Ootori, VP della divisione mechanical design Sony Interactive Entertainment.

PS5 sfrutta un approccio più tradizionale per quanto riguarda la costruzione della scheda madre, disposta in un unico pezzo di dimensioni veramente ampie per distanziare meglio i componenti e consentire una migliore dispersione del calore, in maniera diversa dall'idea della scheda spezzata in processori individuali e southbridge board presente in Xbox Series X.

Anche la dimensione del SoC, con la diversa quantità di componenti presenti al suo interno, tra cui una minore quantità di compute unit e controller di memoria GDDR6, potrebbe rappresentare un elemento di risparmio importante dal punto di vista dei costi di produzione.

L'idea di base, secondo Digital Foundry, è mantenere i costi contenuti con un processore più piccolo ma incrementandone le performance con un alto flusso di potenza, da distribuire tra CPU e GPU attraverso le frequenze variabili. In questo senso la dissipazione diventa ancora più importante e la soluzione adottata, secondo Leadbetter, può essere considerata "in linea con la filosofia Toyota, ovvero non reinventare la ruota (come forse potrebbe aver fatto Microsoft con Series X), ma affidarsi a soluzioni che funzionano aggiungendo qualche soluzione nuova dove necessario".

"Il prezzo si paga in termini di volume: questa è chiaramente una console enorme, parlando in senso relativo, ma il vantaggio per Sony è considerevole per quanto riguarda la riduzione dei costi di costruzione", sostiene Digital Foundry.

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