Sono in molti ad aver denunciato che la mancanza di filtri d'ingresso su Steam, ossia di una selezione dei giochi messi in vendita fatta direttamente da Valve stessa, rischiava di attirare schifezze di ogni sorta nello store e problemi indesiderati. Chiedere maggiori controlli non significa volere il male di Steam, ma volerlo tutelare da situazioni sgradevoli che finiscono per minarne irrimediabilmente l'immagine, come quella di cui vi stiamo per parlare.
È emersa da poche ore la notizia che le autorità brasiliane hanno messo sotto indagine Valve per la pubblicazione su Steam di Bolsomito 2k18, un titolo che incita alla violenza contro gli avversari politici e le minoranze. Si tratta di un brutto picchiaduro a scorrimento in cui i nemici uccisi si trasformano in cacca. Facile capire come mai un gioco del genere abbia destato tanto scalpore in Brasile, visto il clima politico che si sta vivendo nella nazione.
Alcuni hanno interpretato Bolsomito 2k18 come un gioco satirico, ma in realtà non è così, come scoperto indagando sull'autore e sulle sue intenzioni. A Valve si imputa la mancanza di controlli e di aver permesso la messa in vendita del gioco senza aver vigilato. Per molti la responsabilità dei contenuti di un prodotto dovrebbe ricadere completamente sugli autori, ma in realtà la situazione è più complessa di come appare, perché in molte nazioni i negozi rispondono di ciò che vendono, anche perché ci guadagnano soldi sopra (Valve prende circa il 30% su ogni copia venduta su Steam). Riuscite a immaginare dei peni di gomma esposti in un negozio di giocattoli?