Hideo Kojima ha rivelato di aver avuto la possibilità di realizzare il suo gioco di ruolo a tema vampiri, il famoso Boktai: The Sun is in Your Hand, perché ha potuto approfittare del fallimento di un altro progetto di Konami.
Precisamente, il merito è stato in un gruppo di orsacchiotti.
Cosa ha svelato Kojima su Boktai
Parlando al Sydney Film Festival, Kojima ha spiegato che è sempre alla ricerca di miglioramenti tecnologici che potrebbero essere utili in futuro, un'abitudine che risale ai primi anni 2000 ovvero quanto ha realizzato Boktai: The Sun is in Your Hand, un gioco di ruolo di combattimento tra vampiri costruito attorno a un'idea unica: un sensore UV incorporato nella cartuccia che rendeva le armi più potenti quando venivano caricate dalla luce solare reale.
Il problema di questa idea, dice Kojima, è che nel 2003 "i sensori UV erano molto costosi". Il suo team, tuttavia, aveva un vantaggio: la divisione giocattoli di Konami aveva da poco prodotto un orsacchiotto UV che aveva fatto completamente fiasco. Di conseguenza, l'azienda aveva un container pieno di sensori inutilizzati che Kojima riuscì ad acquistare a una frazione del loro valore per poter realizzare Boktai.
Potrebbe sembrare una semplice fortuna, ma in questa storia c'è una lezione di vita particolarmente utile per lo sviluppo di videogiochi: "Bisogna selezionare le idee nel momento migliore", ha spiegato Kojima. Dal suo punto di vista, non serve a nulla avere una grande idea per un espediente all'interno del gioco se poi la produzione di quel gioco sarà troppo costosa.
Parlando di altre opere di Kojima, Death Stranding 2: On the Beach non avrà magari sensori UV, ma è comunque promettente.