Nel caso ce ne fosse stato bisogno, il recente video teardown ufficiale che ha mostrato finalmente l'interno di PS5 ha anche confermato come Sony sia regina indiscussa dell'hype sui canali social, che riesce a conquistare in poche e semplice mosse, quasi senza metterci più di tanto impegno. E così, in un tranquillo mercoledì pomeriggio, un asettico video in cui il VP Sony della divisione Mechanical Design, Yasuhiro Ootori, si mette a smontare pezzo per pezzo PS5 è diventato uno dei video più visti nel giro di poche ore su YouTube. Come abbiamo visto, in poche ore siamo diventati tutti feticisti del bullone, come dicevamo ieri, ma la cosa strana è che il fenomeno sembra essere andato oltre la normale sfera degli appassionati hardcore dei videogiochi, abbracciando un pubblico più ampio che non si sospettava nemmeno potesse essere interessato allo smontaggio totale di una console.
In meno di 24 ore, il teardown ufficiale di PS5 ha superato i 5 milioni di visualizzazioni su YouTube, una quantità piuttosto folle se si pensa ai contenuti piuttosto tecnici del video e al fatto che sia girato in maniera anche decisamente lontana dai canoni dei video che imperversano sui social, trattandosi di un semplice video che mostra Ootori alle prese con le varie componenti, dispensando spiegazioni decisamente tecniche, almeno rispetto al livello di conoscenza medio di buona parte del pubblico meno propenso a studiarsi i sistemi di dissipazione dei SoC come passatempo. Non è facile recuperare il video originale del medesimo teardown effettuato su PS4 all'epoca, ma possiamo fare un facile confronto con l'omologo filmato effettuato su PS4 Pro per la presentazione di quest'ultima, notando come il video più vecchio abbia raggiunto 1,5 milioni di visualizzazioni in tre anni, mentre PS5 abbia superato i 5 milioni in 24 ore.
Con questo non vogliamo ovviamente dire che questi numeri si debbano riflettere necessariamente nel successo di PS5 anche dal punto di vista delle vendite sul mercato, ma è indubbio che siano indicativi di una tendenza: Sony riesce a dominare il discorso social con poche e semplici mosse, forse anche senza impegnarsi più di tanto, grazie alla posizione di rilievo raggiunta ormai nel mondo come leader del mercato videoludico. Questo tipo di comunicazione, slegato dai canali tradizionali e basato su contenuti lanciati praticamente a sorpresa online, è stato introdotto da Nintendo ma sembra che Sony sia riuscita a prenderlo e trasformarlo ulteriormente in una tipologia di messaggi in grado di fare tendenza con maggiore facilità, spesso sfruttando semplicemente la forza del brand senza nemmeno essere più di tanto divulgativi. È qualcosa di simile a quanto fa Apple nel mondo dell'elettronica di consumo, con le dovute proporzioni.
Un caso simile l'abbiamo visto con la presentazione del DualSense di PS5, che con una semplice immagine ha subito catturato l'attenzione di milioni di appassionati ma anche di utenti casual o persone che semplicemente si sono ritrovati davanti al dispositivo diventato trending su Twitter e Instagram. Ancora prima, l'avevamo visto con il semplice logo di PS5, sparato a sorpresa come avvio ufficiale della comunicazione dedicata alla console next gen di Sony. Hanno un bel da fare gli altri a mostrarsi estremamente trasparenti: un breve video registrato "in casa" da parte dello stesso produttore sembra essere riuscito a surclassare tutte le dimostrazioni e teardown effettuati in precedenza su Xbox Series X, per esempio, nonostante queste fossero anche particolarmente genuine in quanto affidate a terzi. La percezione sui social sembra andare a senso unico a favore di Sony ormai, come dimostra anche il diverso modo in cui vengono prese le frecciatine da parte di Microsoft, ben meno positivo del successo ottenuto dalla compagnia nipponica con la sua comunicazione aggressiva all'epoca di PS4.
Insomma, per quanto riguarda l'hype è chiaro che PS5 parta da una base avvantaggiata, soprattutto grazie all'enorme successo di PS4, e i risultati finora, almeno in termini di percezione sui social, sembrano dimostrare come un confronto diretto sia davvero molto difficile, anche perché questi risultati vengono raggiunti apparentemente con molto meno sforzo: un semplice teardown girato in ambiente controllato è molto meno rischioso e impegnativo dell'invio di centinaia di console a testate giornalistiche in tutto il mondo, eppure sembra aver sortito un risultato quasi migliore. In ogni caso, apprezziamo comunque la diversità di approccio dimostrata nella comunicazione da Microsoft e da Sony, che riflette anche varie differenze emerse nella progettazione delle console e anche nell'organizzazione stessa del business videoludico, sperando che questa generazione possa portare a una lotta più alla pari, cosa che alla fine rappresenta un vantaggio per tutti.