Realizzato dagli sviluppatori russi di Nekki, autori negli anni di numerosi browser game, Vector è indubbiamente uno di quei titoli che alla prima occhiata sanno di "già visto": le immagini che raffigurano la silhouette di un tizio che corre e saltella da un palazzo all'altro non possono infatti che riportare alla mente un classico moderno come Canabalt, autentico precursore di un genere oramai ben noto al pubblico mobile come quello degli endless runner. Se si va al di là delle mere apparenze, però, Vector si rivela in grado di mettere in mostra qualità e personalità capaci di levargli subito l'antipatica etichetta di clone: andiamo dunque a vedere di che si tratta.
Parkour mon amour
Ambientato in un futuro distopico in cui gli uomini sono costretti a lavorare come automi in minuscoli cubicoli, Vector mette l'utente nei panni proprio di uno di questi anonimi impiegati, il quale decide di ribellarsi al sistema e fugge dal proprio ufficio inseguito dalle guardie. Sarà dunque compito del giocatore accompagnare il protagonista nella sua corsa a perdifiato in stile parkour, servendosi di un sistema di controllo estremamente semplice ed intuitivo: il personaggio corre autonomamente, ma bisogna strisciare il dito sullo schermo in alto, in basso o a destra rispettivamente per saltare, scivolare o scattare. Il tempismo in questi movimenti di base è fondamentale per fare in modo che la propria fuga sia quanto più fluida e veloce possibile, evitando i vari ostacoli senza incespicare e perdere così dei secondi preziosi. Il gioco si sviluppa attraverso tre distinte ambientazioni, ognuna suddivisa in oltre 30 livelli: già questo elemento basta a far smarcare il titolo Nekki dal sempre più affollato segmento degli endless runner, visto che ogni stage ha inizio, fine ed obiettivi ben specifici. Come è prevedibile, il traguardo principale si traduce nell'arrivare in fondo allo scenario di turno senza farsi beccare dalla guardia alle proprie calcagna, ma bastano pochissime partite per capire che in Vector non ce la si cava così facilmente. Alla fine del livello si riceve infatti una valutazione da uno a tre stelle in base alle monete raccolte ed al numero di acrobazie speciali eseguite, rappresentate da dei simboli su schermo e che si possono attivare strisciando dito verso l'alto nel momento esatto in cui il personaggio ci passa sopra.
Le stelle sono indispensabili per rendere disponibili i livelli avanzati, mentre le monete servono a sbloccare proprio le evoluzioni di cui sopra, innescando una sorta di piacevole circolo vizioso che spinge l'utente a tornare sui propri passi per puntare alla valutazione massima in quegli schemi nei quali precedentemente non aveva tutte le mosse a disposizione. L'unica scorciatoia possibile in tal senso è quella di affidarsi agli acquisti in-app, che consentono di aumentare il proprio gruzzolo di monete spendendo soldi veri: le stelle però non sono in vendita, e racimolarne il numero necessario per avere accesso a tutti i livelli che compongono il pacchetto è una sfida non da poco che aumenta esponenzialmente la longevità di Vector (davvero notevole per il prezzo irrisorio a cui viene offerto), con il rischio però di trascinare con sé anche un po' di frustrazione. La curva di difficoltà del titolo Nekki è infatti piuttosto ripida, con stage che si fanno da subito complessi e che richiedono numerosi tentativi e notevoli riflessi per essere portati a termine, un aspetto che andrà sicuramente a genio agli utenti più smaliziati ma che potrebbe mandare su tutte le furie chi preferisce un gameplay più rilassato. Difficile invece che Vector possa suscitare opinioni contrastanti per ciò che concerne il suo aspetto visivo, davvero curato ed affascinante, con fondali vividi su cui si muovono le silhouette completamente nere del protagonista e del suo inseguitore, entrambi dotati di animazioni molto varie e spiccatamente fluide e realistiche. Oltre ad essere un'apprezzabile scelta stilistica, poi, il fatto che gli oggetti in primo piano non siano colorati aiuta l'utente nel capire a colpo d'occhio quali sono gli ostacoli effettivamente da evitare e quali elementi fanno invece semplicemente parte dello scenario.
Conclusioni
0,75€ (Android)
Ben più che un mero esercizio di stile, Vector è un titolo bello da vedere e da giocare, capace di offrire un'ottima quantità di contenuti in rapporto al prezzo a cui viene venduto. Per quanto possa sembrare il più classico degli endless runner, il titolo Nekki è invece un'esperienza suddivisa in livelli, tutti caratterizzati da un design curato e da un livello di sfida decisamente impegnativo: proprio quest'ultimo aspetto potrebbe rappresentare un ostacolo non di poco conto per alcuni, considerando anche come il gioco sottoponga l'utente a massicce dosi di trial and error prima di dargliela vinta.
PRO
- Stile grafico ed animazioni ottime
- Sistema di controllo semplice e reattivo
- Divertente ed impegnativo
CONTRO
- Può provocare frustrazione nei meno esperti
- C'è tanto trial and error
- Colonna sonora un po' ripetitiva
Sembra il solito endless runner, invece è un platform originale e bello tosto