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Videogiochi: Tencent di Clash of Clans vuole limitarne l'uso ai minorenni

Nuove misure adottate dal produttore di Clash of Clans, Tencent, consentiranno di controllare l'età degli utenti e limitare l'uso dei giochi di conseguenza

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   06/11/2018

Tencent, il colosso asiatico proprietario fra le altre cose di Supercell e dunque di franchise come Clash of Clans e Clash Royale, vuole limitare l'uso dei videogiochi ai minorenni in Cina.

L'azienda si prepara a utilizzare un sistema che consentirà di verificare l'età degli utenti sulla base dei documenti caricati, per poi introdurre delle limitazioni d'uso: un'ora al giorno per i minori di 12 anni, due ore al giorno per i giocatori dai 12 ai 18 anni.

Si tratta di un mezzo di contrasto che Tencent ha già sperimentato in passato e che punta a evitare un uso scorretto e/o ossessivo dei suoi giochi fra i più giovani. Esistono tuttavia degli espedienti per aggirare il divieto: vedremo come andranno le cose.

Inutile dire che l'operazione di Tencent riporta alla mente le parole dell'ex ministro Carlo Calenda, che parlando di "giochi elettronici" e della loro influenza negativa sui giovani si riferiva probabilmente a situazioni di questo tipo.