I videogiochi violenti sono stati accusati di essere uno dei motivi dietro alle frequenti sparatorie che si verificano negli Stati Uniti, non da un invasato qualsiasi bensì dal presidente Donald Trump, e le sue parole hanno avuto inevitabili conseguenze.
Alcuni utenti hanno infatti notato la scomparsa di videogame d'azione e combattimento nei punti vendita della catena Walmart, arrivando alla conclusione che fossero addirittura stati banditi dall'azienda dopo lo stop alle pubblicità della scorsa settimana.
Fortunatamente le cose non stanno così: in un comunicato ufficiale, Walmart ha chiarito che "queste azioni sono state intraprese in segno di rispetto verso le vittime degli incidenti della scorsa settimana e non riflettono la volontà di modificare a lungo termine l'atteggiamento nei confronti dei videogiochi."
Insomma, la circolare che indicava ai dipendenti della catena americana di spegnere eventuali demo di giochi violenti, togliere film con sparatorie e finanche video di caccia rappresentava un gesto di delicatezza nei confronti di tutte le persone che sono rimaste sconvolte in seguito ai recenti fatti di cronaca.