Secondo quanto indicato dalla testata messicana ElEconomista, il governo del Messico ha deciso di inserire all'interno del proprio Pacchetto economico 2026 una tassa dell'8% aggiuntiva su tutti i videogiochi violenti.
Il motivo sarebbe la volontà di "scoraggiare il consumo di prodotti considerati dannosi per la salute fisica e mentale della popolazione". Il tutto (con diverse percentuali) colpirà anche i giochi d'azzardo online, così come l'importazione di bevande aromatizzate e di tabacco.
I dettagli della tassa messicana sui videogiochi
L'amministrazione della presidente Claudia Sheinbaum sostiene che il consumo di questi prodotti e servizi genera elevati costi sociali ed economici: dall'obesità e dal diabete associati alle bevande zuccherate, all'isolamento e all'ansia legati all'uso intensivo di videogiochi, oltre alle perdite finanziarie delle famiglie derivanti dalla crescita del gioco d'azzardo digitale.
"Studi recenti hanno scoperto un legame tra l'uso di videogiochi violenti e livelli più elevati di aggressività tra gli adolescenti, nonché effetti sociali e psicologici negativi come isolamento e ansia", affermano i Criteri generali di politica economica del pacchetto.
I ricavi da queste tasse sarebbe inoltre destinati a finanziare un fondo speciale per coprire parte delle spese sanitarie pubbliche, il cui costo annuo dovuto a malattie legate al consumo di bevande analcoliche, tabacco e altre dipendenze è stimato in 116 miliardi di pesos (circa 5,3 miliardi di euro).
Le proposte dovranno però essere approvate Congresso: se così fosse, inizieranno a essere attuate l'anno prossimo. Se volete scoprire il Messico tramite i videogiochi, ecco il nostro speciale.