Oramai parecchi mesi addietro lasciammo SimCity in bilico: in sede di recensione apprezzammo lo sforzo fatto per dare nuova linfa vitale, sia in termini ludici che tecnologici, ad un marchio storico del gioco su PC, sottolineando però che sarebbe dovuto essere il primo passo di un percorso più ambizioso e a lungo termine. Un'evoluzione necessaria per un titolo che faceva della componente multiplayer online e della sua community le due colonne portanti su cui fondare un'esperienza in grado di intrattenere a lungo. A quasi un anno di distanza lo sviluppatore californiano ha sì corretto molti dei bug della prima versione, ma ci sentiamo di dire che non ha mantenuto le attese per quanto riguarda il supporto contenutistico post lancio, limitandosi a rilasciare alcuni aggiornamenti, qualche pacchetto scaricabile a pagamento e poco più. SimCity: Città del Futuro, venduto a circa trenta euro in versione digitale e pacchettizzata, intende riprendere questo discorso lasciato a metà, per evolvere definitivamente l'esperienza di gioco. Purtroppo riuscendo solo in parte.
SimCity: Città del Futuro porta scenari fantascientifici nella simulazione Maxis
Smart City
Installare SimCity: Città del Futuro apre le porte dei propri centri urbani ad una rapidissima crescita tecnologica che ne sconvolge il volto. Adottare gli edifici dell'Accademia, la prima nuova specializzazione, vuol dire abbracciare l'idea di un futuro sostenibile e pulito: le strutture che funzionano, totalmente automatizzate, sotto la rete ControNet aiutano il sindaco a ripulire la città dai rifiuti, estrarre più efficientemente l'acqua, sviluppare tecnologie volte a mantenere l'equilibrio ambientale e produrre energia nel pieno rispetto dell'ecosistema circostante.
La mega corporazione OmegaCo, al contrario, ha creato un sistema per lavorare le risorse fossili in maniera super efficiente, garantendo profitti stellari ma corrompendo l'ambiente e chi lo abita. In poco tempo il marchio OmegaCo si sparge alle fabbriche e alle attività commerciali della zona, rendendo il nuovo panorama uniforme. Proprio la trasformazione, soprattutto estetica, della mappa è uno degli aspetti che più ci convince: Accademia e OmegaCo incarnano forse due stereotipi abusati della fantascienza, due possibili volti della medaglia che non prevedono sfumature, ma veder le strade e i palazzi modificarsi sotto i nostri occhi è spettacolare e Maxis ha creato un gran numero di nuovi modelli e superfici per adornare scorci degni dei migliori film sci-fi, pur senza rinnegare lo stile grafico di SimCity. Lo stesso discorso vale per le Mega Torri, la terza aggiunta di peso del pacchetto. Si tratta di edifici enormi che costringono a cambiare radicalmente le geometrie dei centri abitati. Ciascuna torre può contare fino a otto piani, ognuno dei quali riservato ad abitazioni, attività commerciali, uffici e servizi. Come fossero delle piccole città loro stesse, queste costruzioni vanno considerate una risposta a chi si è lamentato della dimensione delle mappe - che resta immutata anche in Città del Futuro - e rappresentano una gradita variante allo sviluppo urbanistico orizzontale del gioco.
A caccia di una sfida
Nonostante le tre nuove specializzazioni - e tutte le loro implicazioni su quelle pre esistente e su gli altri sistemi di gioco - siano un'aggiunta discretamente corposa in termini di possibili opzioni con cui divertirsi, giocando si ha la sensazione che la sfida non venga per nulla o quasi intaccata dalle novità. Certo costruire queste enormi strutture futuristiche ha un costo e la bancarotta è una possibilità se non si presta un po' di attenzione, ma l'enorme progresso a cui le città sono sottoposte non richiede un'equivalente impegno amministrativo e il rischio è che ci si stanchi presto. Per un gioco che ha sofferto fin dall'inizio per una certa mancanza di profondità, soprattutto quando confrontato con i suoi illustri predecessori, ci saremmo aspettati che Maxis volesse richiamare gli appassionati facendo un parziale passo indietro, abbandonando l'immediatezza che ha distinto, anche in positivo, SimCity all'uscita e provasse a complicarci un po' la vita. Allo stesso modo avremmo voluto opzioni di gioco multiplayer ancora più avanzate, che potessero esprimere al massimo il potenziale (quasi) da gioco di massa online che la visione originale prevedeva.
Invece ci siamo trovati con un sandbox ricco di costruzioni e sistemi con cui interagire, perfetto per passare ore ad osservare la città crescere e proliferare, ma che non invoglia a chissà quale approfondimento. Il prezzo di trenta euro, non certo pochi considerando che il pacchetto di base è venduto alla medesima cifra su Origin, è un altro motivo di perplessità che non invoglia certo ad un acquisto impulsivo. Chi insomma avesse gradito la natura spensierata e divertente di SimCity, legata all'ottima componente visiva e ad alcuni aspetti ludici oggettivamente ben fatti, può prendere in considerazione l'acquisto di Città del Futuro. Chi invece restava alla finestra in attesa di una svolta simulativa, o semplicemente si aspetta da un contenuto aggiuntivo simile un grosso apporto in termini di profondità dell'esperienza, meglio che aspetti la prossima occasione.
Conclusioni
PRO
- Panorami fantascientifici suggestivi
- Mega Torri interessanti
CONTRO
- Prezzo eccessivo per i contenuti
- La sfida non si evolve
- Alcune aggiunte sono sterili in termini di gameplay