Con Papo & Yo, il team canadese Minority Media ha dimostrato grande attenzione all'aspetto puramente emotivo dei videogames, realizzando un'opera che puntava molto sulla trama e sulla sua capacità di andare a toccare le corde più sensibili dell'animo dell'utente: un atteggiamento, quello degli sviluppatori, che ha volutamente finito per lasciare il gameplay in secondo piano, per un prodotto che non è certo passato alla storia per le sue spiccate qualità ludiche. Che sia per coerenza o perseveranza, Minority Media ha deciso di adottare lo stesso approccio per il loro nuovo titolo mobile, questo Spirits of Spring anch'esso promotore della supremazia della storia e dell'atmosfera sul gioco vero e proprio.
Orsi, conigli e corvi
Il protagonista principale di Spirits of Spring è Chiwatin, un giovane nativo americano dotato del potere di evocare gli spiriti della primavera responsabili del mantenimento della bella stagione nella terra in cui vive, un luogo immaginario ispirato al Canada settentrionale: mentre sta camminando con i suoi migliori amici (un coniglio e un'orsa entrambi con il dono della parola), il ragazzo nota che qualcosa non va, e in men che non si dica uno stormo di malvagi corvi rapisce i suoi compagni e brutalizza gli alberi magici, provocando l'immediato arrivo di un gelido inverno.
Sarà dunque compito dell'utente guidare Chiwatin nel suo tentativo di scacciare gli invasori e riportare le cose al loro stato originale, usando gli spiriti della primavera per far rifiorire gli alberi e consentire al sole di tornare a sciogliere i ghiacci. Quella che a prima vista appare come la riproposizione in chiave videoludica di una leggenda popolare è in realtà un'allegoria per parlare del delicato argomento del bullismo, in maniera invero molto efficace: i simboli utilizzati da Minority Media sono immediatamente riconoscibili, e il messaggio di fondo è abbastanza forte da essere apprezzato da chiunque, in particolare da coloro che hanno vissuto esperienze del genere nel loro passato. La qualità del racconto è poi ulteriormente valorizzata dagli strumenti utilizzati per narrare la storia, con dialoghi testuali tra i personaggi, sequenze statiche disegnate e una voce fuori campo che punteggia le principali azioni dei protagonisti. Anche sotto il profilo puramente tecnico, Spirits of Spring si difende bene: la grafica, inquadrata da una visuale a volo d'uccello, offre alla vista scenari incantevoli e delle ottime animazioni per Chiwatin, mentre la colonna sonora accompagna in maniera impeccabile le azioni del giocatore.
Spirits of Spring non riesce ad offrire un gameplay all'altezza della sua ricercatissima atmosfera
Come accaduto con Papo & Yo, anche Spirits of Spring soffre di un'evidente inferiorità della componente ludica rispetto a quella narrativa: spiace dunque notare che gli sviluppatori non siano riusciti nemmeno stavolta ad abbinare alla bellissima storia un gameplay degno di nota. Il limite più evidente del titolo sta nella sua cronica mancanza di contenuto, dato che l'avventura si può completare in due ore scarse da trascorrere peraltro in maniera abbastanza passiva.
L'utente comanda prevalentemente Chiwatin, ma non mancano sezioni in cui si prende il controllo del coniglio e dell'orsa, con ognuno dei tre personaggi dotato di una propria peculiarità in merito all'esplorazione dell'ambiente circostante: Chiwatin può usare gli spiriti per costruire dei ponti sui fiumi, il coniglio è capace di infilarsi nelle buche per raggiungere zone altrimenti inaccessibili mentre l'orsa riesce a nuotare liberamente nelle gelide acque del luogo. Tali abilità non vengono però sfruttate in veri e propri puzzle ambientali, e la componente ludica di Spirits of Spring si riduce praticamente al mero spostamento del protagonista di turno da un punto all'altro dello scenario. A smorzare ulteriormente l'entusiasmo interviene un sistema di controllo che lascia più di qualche perplessità pur nelle poche funzioni che è chiamato a gestire: per muovere il personaggio è necessario mantenere premuto un dito sullo schermo, ostruendo così gran parte della visuale, mentre la strisciata richiesta per "lanciare" gli spiriti verso un obiettivo molto spesso viene rilevata in maniera errata dal software.
Conclusioni
Preso come un racconto interattivo, Spirits of Spring svolge indubbiamente il suo lavoro in maniera egregia, narrando una storia che sotto alle apparenze di una semplice favola nasconde in realtà un messaggio chiaro ed intenso su un argomento (il bullismo) che raramente è stato preso in considerazione dal medium videoludico. In termini di puro intrattenimento, però, è impossibile chiudere un occhio sugli evidenti limiti di un titolo che si rivela fondamentalmente noioso, breve e dotato di un sistema di controllo piuttosto insoddisfacente.
PRO
- Tema originale e toccante
- Graficamente curato
- Ottimo accompagnamento sonoro
CONTRO
- Noioso e privo di contenuti
- Molto breve
- Sistema di controllo impreciso