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Guerre vichinghe

Ci avrà convinti il seguito spirituale di War of the Roses?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   29/04/2014
War of the Vikings
War of the Vikings
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Vichinghi, popolo di guerrieri dalla dubbia igiene che non smette di affascinare l'immaginario collettivo. Uomini dall'alito così pesante che quando mettono una mentina in bocca la trasformano in un M&Ms. Gente così rude che se non ridi dopo che ha raccontato una barzelletta ti taglia la lingua. Chi non vorrebbe aver partecipato alla loro guerra contro i sassoni? Da oggi potete farlo in tutta tranquillità davanti al vostro PC, grazie a War of the Vikings, simulatore di battaglie all'arma bianca multigiocatore che vi mette nei panni di una delle due fazioni in lotta per la conquista di alcuni punti di controllo (modalità Conquest) o per il solo gusto di picchiare i nemici insieme ai propri compagni (modalità Team Deathmatch). Il sistema di combattimento è semplice e articolato allo stesso tempo. Permette di portare attacchi differenti a seconda della direzione in cui si muove il mouse dopo aver premuto il tasto sinistro per avviare il colpo.

Guerre vichinghe

Parare è altrettanto semplice, anche se richiede colpo d'occhio e rapidità per capire la direzione da cui sta arrivando l'attacco da neutralizzare. I fendenti possono essere più o meno potenti a seconda di quanto si tiene premuto il tasto sinistro per caricarli e, come le parate, sono legati alla barra della stamina che, una volta esaurita, rende meno efficace l'offesa e la difesa. Non mancano colpi speciali e skill varie, attive o passive, a condire il tutto e a permettere la personalizzazione del proprio guerriero, spendendo i soldi accumulati nel corso delle battaglie. I miglioramenti possono avere una natura meramente estetica, con abbellimenti vari all'equipaggiamento del nostro eroe, o possono avere una natura più funzionale per il gameplay, con ad esempio la possibilità di cambiare una skill che non ci aggrada, o di comprare un'arma diversa da quella in nostro possesso. Da questo punto di vista il gioco di Fatshark, il team di sviluppo, si comporta davvero bene, senza essere penalizzante per nessuno e senza fare ricorso a trucchetti vari per favorire i giocatori più scarsi. Certo, c'è un leggere squilibrio a favore dell'ascia a due mani sulle altre armi, ma contiamo che presto sia sistemato con un qualche aggiornamento riequilibrante. Le varie classi dispongono di diverse armi tra cui scegliere: spada e scudo, ascia e scudo, ascia a due mani, arco e altre. Ci sono anche armi secondarie come accette o giavellotti, ma come vi racconteremo nei prossimi paragrafi, abbiamo avuto qualche problema nell'usarle. Sì, perché nonostante le ottime premesse, rese ancora migliori dalla bellezza e dalla varietà delle mappe, davvero ben fatte dal punto di vista grafico (almeno per un titolo multigiocatore), abbiamo trovato non pochi scogli nella nostra prova.

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Ouch! Mi sei spawnato sui tes…

Il bello di War of the Vikings, purtroppo, finisce con la colonna sonora, fatta di canzoni che riprendono temi dell'epoca, perché per il resto il gioco è macchiato da tutta una serie di problemi su cui non è possibile sorvolare. Cominciamo dalla gestione scriteriata del respawn e dalle mappe in sé rispetto alle modalità di gioco. Dalla descrizione del sistema di combattimento avrete sicuramente capito che è molto tecnico e che può dare grosse soddisfazioni perché consente una buona crescita del giocatore insieme al gioco. Questo è vero quando si è nelle condizioni di sfruttarlo a dovere, come nei già menzionati server per duelli o in quelli generalmente poco affollati. Purtroppo, quando ci si trova in un server a pieno regime, con quindi squadre di sedici giocatori ognuna che se le danno di santa ragione, insorgono dei grossi problemi di gameplay. Il più evidente è sicuramente il caos generato, che comporta una serie di limiti all'azione.

Guerre vichinghe

In primo è che è difficile essere tecnici in mezzo alla mischia, il secondo è la quasi impossibilità di evitare o causare "fuoco amico", complice anche il terribile lag di cui parleremo nel prossimo paragrafo. In termini di gioco, il fuoco amico si traduce in punti esperienza sottratti a quelli accumulati, il che sarebbe anche giusto, se spesso non si fosse completamente impossibilitati a evitarlo. Se al caos aggiungiamo il respawn selvaggio, con i nemici morti che ti appaiono alle spalle all'improvviso e ti ammazzano mentre tu sei impegnato a combattere contro altri, oppure con te che riappari in mezzo alla mischia, giusto in tempo per beccarti un colpo d'ascia in testa da un nemico di passaggio (vale anche il contrario, con i nemici che ti appaiono all'improvviso innanzi e non fanno in tempo ad accorgersi della tua presenza che sono già morti), è chiaro che dopo un po' gli schemi saltano completamente e tutto il fascino dell'arma bianca, legato al sistema di forza e parata direzionale, va un po' a ramengo. Da questo punto di vista la modalità conquista è meno problematica di quella team deathmatch, visto che gli scontri si concentrano intorno agli obiettivi da catturare e il respawn avviene sempre in zone di sicurezza, ma le altre considerazioni rimangono valide. Lo sono anche per le partite dodici contro dodici, dove il caos è solo attenuato. Non si capisce come mai si sia scelto di offrire scontri tra squadre così numerose di fronte a dei limiti tecnici evidentissimi sin dalla prima beta, che con i mesi non sono stati risolti. Oltretutto c'è un altro grosso difetto da considerare, che finisce per ammazzare completamente il gioco se non si è enormemente pazienti e motivati...

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • OS: Windows 8.1 Pro 64-bit
  • CPU: Intel Core i7-4770 a 3.40GHz
  • RAM: 16 GB
  • Scheda video: nVidia GeForce GTX 660

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows Vista (Service Pack 2)
  • Processore: Dual Core 2.6 GHz
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: 512MB DDR3 compatibile con Shader Model 4.0 (minimo: Nvidia GeForce GTX 560, AMD Radeon HD 6870)
  • Spazio su disco: 20 GB
  • DirectX: 11

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: Windows 7 64-bit (Service Pack 1)
  • Processore: Quad Core di Intel o di AMD
  • RAM: 8 GB
  • Scheda video: 2048MB DDR5 compatibile con Shader Model 5.0 (reccomandata: Nvidia GeForce GTX 680, AMD Radeon HD 7990)

Amore, ho un ritardo! Tranquilla, è solo il lag

L'altro grosso problema di War of the Vikings cui accennavamo poche righe più sopra è il terrificante lag che lo affligge. Di fatto non possiamo sapere se e quando sarà risolto, ma visto che il sistema di combattimento è basato quasi completamente sugli scontri corpo a corpo e la precisione, si tratta di una questione non schivabile, anche perché è uno dei quei problemi che fa passare la voglia di connettersi. Di fatto, quando un server è affollato, anche con ping molto bassi (30-40, per dire), per riuscire a portare i propri colpi bisogna anticipare l'attacco di qualche decimale di secondo rispetto a quanto si vede sullo schermo, perché altrimenti ci si trova inevitabilmente affettati.

Guerre vichinghe

Per dire, ci è capitato più volte di essere uccisi da "colpi fantasma", mentre in altri casi non siamo riusciti a parare con lo scudo attacchi contro cui ci eravamo chiaramente opposti, segno che il colpo era già andato a segno quando noi potuto opporre la nostra reazione. Molti giocatori risolvono attaccando a testa bassa, ignorando ogni velleità difensiva e portando fendenti a raffica, ma vi renderete conto da soli che si tratta di un limite immenso per un sistema di combattimento che altrimenti potrebbe essere classificato tra i più appaganti in assoluto per gli scontri corpo a corpo. Così, quello che dovrebbe essere un simulatore di combattimenti medievali, si trasforma troppo spesso in una rissa tra ubriaconi che se le danno di santa ragione come se non ci fosse un domani. La questione si complica ulteriormente con le armi da lancio, tipo le asce, i giavellotti o gli archi, i cui proiettili, in caso di sovraffollamento, partono più di un secondo dopo la fine dell'animazione sullo schermo, vanificando ogni tentativo di prendere la mira. Come alla fine del paragrafo precedente, viene da chiedersi come mai si sia scelto di permettere scontri tra squadre così numerose se poi il sistema non è in grado di gestirli come dovrebbe. Volendo aggiungere un po' di condimento alla pessima portata che ci troviamo di fronte, potremmo parlarvi dei numerosi glitch grafici di cui il gioco ancora soffre, dei crash frequenti che ci hanno riportato più volte al desktop, di alcuni bug identici a quelli presenti in War of the Roses (tipo la possibilità di glitch) e così via, ma credo che abbiate capito che la situazione non è rosea e, quindi, non c'è bisogno di aggiungere altro.

Conclusioni

Digital Delivery: Steam
Prezzo: 23,99€
Multiplayer.it
4.5
Lettori (5)
5.0
Il tuo voto

War of the Vikings ha bisogno di più di lavoro. La lunga fase di accesso anticipato non gli è servita a molto, visto che la versione completa è uscita corredata da bug e problemi che erano stati segnalati dai giocatori, ma non sono stati risolti. Se prima si poteva chiudere un occhio sulla situazione, visto che comunque il gioco ha moltissime qualità da offrire, ora ci troviamo costretti a mettervi in guardia e a sconsigliarvene l'acquisto. Non stiamo parlando di problemi sui quali poter sorvolare, ma di questioni tecniche che possono compromettere completamente le partite.

PRO

  • Il sistema di combattimento è tecnico e profondo
  • Le mappe sono varie e belle da vedere
  • Le poche musiche sono davvero evocative

CONTRO

  • Il caos incombe su ogni scontro
  • C'è tanto, troppo lag
  • Il respawn è gestito malissimo
  • Non mancano bug e glitch