Questi sono davvero dei giorni terribili per gli operatori storici della telefonia mobile italiana: lo scorso venerdì l'AGCOM ha inferto una multa da 228 milioni di euro a TIM, Vodafone, Wind Tre e FastWeb; nelle ultime ore, invece, è toccato nuovamente a TIM, con una sanzione arrivata dal Garante per la Privacy. Ma cos'è successo, esattamente?
Il Garante per la Privacy ha multato TIM per circa 28 milioni di euro, precisamente la multa ha un importo di 27.802.946 euro. Questo perché, come hanno prontamente riportato anche i colleghi di mondomobileweb, sono state accertate diverse violazioni nell'attività di marketing, su tutte le migliaia di chiamate indesiderate ai non clienti; ma sono state anche segnalate irregolarità inerenti il trattamento dei dati personali su TIM Party.
Milioni di persone, per farla breve, sono state importunate da TIM senza motivi validi, o comunque violando la normativa vigente. Per quanto riguarda le irregolarità nella gestione dei dati personali di TIM Party, pare facessero riferimento ai concorsi a premi e parte della modulistica presente.
TIM, nuova multa da 28 milioni di euro per chiamate indesiderate
Il Garante per la Privacy ha inferto l'ennesima multa a TIM, questa volta a causa delle numerosissime chiamate indesiderate: ecco cos'è successo.