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PS5 non utilizzerà potenza variabile, ma frequenze variabili

Nella sua presentazione di PS5, Mark Cerny ha parlato di un nuovo paradigma per gestire la potenza della console, mantenendo costante la potenza variabile e modificando la frequenza.

NOTIZIA di Luca Forte   —   18/03/2020

Nella sua lunga e molto tecnica presentazione di oggi PS5, Mark Cerny ha parlato di un nuovo paradigma per gestire la potenza della console. PlayStation 5, infatti, non varierà più la potenza della console, ma andrà ad adattare la frequenza di CPU e GPU per rendere più prevedibile il comportamento dell'hardware.

Il compassatissimo Mark Cerny ha spiegato ai colleghi di Digital Foundry un nuovo concetto alla base di PS5: il concetto di "boost". Quello di PS5, infatti, sarà un boost differente da quello possibile su PC e smartphone. Lì, le prestazioni di picco possono aumentare le temperature e di conseguenza rallentare le prestazioni di una macchina.

Ciò è completamente in contrasto con le aspettative di una console, in cui ci si aspetta che tutte le macchine forniscano esattamente le stesse prestazioni. Per questo PlayStation 5 non aumenterà il clock in maniera classica.

In parole povere, a PlayStation 5 viene dato un quantitativo di potenza standard basato sui limiti termici del gruppo di raffreddamento. "È un paradigma completamente diverso", afferma Cerny. "Invece di funzionare a frequenza costante e lasciare che la potenza vari in base al carico di lavoro, diamo essenzialmente potenza costante e lasciamo che la frequenza vari in base al carico di lavoro."

"Piuttosto che guardare la temperatura effettiva della matrice di silicio, osserviamo le attività che la GPU e la CPU stanno svolgendo e impostiamo le frequenze su tale base - il che rende tutto deterministico e ripetibile", ha detto Cerny nella sua presentazione. "E nel mentre utilizziamo anche la tecnologia SmartShift di AMD e inviamo la potenza inutilizzata dalla CPU alla GPU in modo che possa avere qualche pixel in più."

In questo modo operare con un budget di potenza prestabilito rende il concetto di dissipazione del calore un compito più facile da gestire, nonostante gli impressionanti clock provenienti dalla CPU e dalla GPU.

"In un certo senso, diventa un problema più semplice da gestire perché non ci sono più incognite", afferma Cerny nella sua presentazione. "Non c'è bisogno di indovinare quale consumo di energia potrebbe avere il gioco nel momento peggiore."

Come gestirà la dissipazione del calore PS5 al momento non lo sappiamo, ma Cerny ha rinviato ogni dettaglio ad un futuro teardown della console.