Sony ha depositato un brevetto per un sistema che punta ad adattare la difficoltà dei giochi agli utenti e alle loro capacità, in maniera dinamica e automatica. Il trademark risale ad alcuni mesi fa, ma è stato reso pubblico solo nei giorni scorsi.
"I dati raccolti possono essere valutati per capire se il livello delle prestazioni fornite dal giocatore corrisponde a quanto previsto: laddove non accada, vengono attivati automaticamente alcuni parametri che modificano la difficoltà del gioco", si legge nel documento.
Non si tratta dell'unico brevetto che la casa giapponese ha depositato al fine di offrire un'esperienza di gioco più accessibile, vedi ad esempio il sistema per poter rigiocare un titolo da qualsiasi punto.
Come funzionerebbe?
Stando al documento presentato da Sony, il sistema andrebbe a considerare la velocità di movimento del nostro personaggio, la sua forza, il numero di nemici presenti, i parametri relativi alla loro intelligenza artificiale e altri aspetti ancora per enfatizzarli o deprimerli durante la partita.
Il motivo che ha spinto l'azienda a brevettare un meccanismo simile risiede nel fatto che al giorno d'oggi molti videogiochi presentano un grado di sfida sbilanciato e ciò può contribuire a creare un senso di frustrazione negli utenti.