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D'in su la vetta

Scopriamo cosa nasconde la corona di mezzo

RECENSIONE di Marco Perri   —   01/09/2014

Che meraviglia il mondo dei Souls. Come poche altre la saga, volente o nolente, apre le porte del soggettivismo. Pensiamo a chi tanti anni fa criticava Demon's Souls - o anche Dark Souls - e che magari oggi, dopo averne grattato la superficie, è rimasto completamente soggiogato e dipendente dall'universo di From Software. La nicchia ed il passaparola hanno avuto la meglio, la passione nel narrare un'ambientazione ha dato il via ad un behemoth inarrestabile. E poi, titolo dopo titolo, i DLC intaccarono quel mondo completo, affascinante, una delle ultime dimensioni puriste rimaste.

D'in su la vetta

Il primo contenuto scaricabile incastrato dalla trilogia di Shibuya e Tanimura non ci è piaciuto non per problemi di bug o di fotogrammi, ma proprio perché era anonimo, dimenticabile, superfluo. Ora, lo sappiamo che siete già andati a leggere in basso. Il nostro obiettivo è chiarirvi il perché di quel giudizio e spingere chiunque stia scorrendo queste righe a farsi due domande: cosa, esattamente, si desidera da un Soul? Cosa, invece, si pretende? Nel nostro caso, negli anni, siamo giunti ad una conclusione: desideriamo qualcosa di affascinante, di unico, che continui ad emozionarci, qualcosa di non replicabile da altri team, in grado di esaltarci e farci sentire parte di un mondo profondo. Pretendiamo invece che, per rispetto della saga stessa, la qualità sia sempre ai massimi livelli e chiunque interferisca nell'ecosistema dei Souls non ne rovini l'infrastruttura costruita dall'impegno profuso negli episodi precedenti. E quel simbolo verde, poco più in basso, in realtà maschera difetti inaccettabili per un fan, ma per fortuna - questa volta - soppesati da una costruzione complessiva del contenuto anni luce più stimolante ed interessante di Crown of the Sunken King. Finalmente, la speranza di assistere ad un secondo contenuto che potesse quantomeno fregiarsi di tale nome ha trovato il suo senso di esistenza. Ma da li alla perfezione il cammino è ancora lungo.

Seppur non esente da difetti, Crown of the Old Iron King appaga molti desideri dei fan

È alta questa torre

D'in su la vetta
D'in su la vetta

Artisticamente, la sezione coperta dal complesso di Brume Tower è ispirata e convincente. Sia le visuali esterne che gli interni sono disegnati con dei temi portanti resi piuttosto bene lungo tutto il contenuto: il concetto di fiamme e cenere si fondono con criterio e naturalezza dall'inizio alla fine, contribuendo ad impreziosire quel senso di vago in una lore che, andando avanti con i DLC, sembra porre più interrogativi che risposte. Riuscirà l'ultimo dei contenuti promessi a dare chiarezza al seminato? Crown of the Old Iron King si mantiene su un livello di difficoltà medio: non ci sono picchi di difficoltà pronti a far sputare sangue ma nel complesso tutta la sezione riesce a regalare una buona soddisfazione, specialmente a fronte delle aree coperte dagli Idoli Cinerei. Qui arriviamo alla prima, buona idea del team: nulla di incredibile, visto che le influenze ad area erano state già ampiamente utilizzate nell'avventura base (le urne, ad esempio) ma sicuramente la sensazione di fiato sul collo per trovare in fretta gli artefatti è palpabile, apprezzabile. Un punto fermo della trilogia delle corone sembra essere la verticalità: come Shulva ed il santuario, Brume Tower è ricca di sezioni in cui esplorare ogni anfratto utilizzando piattaforme semoventi, scale, trappole e passaggi pericolanti. Tutto level design già visto, ma la caratterizzazione estetica di alcune parti è veramente sopra le righe, per quanto non stupitevi se la conclusione della vostra cerca sarà un vicolo cieco o un corridoio che si conclude con un loop. Nemici e pattern hanno alti e bassi: alla fascia di creature iniziale piuttosto tarata verso il basso si contrappone un avanzamento che regala attacchi e strategie singolari, anche per i più esperti. Questa espansione eredita però il suo problema maggiore da Crown of the Sunken King: i boss.

Visto, schivato

Tre boss umanoidi, di cui due con attacchi tutt'altro che innovativi ed uno completamente identico ad un boss già affrontato. Sembra quasi che From sia diventata pigra nel colorare di novità il suo parco nemici.

D'in su la vetta
D'in su la vetta

Non è possibile proporre una trilogia di DLC che ha il trittico di boss come filo comune e poi non impegnarsi un minimo per offrire qualcosa di più a livello di unicità e particolarità negli scontri. Non stiamo parlando di scontri facili o boss inguardabili, ma certamente difficilmente li ricorderete per la loro caratterizzazione. Solo il secondo boss facoltativo ha qualche tratto distintivo, relativamente in particolare all'area di combattimento piuttosto evocativa, che può se non altro ambire ad incastonarsi nella vostra memoria, ma i restanti due scontri scorrono via con troppa superficialità artistica.Il level design, la rete di passaggi e stanze, i motivi architettonici utilizzati, le fasi platform, gli Idoli Cinerei: tutti fattori che pesano in positivo sul giudizio di questo DLC e lo portano più in alto del piatto dove poniamo due dei tre boss, veramente poco galvanizzanti. Solo per tali motivi ci sentiamo di suggerire agli appassionati la spesa, ma l'eccellenza contenutistica che ci aspettavamo da From Software doveva essere altra cosa, ben più impegnata ed incisiva e soprattutto ben più semplice da consigliarne l'acquisto. Crown of the Old Iron King è sopra al precedente DLC per la corposità dei fattori sopra descritti e per un tempo di completamento che, grazie alla ramificazione dei piani ed un discreto contenuto endgame, garantisce un maggior numero di ore da spendere all'interno. Un backtracking studiato e soddisfacente insieme a spaccati di narrativa intriganti rimandano il puzzle della trilogia delle corone all'ultimo contenuto in arrivo tra meno di un mese. Ma dall'ultimo pezzo del mosaico ci aspettiamo come minimo i fuochi d'artificio e qualcosa che ci faccia provare veramente stupore: From deve giustificare con il botto la fiducia riposta dai fan che hanno acquistato il Season Pass a scatola chiusa.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 3
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 9.90 €
Multiplayer.it

Lettori (11)

9.0

Il tuo voto

PRO

  • Buon level design
  • Ricco di contenuti
  • Artisticamente soddisfacente

CONTRO

  • Boss anonimi, talvolta riciclati
  • Difficoltà con alti e bassi
  • Nessun elemento veramente innovativo