Non vi è da stupirsi se nel giro di pochi giorni le sottoscrizioni di World of Warcraft sono aumentate di qualche centinaio di migliaia di unità, passando dalle sei milioni e ottocentomila dello scorso maggio a quasi sette milioni e mezzo. Sono poco più della metà, rispetto ai picchi toccati in passato, ma comunque un numero impressionante se raffrontato alla concorrenza.
Sia come sia, il rientro è fisiologico e puntuale al sopraggiungere di ogni nuovo aggiornamento importante, e questa patch 6.0.2, da ieri live anche in Europa, è probabilmente una delle più importanti di sempre. E non semplicemente perché anticipa l'uscita di Warlords of Draenor, la nuova espansione che arriverà il 13 novembre, attenzione. I giocatori di World of Warcraft sono rimasti orfani di aggiornamenti per quasi un anno, uno "scandalo" senza precedenti nella lunga storia del MMORPG Blizzard che ha ragionevolmente portato al calo di sottoscrizioni. Lo sviluppo della nuova espansione non è stato facile anche per via dei problemi che Blizzard ha affrontato negli ultimi due anni (dalla tormentata release di Diablo III alla cancellazione di Titan, passando per la perdita di alcuni importanti collaboratori) ed è stato tirato fin troppo per le lunghe, nonostante alcune modifiche pensate per il gioco richiedessero attenzioni molto particolari. Ora che la mastodontica patch è arrivata, in tutti i suoi otto giga e passa di splendore, possiamo tirare le somme sulla nuova forma che World of Warcraft ha assunto giusto in tempo per Warlords of Draenor.
La patch 6.0.2 di World of Warcraft è una svolta cruciale nella storia decennale del MMORPG Blizzard
Squish squish!
La prima cosa che balza all'occhio collegandosi ai server di World of Warcraft, dopo aver visto la cinematica introduttiva di Warlords of Draenor e scelto il personaggio con cui giocare, è sicuramente il tanto chiacchierato ridimensionamento delle cifre, delle statistiche e delle abilità. Chiamato anche "stat squish", in gergo, si tratta di una complessa revisione che Blizzard ha operato allo scopo di semplificare una situazione che, numericamente parlando, stava un po' sfuggendo di mano.
Le patch notes descrivono molto bene e approfonditamente la filosofia alla base dello "squish", e vi consigliamo di leggerle: per farla breve, fino a pochi giorni fa i punti vita dei giocatori raggiungevano le centinaia di migliaia, i danni inferti pure, e nel caso di alcuni boss si sfiorava il miliardo di punti vita. Capirete, dunque, che scagliare attacchi a sei cifre, per quanto soddisfacente dal punto di vista "dell'e-peen", rendeva abbastanza difficile seguire l'azione o eseguire calcoli al volo. L'incremento esponenziale delle statistiche era legato a doppio filo anche a un'altra serie di fattori divenuti problematici nel tempo: alcune statistiche erano diventate ridondanti, praticamente compitini per casa senza un vero valore, e il numero di abilità da mettere in barra si era moltiplicato eccessivamente. Lo "squish" della 6.0.2 mira a risolvere tutti questi problemi in un colpo solo, riducendo il numero e la funzione delle statistiche più importanti, il valore numerico di danni inferti e subiti nonché la quantità di abilità disponibili per ogni classe e specializzazione. I cambiamenti sono davvero troppi per elencarli tutti in queste righe, ma vogliamo soffermarci sui più importanti. La nuova filosofia degli sviluppatori, per esempio, ha messo fine all'era degli indici di impatto e di perizia che, da qualche anno, erano diventati semplicemente una soglia da sfondare intorno a cui ruotava l'intera itemization dei giocatori. Eliminati dall'equazione, sono stati sostituiti da nuove statistiche che faranno impazzire i theorycrafter: gli indici di replicazione e di versatilità. Al contempo, sono state apportate pesanti modifiche alle tre statistiche di base (forza, agilità e intelletto) che controllano l'essenza delle varie classi e specializzazioni, specialmente per quel che concerne le probabilità di infliggere danni critici.
L'armatura bonus e lo spirito contraddistingueranno le performance di difensori (tank) e guaritori, mentre per i primi è stata apportata una modifica che sostituisce la Vendetta con la Determinazione. Come avrete intuito, insomma, c'è parecchia carne al fuoco che deve essere digerita per bene. Per quanto riguarda le abilità, invece, Blizzard si è sbizzarrita nel ricostruire le classi e le specializzazioni eliminando le abilità attive e passive considerate ridondanti o eccessivamente situazionali. Di conseguenza, ogni specializzazione fa adesso riferimento a una manciata di abilità primarie che, alternate, costituiscono le rinnovate rotazioni di attacco. Discorso un po' diverso per quanto riguarda i guaritori, il ruolo probabilmente più colpito dall'aggiornamento. Al fine di rendere il loro compito più eccitante e ragionato, Blizzard ha ben pensato di rimuovere o modificare la maggior parte degli incantesimi istantanei e intelligenti, costringendo così i guaritori a considerare più attentamente la loro posizione, il loro mana e le tempistiche di lancio delle loro abilità. Tirando le somme, lo "squish" funziona oppure no? La risposta, al momento, è "nì". Avendo già giocato la versione beta di Warlords of Draenor, sappiamo per certo che nell'espansione funzionerà alla grande sia dal punto di vista pratico sia da quello "tematico" (considerando che viaggeremo nel passato, lo "squish" è una specie di meta-rivoluzione) ma ora come ora i giocatori devono prendere confidenza con i nuovi valori mentre gli sviluppatori devono smussare tutti gli angoli grezzi dello "squish", il quale, focalizzandosi sui contenuti attuali e futuri, sembra mostrare il fianco a bug e involontari sbilanciamenti specialmente in termini di PvE.
I giocatori, infatti, non hanno mancato di segnalare parecchi problemi, specialmente per quel che concerne il bilanciamento dei dungeon dove alcuni nemici sembrano picchiare molto più forte di altri, rendendo inadeguate le modifiche alle classi. Lo "squish", comunque, ha il grande pregio di ridimensionare il valore dei freddi numeri e di lasciare maggior spazio alle preferenze dei giocatori, laddove la presenza della riforgiatura, ormai rimossa per sempre, trasformava il ritrovamento di un nuovo oggetto in una corsa al NPC o in una robotica consultazione di siti web e calcolatori automatici. Se quindi ci sentiamo di promuovere lo "squish" anche in vista dei content in arrivo con l'espansione, vogliamo essere però molto più freddi nei confronti delle modifiche apportate alle classi. Se è vero che il numero di abilità era piuttosto esagerato, è altrettanto vero che la sua netta riduzione ha semplificato eccessivamente le meccaniche delle varie specializzazioni. Blizzard, insomma, sembrerebbe aver confuso la "complessità" con la "profondità", eliminando il superfluo ma anche la varietà e l'imprevedibilità delle circostanze e delle rotazioni. Giocare World of Warcraft, insomma, è oggi molto, molto più facile: è di certo un bene per chiunque si avvicini ora al mondo di Azeroth e dei suoi cosmici dintorni, ma per i veterani sarà una brutta ferita che potrebbe metterci un po' a rimarginarsi.
Arrivano gli Orchi!
Chiusa la lunga parentesi "squish", vediamo di esaminare i nuovi contenuti dell'aggiornamento che, a dirla tutta, non sono poi così tanti. La Marea di Ferro fa da apripista a Warlords of Draenor, dicevamo, e infatti l'invasione dell'Orda di Ferro del passato inizia proprio con questo aggiornamento: il Portale Oscuro ha cambiato colore (ed è diventato la nuova schermata di collegamento) e ha riversato nella Azeroth odierna una legione di orchi furibondi che hanno preso il controllo delle Terre Devastate.
I giocatori potranno quindi intraprendere una breve serie di missioni che li introdurrà alla minaccia e chiarirà il pericolo che si cela dietro la nuova sfida, ricompensandoli con alcuni oggetti rari ed epici. A corollario, è possibile anche affrontare una spedizione nei Bastioni di Roccianera Superiori: regolato temporaneamente per i giocatori di livello 90, questo dungeon di Warlords of Draenor offre una piccola anteprima della versione livello 100 e una serie di ricompense che aiuteranno i più fortunati a farsi strada nelle prossime settimane e, quando uscirà, nelle prime ore dell'espansione.
In termini di PvE non si tratta certo dell'unica novità degna di nota di questa patch, anche se è quella veramente inedita; l'aggiornamento La Marea di Ferro, infatti, cambia le carte in tavola anche per quel che riguarda spedizioni e incursioni, implementando il nuovissimo sistema che le divide per Ricerca, Normali, Eroiche e Mitiche. Casomai foste un po' confusi - ehi, è comprensibile! - nella nuova struttura i contenuti Normali prendono il posto di quelli Dinamici, quegli Eroici rappresentano i vecchi Normali e quelli Mitici i vecchi Eroici. La Ricerca delle Incursioni, invece, resta la versione all'acqua di rose di ogni sfida. La differenza principale, però, è che quasi tutti i formati saranno dinamici, da dieci a trenta giocatori, eccezion fatta per la modalità Mitica, che ne richiede obbligatoriamente venti. Ogni nuovo formato avrà il suo salvataggio settimanale, incoraggiando i giocatori ad utilizzare una nuova e comodissima "bacheca" per reclutare i giocatori per il proprio gruppo o unirsi a quelli altrui se si soddisfano i requisiti impostati da chi l'ha creato. Blizzard, insomma, vuole che i giocatori prendano confidenza sin da subito con le nuove funzionalità che dovrebbero ampliare l'offerta di Warlords of Draenor, proponendo qualcosa per tutti senza però deludere nessuno: né i più casual, che troveranno nella Ricerca la solita sfida allo sbadiglio, né i più hardcore, che con la difficoltà Mitica avranno pane per i loro denti... e oggetti esclusivi per i loro avatar.
Cambio di connotati
Come abbiamo già detto, la patch incide su molteplici aspetti dell'esperienza come lo è stata fino a un paio di giorni fa. Alcuni dei cambiamenti più sottili potrebbero sfuggire anche agli sguardi più attenti, per esempio l'unione delle case d'aste a prescindere dalle fazioni, ma altri saranno decisamente evidenti non appena si saranno inseriti username e password: l'aggiornamento 6.0.2, infatti, implementa l'attesissimo rinnovamento dei modelli poligonali e delle animazioni che cambierà drasticamente l'aspetto di alcuni personaggi. Gli artisti di Blizzard si sono concentrati in particolar modo sulle razze "vanilla" e sui Draenei, protagonisti insieme agli Orchi della nuova espansione, aggiornando il numero di poligoni, le texture e le animazioni a quelle sfoggiate dalle razze aggiunte con Cataclysm e Mists of Pandaria.
I gusti non si discutono, e già sono sbocciate fior di lamentele sui forum ufficiali e non, ma a nostro avviso il lavoro svolto dai grafici di Irvine è stato eccezionale poiché ha svecchiato i vetusti modelli originali senza tradire i tratti cartooneschi e distintivi che li hanno caratterizzati per anni. Qualche aggiornamento è riuscito meglio degli altri, senza dubbio, ma nel complesso siamo più che soddisfatti, nonostante ci sia ancora qualche bug o imperfezione da limare: la varietà delle animazioni, specialmente per quanto concerne le espressioni facciali, è eccezionale e l'aspetto generale dei nuovi modelli non fa rimpiangere gli anni di attesa né i bassissimi requisiti di sistema che hanno sempre contraddistinto World of Warcraft e che con Warlords of Draenor sono stati sensibilmente aumentati. Oltre ai nuovi modelli, la patch La Marea di Ferro implementa anche tutta una serie di miglioramenti alla qualità della vita che faranno la gioia dei giocatori più incalliti e dei collezionisti in particolare: una nuovissima scheda della banca è pronta ad accogliere i materiali delle professioni primarie e secondarie, adesso accumulabili fino a duecento nello stesso spazio e utilizzabili anche a distanza. Inoltre, è stato implementata finalmente la Scatola dei Giochi, un'interfaccia molto simile a quella di cavalcature e mascotte che permette di archiviare tutti quegli oggettini divertenti e, in finale, piuttosto inutili che si sono accumulati nelle banche di migliaia di giocatori. Il Consortium, invece, dato che non offre più i servizi di riforgiatura, ha ben pensato di compensare con una nuova scheda per il Void Storage in cui conservare gli oggetti che si utilizzano di meno. In generale, insomma, Blizzard ha dato anche una bella svecchiata all'interfaccia utente con una miriade di opzioni a livello di sistema e di giocabilità che permetteranno di godersi Warlords of Draenor appieno fin da subito. La patch 6.0.2, per concludere, è contenutisticamente limitata e non riempirà certo il mese di attesa che ci separa dall'espansione, ma è talmente ricca di novità e cambiamenti da rappresentare un punto di svolta storico per il titolo Blizzard, forse ancor più della catastrofe con cui si erano aperte le danze di Cataclysm.