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Passo decisivo

La nuova espansione di Civilization V rappresenta il culmine di un progetto lungo diversi anni

RECENSIONE di Umberto Moioli   —   08/07/2013
Sid Meier's Civilization V: Brave New World
Sid Meier's Civilization V: Brave New World
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A quanto ci è dato sapere la progettazione di Civilization V risale, quantomeno nelle sue fasi embrionali, ad un momento non meglio precisato del 2007. Al tempo, con le espansioni del quarto capitolo ancora in produzione e alcuni esperimenti tra cui il riuscito Revolution in cantiere, non era per nulla semplice tracciare la strada per un percorso lungo oltre un lustro. Incominciato per giunta in un periodo non certo favorevole al mercato PC, schiacciato com'era tra i campioni di un vivacissimo panorama console. La storia sembra pronta a ripetersi e Civilization VI, se come probabile si farà, vedrà la luce con due nuovi esponenti del gaming da salotto pronti a reclamare tutte le luci dei riflettori e rendere un po' più difficile la vita a chi è dedito alla produzione esclusiva o quasi su Windows e Mac. Aspettando quel futuro, nel corso di questi anni abbiamo visto maturare il quinto episodio della saga di Sid Meier, arricchito prima da contenuti scaricabili di altalenante riuscita e poi da due ottime espansioni; l'ultima nei negozi tra una manciata di giorni. Brave New World è un passo in avanti importante e riuscito, che farà la gioia di tanti appassionati.

Brave New World è un passo in avanti importante e riuscito, che farà la gioia di tanti appassionati

Ad ognuno la propria Civilization

Civilization V: Brave New World è stato considerato da 2K Games e Firaxis un contenuto di qualità e quantità tali da giustificare il prezzo di 29.90 euro. Cifra già richiesta da Gods & Kings, che non è necessario per l'installazione, cifra ragionevole quindi considerata la portata del pacchetto. Come sempre la prima aggiunta in bella mostra lanciata una nuova partita è quella di un certo numero di civiltà inedite, nove anche in questo frangente, che chiamano in causa diversi continenti e periodi storici di massimo splendore: Polonia, Shoshone, Portogallo, Indonesia, Marocco, Venezia, Assiria, Brasile e Zulu. Alcune di queste aggiunte sono ritorni richiesti dai fan mentre altre rendono più omogenea la rappresentanza del mappamondo delle civiltà e altre ancora si innestano alla perfezione in determinate novità apportate al gameplay. Venezia e Portogallo, ad esempio, sono storicamente legate al commercio e alla navigazione, entrambi aspetti dell'esperienza di gioco che escono potenziati dall'arrivo di Brave New World. Posto che mancherà sempre qualcosa e non sarà mai possibile soddisfare tutti, chi avesse acquistato ogni contenuto rilasciato per Civilization V si ritroverebbe con oltre quaranta civiltà ai suoi ordini, una varietà che dovrebbe essere tale da acquietare ogni appetito e che comunque non ha impedito a Firaxis di elaborare idee originali e riuscite.

Passo decisivo

Gli assiri e il loro leader Ashurbanipal, per citare un caso interessante, ad ogni città conquistata sul campo di battaglia guadagnano il diritto di "rubare" una tecnologia acquisita in precedenza dalla stessa, godendo di un contemporaneo progresso scientifico. Si sottraggono dalle regole e dalle categorie standard, invece, i due scenari: il primo si svolge durante la Guerra Civile Americana, mettendo il giocatore al comando di uno dei due fronti in lotta con l'obiettivo di conquistare la capitale avversaria, mentre il secondo trasporta Civilization V nella corsa alla colonizzazione dell'Africa avvenuta durante il diciannovesimo secolo. Quest'ultimo in particolare è ben costruito perché da una parte permette di vestire i panni dei conquistatori europei, impegnati a scoprire i segreti celati all'interno del continente africano, dall'altra le popolazioni locali, decise a respingere gli invasori, e dall'altra ancora imperi "laterali" a questo scontro tra civiltà ma intenzionati a trarne il maggior beneficio possibile, come gli ottomani. Due scenari con un po' di ore sulle spalle, in definitiva, che ben valgono quantomeno un minimo d'attenzione.

Rotte inedite

Passo decisivo

Come facevamo già notare in occasione della prova di qualche settimana addietro, lo scopo di Civilization V: Brave New World sembra essere innanzitutto quello di espandere la portata del gameplay durante la seconda metà della partita, possibilmente creando condizioni di vittoria più varie. La prima grande novità, però, coinvolge l'esperienza di gioco nel suo complesso, rivoluzionando di fatto il commercio e gli scambi commerciali come li conoscevamo: ora è infatti possibile aprire rotte via terra e mare con altre civiltà e con le città stato, ponendo le basi per una rete che possa anche accrescere il prestigio e la propria influenza internazionale. Sulle rotte commerciali, infatti, non passano unicamente merci e denaro ma viene anche propagata la propria cultura, fondamentale per il turismo, e le politiche adottate. Un cambiamento che innesca e ne valorizza diversi altri, giocando su sistemi consolidati per dire qualcosa di nuovo. I punti cultura hanno ora sbocchi su tre diverse figure, Artisti, Scrittori e Musicisti, le cui opere vanno esposte all'interno di edifici dedicati, quegli stessi luoghi che attireranno i visitatori necessari per raggiungere l'influenza sulle altre civiltà che conduce alla vittoria culturale. La figura dell'archeologo gioca invece con la mappa, lavorando sulle rovine lasciate sul terreno da civiltà precedenti per riportarle al massimo del loro splendore e farne un'attrazione. Un'altra idea carina che dona ulteriore spessore e opzioni a chi decidesse di percorrere questa strada. Le inedite politiche Estetica e Archeologia si inseriscono in questo stesso solco, rafforzandone la portata, mentre le tre ideologia Ordine, Libertà e Autocrazia si sbloccano raggiunta l'epoca moderna e sono un altro modo per far scegliere all'utente se avvantaggiarsi di bonus economici, militari e così via.

Passo decisivo

Ogni ideologia, specialmente nelle civiltà aperte e connesse ad altre, rischia però di divenire nel tempo motivo di malcontenti e proteste, quindi al potenziale vantaggio di questa introduzione si affiancano inedite sfide. Vale lo stesso discorso per un'altra novità, forse quella che abbiamo apprezzato maggiormente assieme alle rotte commerciali, ovvero l'aggiunta del Congresso Mondiale: questo organismo si riunisce la prima volta nel momento in cui tutte le nazioni vengono svelate, anticipando le Nazioni Unite, e permette di prendere decisioni condivise su sanzioni nei confronti di specifiche civiltà, di organizzare iniziative comuni e in generale movimentare la scena diplomatica della mappa. Una svolta per la scena e la corsa alla vittoria diplomatica, insomma, che durante le ore di gioco ha messo anche in luce una certa freschezza nelle risposte dell'intelligenza artificiale. In definitiva lanciata una partita di Civilization V: Brave New World ci si trova al cospetto di un prodotto non certo rivoluzionato nel suo insieme ma dotato di maggior varietà in quanto a strade percorribili, così come a risposte e iniziative prese dagli avversari. Come per Gods & Kings si percepisce che un mix di idee originali e feedback degli utenti hanno guidato la mano di Firaxis, sempre più a proprio agio con il quinto capitolo della serie.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7-3770K @ 3.50GHz
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX780
  • Sistema operativo Windows 8

Requisiti minimi

  • Processore Intel Core 2 Duo 1.8 GHz o AMD Athlon X2 64 2.0 GHz
  • 2GB RAM
  • Scheda Video 256 MB ATI HD2600 XT, 256 MB Nvidia 7900 GS
  • 8 GB di spazio

Conclusioni

Digital delivery: Steam
Prezzo: 29,90€
Multiplayer.it
8.4
Lettori (28)
8.9
Il tuo voto

Per farla breve, Civilization V: Brave New World vale i trenta euro che costa? La risposta è sì, a patto che già abbiate apprezzato l'opera originale e le novità vi suggeriscano nuove strategie che stuzzicano il vostro stile di gioco. Introduzioni come le rotte commerciali e il Congresso Mondiale, migliorie come quelle apportate alla vittoria culturale e le nove civiltà comprese nel pacchetto sono tutti spunti interessanti che costruiscono su un gameplay già sufficientemente solido. La qualità degli scenari, del materiale grafico e di tutto ciò richiesto ad un'espansione è soddisfacente, quindi non si percepisce alcuno stacco tra il lavoro fatto per Civilization V e queste aggiunte. Insomma, se siete arrivati fino ad oggi a giocarvi senza patire alcun senso di noia, probabilmente Brave New World fa per voi.

PRO

  • Interessanti aggiunte al gameplay
  • Nove civiltà molto diverse tra loro
  • Scenari per costruiti

CONTRO

  • Le novità coinvolgono "solo" determinati aspetti del titolo
  • Chi ancora non avesse comprato il titolo base e l'espansione potrebbe voler aspettare un'edizione completa