Ancora un altro Boom, grazie!

I carri armati sono tornati in auge sulla scena videoludica principalmente grazie a World of Tanks e al suo successo planetario, riuscendo ad imporre l'utilizzo di un mezzo estremamente potente, ma anche pesante e lento all'attenzione del pubblico videogiocante, abituato magari ad esperienze decisamente più veloci e adrenaliniche nell'ambito delle simulazioni belliche. Boom! Tanks mette in scena una particolare rappresentazione della guerra, coerente con la scelta di basarsi su questo mezzo da guerra: a bordo di un carro armato, ci ritroviamo a combattere contro un altro carro posto a media distanza su un campo di battaglia variabile, essenzialmente tempestandoci di colpi a vicenda finché uno dei due esplode.

Non essendo previste manovre difensive, tutto quello che possiamo fare è colpire quanto più velocemente e duramente possibile il nemico, cercando di incassare meno danni dell'avversario nel breve volgere di una manciata di secondi. Una sorta di singolar tenzone su cingoli o una sfida in stile western nella quale, proprio come si conviene ad un duello tradizionale, quello che conta è la precisione e il tempismo. Mentre il carro si muove lungo una traiettoria prestabilita all'interno del campo di battaglia (per pochi metri, a dire il vero, considerando la durata media degli scontri), al giocatore è affidato il controllo della torretta, che si svolge secondo due fasi consecutive: il puntamento, nel quale ci troviamo a seguire il movimento dell'avversario spostando il mirino e allineandolo in maniera da inquadrare l'obiettivo, e la fase di fuoco, durante la quale è necessario toccare lo schermo con il giusto tempismo in modo da bloccare un cursore semovente nel punto più vicino possibile al centro di una barra, per ottenere in questo modo un bonus sulla quantità di danni. Sostanzialmente il gameplay vero e proprio si limita a queste due brevi azioni ripetute ad oltranza, ma ad arricchire l'esperienza di gioco giunge il complesso sistema di progressione che propone un crescendo continuo nel livello di sfida, richiedendo un'attenta gestione del proprio veicolo attraverso nuovi acquisti, potenziamenti e personalizzazioni varie.

Boom! Tanks è un gioco dal gameplay semplice ma da cui può essere difficile staccarsi

Modellismo e spirito di distruzione

In buona sostanza, l'intero gioco si regge su due elementi principali: la fase di combattimento, a dire il vero anche troppo essenziale ma in grado comunque di dare un certo livello di soddisfazione nella distruzione dell'avversario - peraltro enfatizzata dall'ottima realizzazione del comparto grafico in queste fasi - e lo spirito da modellista-collezionista che inesorabilmente coglie chiunque si dedichi al gioco per qualche minuto.

L'esperienza propria del gameplay si esaurisce in pochi secondi e non offre situazioni variegate, ma nel complesso è facile farsi prendere dal meccanismo progressivo che porta al continuo acquisto di nuovi carri, al loro potenziamento estremo e alla personalizzazione attraverso la minuziosa gestione della verniciatura e della mimetizzazione. Ci si trova così a passare diverso tempo nel "garage" a sistemare il proprio carro, per poi lanciarlo in feroci sessioni di grinding tra le varie missioni che ci vengono proposte ad ogni partita, con la possibilità di affrontare una sorta di campagna principale, una serie di missioni proposte su base giornaliera e vari altri scontri incentrati sulla difesa dei confini. Tutta la struttura rientra perfettamente nell'organizzazione richiesta per far spendere soldi all'utente attraverso gli acquisti in-app, ma la cosa positiva è che il gioco risulta godibile anche senza spendere nulla, considerando che di base è un free-to-play. Più che l'impossibilità di avanzare, può essere proprio la genuina voglia di "avere di più" e più in fretta a farci aprire il portafoglio virtuale, perché le limitazioni poste al giocatore che non vuole spendere non sono particolarmente pesanti, potendo essere aggirate con un po' di attesa o semplicemente impegnandosi più a lungo. Peccato che manchi una storia vera e propria e la variazione sul tema si limiti al cambiamento di qualche scenario e allo scontro con carri sempre più forti, riproponendo però sempre la stessa sequenza di azioni da portare avanti, che a lungo andare non può non risultare monotona.