E con questa sono 14. Nell'anno in cui il Tour de France omaggerà nuovamente Londra con la tappa del 7 luglio, destinata a terminare davanti a Buckingham Palace, per Pro Cycling Manager il numero di primavere (ed estati) trascorse assume delle dimensioni sempre più importanti: era infatti il 2001 quando il manageriale ciclistico si affacciò per la prima volta sul mercato, per non abbandonarlo mai più. Da allora, la fatica di Cyanide è rimasta l'unica rappresentante del proprio genere, che potremmo definire come una nicchia nella nicchia: se è notoriamente vero che i manageriali non godono della stessa popolarità degli shooter in prima persona, allo stesso tempo dedicare un gioco di questo tipo al ciclismo resta una scelta piuttosto coraggiosa, soprattutto in tempi come questi dove la disciplina soffre l'allontanamento di una parte dei suoi fan meno affezionati. Uno zoccolo duro numeroso, però, resiste imperterrito nel seguire le imprese dei più grandi scalatori di montagna, rimanendo incollato alla televisione per le più competizioni, come il suddetto Tour e il nostro Giro d'Italia. Col solito, perfetto tempismo, Pro Cycling Manager 2014 è arrivato anche quest'anno nel clou della stagione ciclistica: scopriamo insieme che cosa hanno preparato stavolta per noi gli sviluppatori.
Pro Cycling Manager 2014 è ciò che tutti gli appassionati di ciclismo possono volere, ma... c'è un ma
Per quest’anno, non cambiare
La modalità centrale di Pro Cycling Manager rimane anche in questa edizione la Carriera, grazie alla quale calarsi nei panni del direttore di una delle numerose squadre che compongono il circuito internazionale, diviso tra CYA World Tour, Continental Pro e Continental in un walzer di licenze che continua ancora ad avere alcune lacune.
Anche a causa dell'assenza nel ciclismo di un'unione analoga alla FIFPro, presente invece nel calcio. Mentre possiamo dunque godere di alcuni nomi corrispondenti perfettamente alla loro controparte reale, per altri ciclisti siamo costretti ad avere a che fare con la solita storpiatura dei nomi, come quella che trasforma Bradley Wiggins in Waggons e Chris Froome in Vroome; poco male in realtà, perché grazie all'editor del gioco, potenziato già a partire dall'anno scorso, le comunità di appassionati online possono facilmente porre rimedio, offrendo i propri aggiornamenti del database. Chi conosce a fondo la serie di Cyanide troverà poche novità nelle rimanenti modalità offerte dal gioco: resta infatti possibile affrontare un singolo evento, oppure lanciarsi nelle corse su tracciato chiuso, in stile Olimpiadi, mentre la modalità multiplayer continua a far leva sulla cosiddetta Armada, basata su un sistema di carte del tutto simile all'Ultimate Team di FIFA. Nel caso in cui questa non sia di proprio interesse, è possibile sfidare gli amici anche nella modalità Tour, attingendo dalle squadre ufficiali caricate nel database del gioco.
Questione di accessibilità
Per anni, il tallone d'Achille di Pro Cycling Manager è stato costituito dallo scarso sforzo profuso nell'avvicinare a questa serie chi non mangia pane e pedali: la buona notizia è che Cyanide ha finalmente deciso d'implementare nella modalità Carriera un tutorial, ma quella cattiva è che purtroppo ancora non ci siamo. In molti casi, la guida proposta dagli sviluppatori finisce infatti per lasciare il giocatore paradossalmente ancora più incerto rispetto a prima, nel muovere i suoi primi passi tra menu e opzioni varie. A parte l'introduzione, in cui ci viene consigliato di scegliere uno dei team più forti per la nostra prima partita (grazie tante!), gli elementi dell'interfaccia restano infatti piuttosto oscuri per chi non conosce la serie Pro Cycling Manager, per non parlare dell'approccio da adottare alle varie fasi della stagione, praticamente sconosciuto.
Tocca quindi imparare ancora una volta sulla propria pelle come fare a preparare a dovere i ciclisti alle gare che verranno, contando fortunatamente su alcune migliorie, sia nell'interfaccia, sia in alcuni aspetti come quello dei trasferimenti. Quest'ultimo è stato rivisto da Cyanide per risultare più interessante agli occhi del giocatore, sottoposto anche a una maggiore sfida da parte della CPU per accaparrarsi i ciclisti. Tra le altre novità in termini di gestione, spicca soprattutto la possibilità di stringere accordi coi fornitori di attrezzatura tecnica, al fine di creare un vero e proprio reparto di ricerca e sviluppo, grazie al quale realizzare prototipi che possano essere usati per permettere alla propria squadra di fare la differenza in pista. Discorso più o meno simile anche per la gara in 3D, nella quale il tutorial entra in campo allo stesso modo rispetto a quanto descritto sopra: in questo caso, l'aiuto principale per i giocatori è costituito dalle nuove opzioni che consentono di delineare una strategia per ognuno dei ciclisti impegnati nella gara, prima che questa abbia inizio. Utile anche la possibilità di impostare su automatico il comportamento di un singolo corridore, per fare in modo che questo venga gestito dall'intelligenza artificiale mentre noi ci dedichiamo a fornire indicazioni (anche con più azioni consecutive) cruciali a uno o più degli altri membri della nostra squadra.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 670
- Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit
Requisiti minimi
- Processore AMD/Intel Dual Core 2.2 GHz
- 2 GB di RAM
- Scheda video 256 MB, compatibile DirectX 9 e Shaders 3.0 (ATI Radeon X1600 / Intel HD 3000 / NVIDIA GeForce 7600)
- Sistema operativo Windows XP SP3
- Spazio su disco 11 GB
Requisiti consigliati
- Processore AMD/Intel Dual Core 3.0 GHz
- 4 GB di RAM
- Scheda video 1 GB, compatibile DirectX 9 e Shaders 3.0 (ATI Radeon HD 6850 / NVIDIA GeForce GTX 460)
- Sistema operativo Windows XP SP3
Bug, patch e gioia(?) infinita
L'uscita di Pro Cycling Manager 2014 è stata accompagnata da una serie di bug, che in diversi casi hanno minacciato seriamente l'esperienza di gioco.
Da problemi nei trasferimenti a impossibilità di avanzare nella modalità Carriera, fino ai crash nelle fasi di caricamento della tappa e nella gara con motore 3D, tra l'altro ancora afflitto da una certa pesantezza, che ne permette il massimo della performance solo sulle macchine dotate di hardware più potente. Di fronte alle lamentele dei giocatori tramite gli appositi forum, Cyanide ha pubblicato proprio in questi giorni la patch 1.2.0.0, destinata a sistemare i principali problemi riscontrati all'interno del gioco, tra i quali quelli citati a inizio paragrafo. Nel tempo aggiuntivo che ci siamo presi per provare la patch, sembra che effettivamente i fix più pressanti siano stati effettuati, ma naturalmente la presenza (o la permanenza) effettiva di bug potrà essere valutata solo col passare delle prossime settimane, vista la complessità del gioco.
Conclusioni
Valutare Pro Cycling Manager 2014 è un'impresa estremamente difficile. Da un lato abbiamo un gioco che gli appassionati ameranno nuovamente alla follia, mentre dall'altro c'è un prodotto che zoppica in alcuni aspetti fondamentali, che ormai si trascinano di anno in anno. In vista della sua quindicesima iterazione il prossimo anno, ci sentiamo di dire che la serie ha bisogno di un deciso rinnovamento, soprattutto per quanto riguarda quello che compone il "contorno" dell'esperienza centrale, decisamente troppo grezzo. In caso contrario, la fatica di Cyanide continuerà sempre a sembrare un'opera incompiuta agli occhi della maggior parte delle persone, pur riuscendo pienamente nell'obiettivo di farsi apprezzare dai fan del ciclismo.
PRO
- Alcune novità interessanti
- Ottimo per gli appassionati
- Finalmente c'è un tutorial...
CONTRO
- ...ma è ancora troppo poco
- Grafica 3D ancora grezza
- C'è bisogno di rinnovamento