107

Un investitore di Ubisoft vuole vendere l'editore: dice di avere il supporto del 10% degli azionisti

Le cose si stanno muovendo dietro le quinte di Ubisoft, con un investitore che vuole rivoluzionare i vertici della compagnia, vendendola.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   26/09/2024
Sam Fisher, uno dei personaggi più iconici di Ubisoft

Un investitore di Ubisoft afferma di avere il sostegno del 10% degli azionisti della compagnia per provare a rivoluzionarne i vertici, evidentemente considerati incapaci di risollevarla dalla situazione attuale. Tra le ipotesi messe in campo c'è anche quella della vendita a terzi. Stando a quanto riportato da Reuters, AJ Investments afferma di essere alla ricerca di sostenitori per la vendita dell'azienda e per ottenere un cambio di leadership.

Dirigenti incapaci

"Chiediamo ai dirigenti di Ubisoft di consentire la vendita dell'azienda a terze parti o a società di private equity ad un prezzo equo", ha dichiarato la società, che detiene meno dell'1% dell'azienda, in una lettera mostrata a Reuters. Gli altri investitori che avrebbero dato il loro sostegno all'iniziativa non sono stati nominati. Alla richiesta di Reuters di svelarli è stato opposto un diniego.

I Guillemot hanno fatto il loro tempo?
I Guillemot hanno fatto il loro tempo?

È da inizio settembre che AJ Investments ha iniziato il suo assedio al castello dei Guillemot. All'epoca aveva accusato Ubisoft di essere mal gestita, mentre gli azionisti di Ubisoft erano stati descritti come "ostaggi dei membri della famiglia Guillemot e di Tencent, che se ne approfittano".

"La dirigenza si concentra sull'accontentare gli investitori, migliorando i risultati trimestrali, e non su di una strategia a lungo termine basata sul fornire un'esperienza eccezionale ai giocatori", ha affermato nella sua prima lettera, dove ha poi spiegato di avere una vasta conoscenza del settore dei videogiochi. L'ultima lettera non è ancora stata resa pubblica.

L'iniziativa di AJ Investments parte dalla profonda crisi in cui versa Ubisoft, tra risultati che stentano ad arrivare, pur con titoli grossi come Star Wars Outlaws, rinvii importanti come quello di Assassin's Creed Shadows e live service dagli scarsi risultati come XDefiant. Le azioni della compagnia sono scese ai minimi da 11 anni a questa parte e continuano a calare, segno della sfiducia dei mercati.