9

Mazzate in rete

Il picchiaduro Nexon approda anche su Xbox 360. Prepariamoci a fare una bella strage di goblin!

RECENSIONE di Dario Rossi   —   27/07/2012

Una collaborazione decisamente singolare quella tra Microsoft e Nexon, casa coreana specializzata in giochi free 2 play, dove a un client solitamente gratuito si vanno ad aggiungere contenuti a pagamento per completare l'esperienza. Un sodalizio che ha portato a una versione speciale del suo Dungeon Fighter Online pensata appositamente per Xbox 360. Si tratta di un titolo che riesce a mescolare le dinamiche del picchiaduro/hack'n slash a scorrimento con quelle del gioco di ruolo online. L'interesse ha però lasciato rapidamente posto al dubbio: come si possono conciliare le meccaniche F2P al mondo delle console? Dungeon Fighter Live: Fall Of Hendon Myre nasce proprio per dare una risposta a questo annoso dilemma, vediamo se c'è riuscito.

Picchiaduro o gioco di ruolo?

E' bene specificare che ci sono delle differenze con la versione rilasciata per PC tre anni fa, innanzitutto sono state tagliate delle classi, limitando la scelta a sole tre tipologie: assassino, lottatrice e pistolero. Il primo è il classico guerriero in grado di maneggiare diversi tipi di spade, la seconda combatte con il solo ausilio di pugni e calci, l'ultimo presenta una interessante combinazione di armi a distanza. Ognuno ovviamente presenta il proprio stile offensivo che deve sposarsi coi gusti del giocatore, anche se la natura palesemente votata al multiplayer del gioco suggerisce di rivolgersi agli amici per comporre un team eterogeneo. Lo scopo è rimasto il medesimo, ovvero ripulire una serie di dungeon composti da un numero prestabilito di stanze, o zone, divise da dei portali che possiamo attraversare solo dopo averle ripulite dai nemici.

Mazzate in rete

Alla fine di ogni dungeon ci aspetta un boss sempre più pericoloso, che una volta abbattuto ci offre la possibilità di scegliere un premio particolare. Il gioco presenta una quantità di oggetti recuperabili impressionante, liberamente utilizzabili nei villaggi per potenziare il proprio personaggio. Anche in questo caso qualche differenza con l'originale è percepibile, se nella versione Online i giocatori vivevano in un universo strutturato come un MMO, in Dungeon Fighter Live: Fall Of Hendon Myre il party vene composto all'inizio di ogni livello, mentre le città sono state semplificate, ridotte sostanzialmente a una serie di schermate statiche funzionali all'acquisizione delle varie quest e i potenziamenti. Le meccaniche rimangono immutate, si tratta sempre di un picchiaduro a scorrimento con impostazione bidimensionale, ma con forti innesti da gioco di ruolo rappresentati non solo dai succitati oggetti, ma le numerose mosse speciali liberamente mappabili sui tasti dorsali, che utilizzano una certa quantità di energia magica recuperabile solo con apposite pozioni. Come già accennato il personaggio è in grado di salire di livello, indossare equipaggiamenti sempre migliori e potenziare le proprie armi. Il corretto utilizzo di queste risorse si rende praticamente necessario per andare avanti nel gioco.

Mazzate in rete

Obiettivi Xbox 360

Dungeon Fighter Live: Fall Of Hendon Myre presenta un totale di 20 obiettivi per 400 punti giocatore, vale a dire il nuovo standard imposto da Microsoft per i titoli Live Arcade. Metà dei punti richiedono sessioni da affrontare in compagnia di amici online, ma nel frattempo potete togliervi lo sfizio di conquistare 20 punti per l'uccisione di 100 goblin, operazione tutt'altro che onerosa considerando quante volte il gioco ci costringe a ripetere i dungeon.

3 is a magic number

Purtroppo i problemi di un titolo del genere in ottica Live Arcade vengono rapidamente al pettine. Tralasciando i tagli effettuati per quanto concerne villaggi e classi, ci ha lasciato interdetti la scarsa cura riposta nel level design, davvero improponibile oggi. Tutti i dungeon devono essere ripetuti tre volte, ognuno basato su un diverso livello di difficoltà prima di poter andare avanti, e tutti sono subordinati all'acquisizione della specifica quest nelle città, effettuabile parlando con i personaggi muniti di un pergamena dorata sopra la testa. I giocatori meno attenti potrebbero trascurare questa poco intuitiva operazione, rischiando di ripetere ulteriormente i livelli.

Mazzate in rete

Tale sistema sarebbe discutibile anche se arricchito da una struttura casuale, ma visto che ci ritroviamo ad affrontare le stesse mappe, con gli stessi nemici nelle medesime posizioni, è facile lasciarsi prendere dallo sconforto. La situazione non è per niente agevolata dalla realizzazione tecnica, caratterizzata da uno stile con ispirazione manga tutto sommato gradevole, ma carente e approssimativo per tutto ciò che circonda i tre protagonisti. Lascia perplessi soprattutto la staticità dei mostri e la carenza di fotogrammi di animazione, tutti particolari che denunciano bassi livelli di produzione. Non ci sono piaciuti particolarmente neanche i menu, eccessivamente piccoli e confusionari, che dimostrano la scarsa cura riposta nel passaggio verso console. Sono presenti tra l'altro microtransazioni per item importanti, da pagare quindi in soldi veri, che in qualche maniera giustificano il prezzo non eccessivo del gioco base ma che risultano forzate in questo contesto. Le musiche seguono i medesimi poco esaltanti standard, proponendo brani non particolarmente ispirati, ma che spaziano piacevolmente tra il sinfonico e rock. Niente da far saltare sulla sedia insomma, ma si lasciano ascoltare.

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Digital Delivery: Xbox Live Arcade
Prezzo: 800 Microsoft Points
Multiplayer.it
5.0
Lettori (8)
6.5
Il tuo voto

Inutile girarci intorno, Dungeon Fighter Live: Fall Of Hendon Myre fallisce nel proporre le meccaniche free 2 play in ambito console, al contempo accusa l'inferiorità rispetto alla controparte PC, decisamente più ricca in contenuti. La struttura estremamente monotona dei dungeon rende l'esperienza in singolo noiosa e poco tollerabile, meglio trovarsi un gruppo di amici per affrontare in maniera collaborativa i livelli, concentrandosi sulla crescita del personaggio e la raccolta di oggetti. Anche in questo caso però non è facile passare sopra ai livelli approssimativi della produzione, a partire dal comparto grafico, i menu confusionari e la poca chiarezza sono tutti elementi che minano il desiderio di cimentarsi in questa avventura. Un vero peccato dopotutto, visto che menare mazzate rimembrando i picchiaduro classici è pur sempre un piacere.

PRO

  • Sistema di combattimento valido
  • Solidi elementi RPG
  • Divertente in compagnia

CONTRO

  • Struttura dei dungeon ripetitiva
  • Scarsa cura dei particolari
  • A volte confusionario