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Sale eSport e Lan chiuse dall'Agenzia delle Dogane in tutta Italia: ecco perché

Come segnalato da eSport Palace, le Sale eSport e Lan di tutta Italia sono state chiuse dall'Agenzia delle Dogane. Vediamo il perché

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   30/04/2022

Aggiornamento: l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha condiviso una precisazione sulle sale effettivamente chiuse, dopo i controlli eseguiti.

Notizia Originale: Tramite una segnalazione dell'eSport Palace condivisa su TikTok e su Instagram, scopriamo che l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha bloccato tutte le sale eSport e Lan in Italia a seguito di un esposto presentato dal titolare della società Led S.r.l Sergio Milesi. Fino a nuovo avviso, non sarà possibile gestire tutti quei locali che vengono definiti come "parchi d'intrattenimento digitali".

Precisamente, parliamo di tutti quei locali nei quali è possibile - a pagamento - usare una serie di apparecchiature da "home entertainment" per giocare ai videogame senza però vincite di denaro. Secondo l'esposto, questi locali fanno competizione con le tradizionali sale giochi, ma al tempo stesso non sono conformi alle procedure e alle norme delle classiche sale giochi.

eSport Palace ha segnalato la cosa nel video qui sotto e ha mostrato che tutte le sue macchine da gioco sono state bloccate dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, fino a quando non sarà fatta chiarezza sulla questione.

Nel video, viene affermato che anche eventi come la Milan Games Week verrebbero bloccati, ma crediamo si tratti di una esagerazione. Come detto, l'esposto (che potete leggere in formato integrale qui) è relativo a quei locali dedicati all'intrattenimento. Pur vero che le fiere sono a pagamento e permettono di giocare a dei videogiochi, i singoli stand sono gratuiti e hanno finalità diverse rispetto a una sala eSport. Al massimo, non sarà possibile proporre sale lan a pagamento all'interno delle fiere.

La questione è seria e, in realtà, anche lecita. Le sale lan propongono normali PC e console e non vi sono omologazioni e controlli per evitare che esse diventino centri per l'esercizio illegale del gioco d'azzardo. La speranza, in ogni caso, è che tutto si risolva e che questo tipo di ambienti ricevano indicazioni su come rispettare tutte le nome del settore e possano poi riprendere a offrire i propri servizi come sempre.