Le Olimpiadi di Tokyo 2020 rappresentavano un'occasione straordinaria per uno showcase dell'arte nipponica in tutte le sue varie forme, ma a causa della pandemia e delle tante polemiche che hanno accompagnato l'evento si è deciso di optare per una cerimonia di apertura molto più sobria rispetto ai piani originali.
Sappiamo che Nintendo si è defilata dalla cerimonia di Tokyo 2020 all'ultimo momento, ma non è stata l'unica azienda a farsi da parte, nell'ambito di una strategia che è stata stravolta nel corso dei mesi, fra cancellazioni e licenziamenti.
Dunque come doveva essere la cerimonia in questione? L'abbiamo scoperto grazie ai documenti pubblicati dalla rivista nipponica Shukan Bunshun, che ha rivelato pezzo per pezzo i piani per lo show originale, che includevano anche un significativo segmento con personaggi tratti dai videogiochi e dagli anime.
Affidata alla celebre coreografa MIKIKO, la cerimonia si sarebbe dovuta aprire con l'attore Masaki Suda in sella alla moto di Kaneda nel film d'animazione Akira, alla cui performance avrebbero fatto seguito dei momenti musicali impreziositi da scenografie olografiche che avrebbero riprodotto le zone più famose di Tokyo.
A quel punto sarebbbe entrato in scena il ballerino Daichi Miura, che grazie a una serie di effetti speciali legati anch'essi alle proiezioni olografiche si sarebbe "trasformato" in un albero, dando vita a una nuova scenografia e a una spettacolare danza in compagnia dell'attrice Tao Tsuchiya e del ballerino Tomohiko Tsujimoto.
Mentre gli artisti continuavano ad alternarsi, sarebbe comparsa la Neo Tokyo di Akira sullo sfondo, fino all'arrivo dell'attore e ballerino Mirai Moriyama, che battendo un bastone a terra avrebbe creato ulteriori forme fino ad aprire virtualmente la strada alla bandiera nipponica.
A questo punto sarebbe iniziata una nuova fase, ancora più spettacolare: Naomi Watanabe avrebbe interpretato una sorta di direttrice nella sala di controllo delle Olimpiadi, con ulteriori proiezioni a mezz'aria che rappresentano i vari continenti e, si dice, la partecipazione di Lady Gaga.
Una serie di giochi di luce si sarebbe trasformata in fine in svariati origami, ognuno assegnato virtualmente a una paese in gara, e a quel punto avrebberoo fatto il proprio ingresso il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale e il Presidente del Comitato Organizzativo.
Completata questa parte con il discorso pronunciato dall'Imperatore del Giappone, le varie forme si sarebbero trasformate per lasciare infine spazio a una sezione dedicata ai personaggi nipponici di fantasia, sezione supervisionata da Shigeru Miyamoto.
Nei piani originali, Mario avrebbe lanciato una palla che sarebbe stata raccolta da figure come Tsubasa, Hello Kitty, Doraemon, Goku, Pac-Man, Sonic e Pikachu: uno scambio al cui termine si sarebbe tornati a ballare fino al culmine della cerimonia, ovverosia l'accensione della Fiamma Olimpica.
Non è ancora chiaro da questa ricostruzione quale sarebbe stato il ruolo del Gundam RX-78 a grandezza naturale costruito a Yokohama, ma resta ovviamente l'amaro in bocca per una grande occasione sfumata.