Immaginatevi persi su un'isola, da soli e malati. Il vostro unico scopo è trovare delle piante, studiarle e grazie a degli appunti lasciati sparsi nei diversi rifugi installati su questo fazzoletto di terra, confezionare una cura. Può un concept del genere risultare divertente? I fratelli Joe e Bob Johnson ci hanno creduto fino in fondo e grazie al supporto della community Steam manifestato tramite il servizio Greenlight, il loro progetto ha visto finalmente la luce in questi giorni.
Malati e Cast Away
In Miasmata impersonerete Robert Hughes, uno scienziato afflitto da una malattia letale. La sua unica speranza si trova su una misteriosa isola, dove un gruppo di colleghi si è installato e sta conducendo degli esperimenti sfruttando la particolare flora indigena. Sbarcati sulla costa, ci vorrà poco per accorgersi come qualcosa sia andato tremendamente storto: gli scienziati sono morti e dei loro studi rimangono solo alcune tracce, sotto forma di appunti sparsi per tutto il territorio. Le vostre armi saranno un diario su cui prendere appunti, le diverse stazioni di ricerca, una mappa, orologio, borraccia, accendino e bussola. Miasmata non è un titolo facile da classificare, la visuale è in prima persona, ma non sparerete mai, anzi, a parte una creatura simile ad una grossa tigre che ogni tanto spunterà dagli angoli più oscuri della foresta, non troverete nulla contro cui sfogare la vostra indole violenta.
Il vero nemico è rappresentato dall'isola stessa, che metterà a dura prova le vostre capacità di sopravvivenza. Miasmata è quindi un survival, poco horror, ma non per questo incapace di tenere la tensione alta e terrorizzare il giocatore. Muoversi in tarda nottata nella foresta equivale ad una delle esperienze più terrificanti dell'anno. Perso il sentiero, cercando di recuperare la strada verso il rifugio, illuminare la via col proprio accendino non aiuta minimamente ed un passo falso può rappresentare morte certa, rovinando al suolo da un'altezza impossibile da sopportare per un protagonista malato. Nel titolo IonFX è meglio pianificare i propri viaggi, alzarsi presto la mattina, consultare i propri appunti e seguendo la mappa dirigersi verso la zona che gli scienziati segnalano come ospite della prossima pianta necessaria per realizzare la nostra cura. Questa richiede diversi elementi, da combinare tra loro, ma non sarà l'unico ingrediente ricreabile in laboratorio.
Fiori e funghi di varia natura, una volta rinvenuti e messi sotto il microscopio nelle apposite capanne attrezzate per la ricerca, potranno essere utilizzati per sintetizzare diversi elementi, da semplici pastiglie per tenere sotto controllo la febbre, a tonici per aumentare temporaneamente le capacità di Robert, fino a siringhe che possono incrementare definitivamente uno dei tre parametri tra Forza, Resistenza e Percezione. Bisogna tenere a mente che il protagonista di Miasmata non è un giovane aitante, né tanto meno un militare di professione, quindi anche una breve corsa è già sufficiente per sfiancarlo, mentre camminare in salita significa rallentare il passo notevolmente. Viceversa, scendere da un dirupo può essere un'operazione rischiosa se non fatta lentamente, cercando di bilanciare la tendenza a scivolare verso il basso, in modo da non prendere troppa velocità, rischiando di inciampare e rovinare al suolo. Una botta del genere, o stancarsi esageratamente ad esempio nuotando nell'acqua, incrementa la febbre, costringendo Robert a curarsi con una medicina. Non sarà necessario preoccuparsi di mangiare (peccato) ma la borraccia andrà tenuta piena per abbeverarsi frequentemente.
Inseguiti dalla Creatura
La sopravvivenza del nostro alter ego sarà sempre appesa ad un filo, per questo salvare ad ogni possibilità, rappresentata da lanterne e candele da accendere, sarà una pratica utile vista la mancanza di checkpoint. Se ciò non bastasse a tenere alta la tensione, l'isola ospita oltre ad un ricca fauna totalmente innocua, una misteriosa quanto letale creatura. Questa sorta di grosso felino perseguiterà Robert ogni qual volta ne avvertirà la presenza, tradita dal suono di un ramo spezzato o di un passo troppo rapido. Le pulsazioni del cuore del protagonista diverranno udibili e il loro ritmo ci indicherà la vicinanza della creatura.
Lo scontro diretto è da evitare, meglio la fuga, anche se non è facile seminare l'inseguitore, mentre è consigliabile trovare un buon nascondiglio dove attendere che smetta di cercarci e si allontani. Miasmata sa fare paura, quella vera. Programmare male un'escursione e ritrovarsi nel cuore della foresta in tarda serata, mentre il sole sparisce all'orizzonte, avvolti unicamente da tenebre tra le quali muoversi muniti unicamente di un accendino, crea una tensione quasi unica, senza aver bisogno di mostruosità assortite a volere la nostra pelle. Di contro la creatura, dopo i primi incontri, non incuterà più tanto timore, rivelandosi quasi una scocciatura, a causa di un aspetto estetico non particolarmente ricercato né inquietante e soprattutto di un'intelligenza artificiale che si "incastra" troppo spesso. Peccato, perché tale caratteristica avrebbe rappresentato la ciliegina sulla torta per un esperienza survival dura e pura.
Faccio tutto da me
Da un punto di vista tecnico, i ragazzi di IonFX hanno voluto fare le cose in grande, confezionando un motore grafico nuovo di zecca, curiosamente molto vicino al Source di Valve come stile di rendering. Il risultato è davvero positivo, nonostante diversi elementi sottolineino la natura indipendente e a basso budget del progetto. La foresta è resa a schermo con grande cura e ricchezza di dettagli, riempiendo il mondo di gioco con foglie, tronchi, radici, felci, erbe, fiori e quant'altro.
Molto convincente poi la riproduzione del ciclo giorno notte, grazie ad un sistema di illuminazione preciso e d'atmosfera, con tanto di condizioni meteo variabili e nuvole che si muovono in tempo reale. Lo stesso vale per l'acqua, col mare che circonda l'isola che riflette la luce solare al tramonto, tingendosi di rosso. Di contro gli animali sparsi per l'ambiente di gioco sono modellati con pochi poligoni, così come le braccia del nostro alter ego non eccellono. E lo stesso vale purtroppo per la creatura, che avrebbe meritato più attenzione. Sotto il profilo tecnico il motore grafico inoltre non è particolarmente ottimizzato, capace di affaticare sistemi performanti nonostante non sia certamente al livello di altre produzioni, caricando con un certo ritardo gli elementi a schermo e causando pop up di texture, ombre e dettagli vari. Poco da eccepire sulla componente sonora, con musiche rarefatte e abbastanza azzeccate (seppur poco originali e distintive) ed effetti discreti.
Conclusioni
Miasmata è un esperimento interessante e riuscito, nonostante alcuni difetti. E' un'esperienza survival unica, che mette il giocatore in competizione più con se stesso e con l'isola che non con minacce esterne o mostruosità varie. L'atmosfera è eccellente e rapisce nel mondo di gioco quanti sappiano godersi un titolo che mette da parte l'azione in favore di un gameplay basato solo sull'esplorazione. Un titolo non per tutti, dal ritmo lento e pacato, ma che sa dare grandi soddisfazioni a quanto avranno la pazienza ed il coraggio di avventurarsi nell'inospitale isola.
PRO
- Grande atmosfera
- Gameplay survival lento ed intrigante
- Graficamente molto piacevole
CONTRO
- La Creatura non fa molta paura
- Poco ottimizzato
- Ci vuole tanta pazienza
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- OS: Windows 7 64bit
- Processore: AMD Phenom II X3 720
- RAM: 4 GB
- Scheda video: AMD HD 5770 1GB RAM
Requisiti minimi
- OS:Windows XP, Vista, 7
- Processor: Intel Core2 Duo, AMD Athlon64 x2, or better
- Memory:2 GB RAM
- Graphics:NVidia Geforce 8600GT, ATI Radeon 3670HD or equivalent
- DirectX®:9.0
- Hard Drive:3 GB HD space
- Sound:DirectX compatible sound card
Requisiti consigliati
- OS:Windows XP, Vista, 7
- Processor:Intel Core i5/i7, AMD equivalent or better
- Memory:4 GB RAM
- Graphics:Nvidia GeForce GTX 280, ATI Radeon 4870 or better
- DirectX®:11
- Hard Drive:3 GB HD space
- Sound:DirectX compatible sound card