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Rockstar Games, i giochi dimenticati

Rocktar Games non ha prodotto solo grandi successi commerciali, ma anche titoli che con gli anni sono stati letteralmente dimenticati dal pubblico.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   21/12/2018

Rockstar Games non è sinonimo soltanto di mega produzioni miliardarie capaci di vendere milioni di copie in poche ore. La sua storia è molto più ricca e articolata di quel che sembra ed è fatta anche di progetti finiti nel dimeticatoio, cui abbiamo voluto dedicare questo speciale. Attenzione, perché abbiamo preso in considerazione solo i giochi sviluppati da Rockstar stessa, senza includere nel breve elenco quelli che ha soltanto pubblicato. Ovviamente abbiamo messo alcune delle cose sviluppate da DMA Design, che come vi abbiamo raccontato in uno speciale dedicato alla storia di Rockstar è lo studio che diventerà poi Rockstar North.

Grand Theft Auto 2

Strano vedere incluso un Grand Theft Auto in questa lista, vero? Possibile che la serie videoludica più famosa del mondo abbia degli episodi passati in sordina? Grand Theft Auto 2 è considerato un capitolo minore della serie GTA, sviluppato per seguire il successo del primo capitolo, ma con ambizioni davvero limitate rispetto a quelle del terzo episodio. Nel 1999 Rockstar North si chiamava ancora DMA Design e Rockstar Games era un publisher giovane e poco esperto, in cerca di una sua identità. Una serie in cui i giocatori dovevano vestire i panni di criminali in carriera in un ambiente urbano ricostruito nei dettagli sembrava a tutti una grande idea, e così è stata, come ci ha dimostrato la storia dei videogiochi. Il problema di Grand Theft Auto 2 è il suo posizionamento, schiacciato com'è tra il capostipite della saga, uscito nel 1997, e il terzo capitolo, quello della svolta. Non è un gioco brutto, proprio no, ma non ha niente di davvero significativo da dire sulla serie stessa e per questo si tende a dimenticarlo o a dargli scarsissima considerazione. L'unica nota di rilievo su GTA 2 è il cortometraggio con attori veri che ha accompagnato il lancio del gioco. Lo trovate qui di seguito.

Wild Metal

Sviluppata da DMA Design, poi Rockstar North, la versione Dreamcast di Wild Metal Country perse il Country e fu pubblicata da Rockstar Games nel 2000. Si tratta di un action game single e multiplayer a base di carri armati futuristici che combattono su tre differenti pianeti alieni. La versione PC fu ben recepita e ancora oggi è abbastanza godibile, a patto di accettarne i limiti, mentre quella Dreamcast fu subissata di critiche per via della noia e del riadattamento del sistema di controllo, non proprio riuscito. Ovviamente Wild Metal fu presto dimenticato. Non se ne conoscono i dati di vendita, ma non crediamo che sia stato un successo clamoroso, visti i votacci rimediati e la scarsa eco del suo passaggio. Diciamo che in assoluto è uno dei titoli meno ricordati di Rockstar Games e non certo uno di quelli che vengono usati come fiori all'occhiello durante le rievocazioni storiche.

Rockstar Games, i giochi dimenticati

The Warriors

The Warriors non era un brutto gioco e magari qualcuno lo ricorda anche con simpatia e affetto. Sviluppato da Rockstar Leeds in collaborazione con Rockstar Toronto, era la messa in pixel di una delle ossessioni dei fratelli Houser: trarre un videogioco dall'omonimo film (da noi I guerrieri della notte) di Walter Hill, risalente al 1979. Giusto di ossessione possiamo parlare perché lanciare nel 2005 un titolo con una licenza così vecchia rischiava di diventare un boomerang. In realtà non andò male, come svelato da Walter Hill stesso in una causa intentata a Rockstar per l'utilizzo senza autorizzazione della sua voce e della sua immagine. Pensate che all'epoca The Warriors incassò 37 milioni di dollari (produrre i giochi costava molto meno di oggi). Purtroppo non fu un successo clamoroso, né di critica, che lo elogiò ma senza grosso entusiasmo, né di pubblico, che comunque non lo comprò in massa come faceva con i Grand Theft Auto. Insomma, non era orrendo, ma in pochi si ricordano del suo passaggio. Rockstar stessa ha cancellato il sequel, che doveva chiamarsi We Are The Mods, e non ha più ripreso il progetto, se non lanciandolo nel PlayStation Store per PS4 in versione emulata.

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Rockstar Games Presents Table Tennis

Un simulatore di Ping Pong? Da Rockstar Games? Ebbene sì: Rockstar Games Presents Table Tennis, titolo inizialmente esclusivo per Xbox 360, poi pubblicato anche su Wii, simulava proprio questo nobile sport e lo faceva anche molto bene, risultando uno dei migliori titoli del genere (almeno su Xbox 360, perché su Wii era appena mediocre). Table Tennis aveva un gameplay semplice ed efficace, con una modalità carriera ricchissima e molte possibilità in termini di tiri e servizi. Insomma, Rockstar San Diego fece un ottimo lavoro. Purtroppo non fu sufficiente per trasformarlo in un successo. Facile supporre che in questo caso è stato il genere stesso a frenare il gioco. Sicuramente vendette più di qualche copia, ma l'esperienza Table Tennis non ebbe alcun seguito, morendo dov'era nata. Se vi interessa, attualmente è giocabile in retrocompatibilità su Xbox One.

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Beaterator

Beaterator di Rockstar Leeds è il titolo più estemporaneo tra quelli realizzati e pubblicati da Rockstar Games. In realtà è anche scorretto chiamarlo videogioco, perché somiglia molto di più a un tool musicale, visto che serve per comporre musica. Nonostante l'apparente stranezza del progetto, va detto che per l'epoca in cui è stato lanciato, il 2009, un suo senso l'aveva, visto che erano gli anni in cui i vari Guitar Hero e Rock Band vendevano milioni di copie e l'industria videoludica stava investendo moltissimo sui titoli musicali. Certo, provare a vendere quello che sostanzialmente è un applicativo ai possessori di PSP era strano anche per l'epoca. In effetti non deve avere avuto un grandissimo successo, visto che di Beaterator non si parla mai e la maggior parte dei videogiocatori faticano anche a collegarlo a Rockstar Games. Complessivamente non era un brutto prodotto, ma bisogna essere davvero appassionati di musica per apprezzarlo. Anche il tentativo di rilanciarlo su sistemi iOS non ha dato grandi frutti.

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Grand Theft Auto: Chinatown Wars

Sviluppato da Rockstar Leeds e pubblicato originariamente su PSP e Nintendo DS, quindi su sistemi mobile, Grand Theft Auto: Chinatown Wars è un altro dei GTA di secondaria importanza di cui molti faticano a conservare la memoria. In realtà fu un tentativo riuscitissimo di portare la serie sui sistemi portatili. Non che fosse il primo, visto che Rockstar aveva già lanciato delle versioni di GTA 1 e 2 per Game Boy Coloro, e Grand Theft Auto Advance su Game Boy Advance, ma tra tutti era sicuramente il progetto più ambizioso, autonomo nella trama e ossequioso delle piattaforme sulle quali girava. Ambientato nella stessa città di GTA 4, ossia Liberty City, metteva nei panni di Huang Lee, un membro della Triade in cerca degli assassini di suo padre. Purtroppo, nonostante le indubbie qualità, Chinatown Wars non si è mai tolto di dosso l'aura di fratello sfortunato di GTA 4 e nel volgere di pochi mesi è stato ampiamente dimenticato.