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Il fratello giusto al posto giusto

Finalmente di nuovo protagonista in una avventura tutta sua, Luigi arriva su 3DS in grandissima forma

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   21/03/2013

Chissà da quanto tempo aspettava questo momento, Luigi; anni interi passati a fare il comprimario, il personaggio per il secondo giocatore, la comparsa nei titoli con protagonista fratello. Decine di copertine lasciate a quello basso e cicciotto, con il mondo intero che faceva delle parole "videogiochi" a "Mario" quasi due sinonimi; ma si sa, soldi fama e sovraesposizione rendono le persone un po' antipatiche agli occhi della gente, mentre al contrario gli sfigati sembrano più umani, reali e credibili. E poi chissà, magari il destino può presentare il conto e ribaltare i ruoli da un giorno all'altro. Non sappiamo dire se il futuro di Luigi sarà costellato di gratificazioni e gioie, ma senza dubbio possiamo affermare che il presente rappresenta un momento che il baffuto e un po' tonto idraulico italiano con la maglietta e il cappello verde si vorrà gustare appieno. Perchè questo, come ha annunciato il presidentissimo Iwata, sarà "the Year of Luigi". Benvenuti!

Un lungo riposo

Ribaltando le regole del "dulcis in fundo", le celebrazioni di questo evento sembrano offrire il meglio fin dall'inizio; marzo 2013 è infatti il momento in cui Luigi può tornare a godersi un gioco tutto suo, il seguito del bellissimo (e sottovalutato) Luigi's Mansion per Gamecube che debuttò in Giappone nel settembre 2001 assieme alla squadrata console. Oltre 11 anni di attesa per un seguito sono moltissimi, eppure evidentemente le priorità in quel di Kyoto sono state altre; e malgrado l'utilizzo del Wiimote potesse ben sposarsi con quello dell'aspirapolvere, Luigi's Mansion 2 non ha trovato la strada né di Wii né tantomeno di Wii U.

Il fratello giusto al posto giusto

Al contrario ci è voluto il 3DS, e parecchi mesi di attesa dal reveal della conferenza E3 2011, per rivedere finalmente quel buonuomo di Luigi alle prese con fantasmi e spiritelli assortiti. Per fortuna, l'attesa è stata pienamente ripagata. La trama di Luigi's Mansion 2 è ovviamente piena di riferimenti che i giocatori del primo capitolo potranno apprezzare; in sintesi, tutto fila liscio a Cupavalle dove il Professor Strambic e i fantasmi vivono d'amore e d'accordo grazie ai positivi influssi della Luna Scura, capace appunto di mantenere tranquilli e pacifici gli ectoplasmi. Ma quando misteriosamente la Luna va in frantumi, le cose cambiano: l'intera valle viene coperta da una fitta nebbia, i fantasmi diventano ostili e il professore è costretto a rifugiarsi in un bunker. E chi chiamare per sistemare le cose, se non il buon amico Luigi che già aveva risolto problemi analoghi in passato? Non che l'eroe improvvisato avesse tutta questa voglia di alzarsi dal divano a dire il vero, ma quando il dovere chiama... Sulla base di questo canovaccio narrativo, e sulla necessità di recuperare i pezzi della Luna Scura, prende vita quindi l'intera avventura che si svolge fondamentalmente all'interno di cinque diverse ed enormi abitazioni, ovviamente del tutto diverse tra loro per architettura e stile estetico, verso cui il professore teletrasporta continuamente e senza troppi complimenti il povero Luigi.

Un aspirapolvere ci salverà

Chi ha abbastanza primavere sulle spalle per aver giocato il capostipite su Gamecube non farà davvero fatica a ritrovarsi a proprio agio nella struttura ludica action adventure sviluppata dai canadesi di Next Level Games; esattamente come all'epoca infatti, Luigi si trova a svolgere la propria attività di acchiappafantasmi potendo contare unicamente su una sorta di aspirapolvere ideato dallo stesso Strambic, il Poltergust 5000 evoluzione del Poltergust 3000 di 11 anni fa.

Il fratello giusto al posto giusto

Le capacità dello strumento in questione si risolvono fondamentalmente nella facoltà di risucchiare e soffiare aria e, grazie ad appositi accessori, di illuminare porzioni di scenario con una normale torcia o una variopinta Arcobaluce. Con quest'ultima si possono fondamentalmente rivelare oggetti e porzioni di scenario rese invisibili, con tutta una serie di risvolti pratici che questo comporta nei puzzle e nella semplice raccolta di oggetti. Il maggior pregio di Luigi's Mansion 2 è quindi proprio quello di essere riuscito a offrire un prodotto sì rispettoso e fedelissimo all'originale nel concept, ma allo stesso tempo capace di espanderlo e ampliarlo senza per questo snaturarlo nella maniera più assoluta. I game designer hanno infatti trovato un equilibrio pressoché perfetto tra l'elemento del "combattimento", ovvero della cattura dei fantasmi, e quello dell'esplorazione e della soluzione di enigmi ambientali contraddistinti da una straordinaria varietà. Il primo aspetto si esprime in buona sostanza proprio come su Gamecube: gli spettri vanno quasi sempre prima storditi con la torcia, e poi risucchiati con il Poltergust applicando con la levetta analogica una forza contraria rispetto alla direzione di fuga del malcapitato ectoplasma, un po' come in un gioco di pesca per intenderci. Se i fantasmi più piccoli e comuni possono costituire un problema soltanto quando si presentano in gruppo, con quelli più grandi la lotta diventa interessante, vuoi per la maggiore energia che impone un periodo di lotta più lungo, vuoi per abilità offensive di vario tipo.

Il fratello giusto al posto giusto

Dove però c'è bisogno di impegnarsi un po' è nei boss fight, che in ognuna delle cinque ville mettono sul piatto situazioni decisamente più complesse ed elaborate, magari non sempre ugualmente brillanti ma con una varietà che si dimostra fondamentale nell'economia complessiva. E' però nel secondo elemento, ovvero quello esplorativo, che i programmatori hanno espresso al meglio la propria creatività, donando a Luigi's Mansion 2 quella profondità che ne determina e delinea il successo. Buona parte degli elementi che compongono gli scenari sono infatti esplorabili con la semplice pressione del tasto X: cassetti, vasi, armadi e via dicendo per raccogliere magari monete e oro grazie alle quali potenziare il proprio equipaggiamento, o anche per scoprire meno piacevolmente il nascondiglio di qualche ragno, topo o addirittura fantasma. Ma ovviamente questa è solo la soluzione più superficiale e semplice dell'interazione con le ambientazioni, che invece trova massima espressione quando si tratta di risolvere i puzzle che riempiono letteralmente ogni villa, siano questi fondamentali per la progressione o piuttosto utili soltanto per aumentare la raccolta di extra e simili. Sia chiaro, è molto difficile rimanere bloccati perchè quasi mai si tratta di rompicapo particolarmente complessi, eppure la varietà delle situazioni ideate dal team responsabile del gioco risulta veramente encomiabile. La scelta poi di frammentare la progressione in missioni (6 + una extra in quasi tutte le ville) con precisi obiettivi da raggiungere risulta vincente, perchè addensa la progressione senza prestare il fianco a punti morti e mette in secondo piano l'inevitabile backtracking relativo alla necessità di visitare più volte le stesse stanze; ogni missione si può portare a termine circa tra i 20 e i 40 minuti, un tempo a nostro avviso ideale.

L'effetto 3D

Senza dubbio tra i più convincenti usi della peculiarità del 3DS, Luigi's Mansion 2 garantisce un elemento di profondità che non appare mai, nemmeno per un secondo, fine a sé stesso ma che al contrario con straordinaria naturalezza aumenta la spettacolarità della sontuosa componente grafica della produzione Nintendo.

Un quadro per Mario

Analizzando unicamente la struttura di gioco di Luigi's Mansion 2, ciò che ne risulta è un gioco molto buono, ben dosato nel ritmo e nella progressione, divertente, piuttosto semplice ma ugualmente appagante. Ma l'aspetto che di fatto consente alla produzione Nintendo di spiccare il volo è senza dubbio la componente grafica, o più propriamente artistica, e la caratterizzazione anche del più piccolo elemento, con una cura e una qualità tale da andare a determinare e incidere notevolmente sul piacere e sullo stimolo a proseguire nell'avventura.

Il fratello giusto al posto giusto

Anzitutto lui, Luigi: irresistibile, straordinario, tremolante di fronte ai pericoli e titubante prima di aprire ogni porta, terrorizzato da qualsiasi fantasma ma comunque incapace di rifiutare le missioni che gli affibia il professore. E' un eroe improbabile ma incredibilmente comunicativo pur spiaccicando solo qualche parola ogni tanto, magari un "ciao" o un "oh yeah": non esageriamo affermando che, pur con le dovute proporzioni, Luigi's Mansion 2 ricorda sotto questo aspetto le pellicole Pixar. Sguardi, espressioni e atteggiamenti contribuiscono a determinare un senso di affezione con il protagonista che solo pochi altri videogiochi riescono a realizzare. Ovviamente una tale attenzione non poteva non realizzarsi anche nelle animazioni, e scommettiamo che in molti perderanno le prime ore con un sorriso stampato sul viso semplicemente ammirando il lavoro svolto dal team canadese. Più in generale è l'intero mondo di Luigi's Mansion 2 che ricorda un cartone animato, ed è ogni personaggio e fantasma che si incontra ad apparire vivo, vibrante, presente, concreto, straripante di personalità e carisma. Non vogliamo esagerare in iperboli e superlativi, ma quando si sposta la tendina di una doccia scoprendo uno spettro impegnato a lavarsi, o quando in un bagno se ne scopre un altro seduto sulla tazza mentre legge il giornale, o ancora quando se ne incrociano un paio che stanno giocando a morra è piuttosto chiaro che si è di fronte a un prodotto perlomeno speciale.

Il fratello giusto al posto giusto

Ma non per questo perfetto, sia chiaro; al di là di una sottile ripetitività che affiora sulle battute conclusive (con l'ultima missione prima del boss finale inutilmente frustrante e poco ispirata), Luigi's Mansion 2 fa di tutto per cercare di far dimenticare dell'assenza di una seconda levetta analogica, eppure in più di qualche momento ci si può trovare un po' infastiditi da un sistema di controllo che avrebbe enormemente giovato dello stick aggiuntivo. La scelta poi di imporre la ripetizione per intero della missione in caso di morte ci è sembrata fuori luogo per un titolo certamente non punitivo come questo; senza dubbio visto il livello di difficoltà non particolarmente impegnativo non sarà una situazione destinata a presentarsi spesso, eppure l'abbiamo trovata una scelta inopportuna. Incostante poi il frame rate, destinato a soffrire in qualche occasione nelle scene più complesse. Detto questo, si tratta in ogni caso di leggere sbavature di fronte a un prodotto dalla qualità molto, molto rara soprattutto su portatili; anche la componente multigiocatore fino a 4 persone con 3 modalità sufficientemente diverse tra loro, è tutt'altro che un forzato elemento di contorno ma al contrario un degnissimo e convincente modo per estendere la longevità del gioco ben oltre le circa 12-15 ore necessarie per concludere l'avventura principale (noi ce ne abbiamo messe poco meno di 14 per arrivare alla fine), escludendo le missioni extra e la raccolta di tutte le gemme. Di prima classe infine anche la componente sonora, tanto per i meravigliosi brani di sottofondo sempre perfettamente azzeccati quando per gli effetti.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.2
Lettori (299)
9.1
Il tuo voto

Ci sono voluti oltre 11 anni, ma l'attesa di Luigi's Mansion 2 è stata sicuramente ben ripagata. Partendo con enorme rispetto dal capitolo per Gamecube, i programmatori canadesi di Next Level Games supervisionati da quelli di Kyoto hanno realizzato un gioco che espande e migliora sotto ogni aspetto l'originale, offrendo una avventura molto divertente e straordinariamente piacevole esaltata da una componente tecnica e da una caratterizzazione di ambienti e personaggi che ha pochi eguali, non solo nel contesto dei titoli per console portatili. Un gioco Nintendo al 110%, straripante di personalità, che rappresenta un acquisto obbligato per ogni possessore di 3DS. Con buona pace di Mario.

PRO

  • Struttura di gioco divertente e ben dosata
  • Componente tecnica eccezionale
  • Straordinariamente ricco di personalità
  • Longevo e con un ottimo multiplayer

CONTRO

  • Il sistema di controllo avrebbe giovato del secondo stick
  • Parte finale dell'avventura un po' sottotono
  • Frame rate imperfetto