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L'offensiva delle Ardenne

Relic offre ai fan un'ottima espansione single player... ma ogni cosa ha un suo prezzo!

RECENSIONE di Umberto Moioli   —   20/11/2014
Company of Heroes 2: Ardennes Assault
Company of Heroes 2: Ardennes Assault
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L'ultima grande spinta tedesca sul fronte occidentale fu lo scenario per alcune delle battaglie più significative della Seconda Guerra Mondiale. L'offensiva delle Ardenne rappresenta uno dei passaggi più importanti del conflitto e Relic non poteva farselo scappare: l'idea di rendere Company of Heroes 2 una sorta di grande piattaforma, un teatro al cui interno riprodurre eventi, uomini e storie che hanno caratterizzato quel drammatico, intenso periodo storico ha aperto la strada per la realizzazione di una quantità enorme di contenuti, che lo sviluppatore canadese sembra aver capito come gestire nel migliore dei modi. Se le aggiunte di The western Front Armies erano infatti perfette per rimettere mano al multiplayer, introducendo due fazioni e migliorando l'offerta generale, in questo frangente la volontà di raccontare innanzitutto una storia ha suggerito di creare una campagna nuova di zecca, diciotto missioni ma soprattutto una sistema di progressione piuttosto originale e riuscito. Il risultato è un'espansione stand alone con un paio di difetti ma tanti pregi, pensata per quei veterani che non vogliono arrendersi all'idea di spendere le loro ore unicamente online.

Ardeness Assault è un'espansione stand alone che darà del filo da torcere anche ai veterani della serie

Libertà di movimento

Lanciata la campagna di Ardeness Assault e completata la missione che funge da tutorial, anche se in maniera piuttosto sommaria e incompleta, ci vengono presentate le tre compagnie dell'esercito americano che ci accompagneranno durante l'intera campagna: Supporto, Fanteria Meccanizzata e Aviazione, a cui si aggiungono i Ranger, acquistabili per pochi euro come contenuto scaricabile. Ciascuna compagine fa capo ad un diverso personaggio e ha una propria progressione narrativa, anche se l'aspetto più interessante è legato alle abilità speciali che distinguono una dalle altre: anziché limitarsi a dare al giocatore la solita manciata di rinforzi, bonus e potenziamenti, in questo caso tra un partita e l'altra si accede a veri e proprie alberi delle abilità al cui interno spendere i punti Requisizione guadagnati nel corso delle missioni. L'abilità Paracadutisti dell'Aviazione, che ci fornisce rinforzi sul campo aviotrasportati, può ad esempio avvantaggiarsi del fuoco di supporto sull'area di atterraggio oppure ridurre i costi di chiamata o ancora arricchirsi di una seconda unità.

L'offensiva delle Ardenne
L'offensiva delle Ardenne

Non è un'aggiunta di poco conto perché regala uno strato di dinamismo e libertà di scelta che ben si confà con l'impostazione data alla progressione dell'avventura. Dopo le primissime missioni, infatti, veniamo messi al cospetto di una mappa in stile Risiko, divisa in tasselli da conquistare una missione per volta. Muovere le tre compagnie all'interno della mappa può sembrare sulle prime un compito piuttosto banale, ma ci sono alcune variabili da tenere in considerazione che rendono questo approccio molto interessante. Spostarsi attraverso i territori nemici fiacca spirito e salute dei nostri soldati già provati dalle battaglie; un valore che può essere recuperato spendendo i suddetti punti Requisizione. A seconda di come vengono completate le missioni è inoltre possibile che parte delle truppe tedesche sopravvissute si spostino in aree circostanti, andando a ad aumentare il livello di sfida delle mappe che affronteremo successivamente. Doversi confrontare con semplici soldati e mezzi relativamente leggeri oppure con squadre di granatieri, cecchini e temibili panzer super corazzati può fare la differenza, quindi giocando Ardeness Assasult bisogna sempre cercare di capire quali conseguenze il completamento della missione in corso avrà su quelle successive. La duplice progressione, della campagna e delle proprie forze schierate sulla mappa, crea una sorta di narrativa emergente che coinvolge ben oltre il semplice avanzamento della storia, veicolata attraverso l'usuale mix di filmati, briefing audio e testo. Anzi viene quasi da chiedersi perché vengano utilizzate importanti risorse per creare i filmati in computer grafica per introdurre gli eventi principali, dato che aggiungono davvero poco e non possono certo competere per qualità con quanto fatto da altre produzioni dotate di budget superiori.

Non per tutti

Puntando la lente d'ingrandimento sulle meccaniche di gioco, Company of Heroes 2: Ardeness Assault non cambia le carte in tavola rispetto a quanto fatto in precedenza dalla serie. Si tratta del solito mix di gestione delle risorse e attenta pianificazione degli attacchi, una buona fisica e tantissimi elementi da tenere in attenta considerazione per non subire cocenti sconfitte. Le novità citate per la campagna si riflettono però positivamente sulle missioni, che godono ora di maggiore imprevedibilità:

L'offensiva delle Ardenne
L'offensiva delle Ardenne

gli obiettivi sono più o meno quelli di sempre, tra difesa e attacco di precisi punti di controllo, la conquista di territori e la saltuaria presenza di momenti più scriptati, ma la necessità di doversi adattare di volta in volta alla potenza di fuoco del nemico, che varia a seconda di quanto accaduto in precedenza, e quella di completare importanti compiti secondari che vengono generati proceduralmente, rende ogni partita diversa dalle altre. Ardeness Assault è per questo anche un generatore di scenari altamente rigiocabile e probabilmente la miglior porzione di single player mai offerta dalla serie. Detto questo ci sono due problemi, comunque relativi, che è importante sottolineare e che allontanano il gioco da altre vette di eccellenza. Il primo è che, nonostante sia un prodotto che non necessita di aver acquistato Company of Heroes 2 in precedenza, è chiaramente pensato solo per i veterani. E ciò è vero sia per un livello di difficoltà sopra la media, sia per l'assenza di spiegazioni chiare ed esaustive. La struttura della campagna, addirittura, rischia di non essere chiara sulle prime anche per chi già mastica da tempo i titoli di Relic Entertainment, che dovrebbe pensare a soluzioni migliori per non rischiare di spaventare potenziali acquirenti. La seconda criticità è relativa al prezzo: quaranta euro sono troppi considerando che qui di salti in avanti tecnologici non se ne vedono, quantomeno non in maniera evidente, e per quanto si percepisca l'impegno da parte del team di sviluppo è difficile non pensare che se la cifra si fosse fermata a trenta, si sarebbe trattato di un pacchetto molto più allettante. Anche così comunque questo ennesimo spaccato di Seconda Guerra Mondiale è estremamente valido, non mancano idee inedite da esplorare e gli statunitensi si dimostrano partita dopo partita una fazione a cui valeva effettivamente la pena dedicare un contenuto simile. Sperando che riscontri di vendite positivi invoglino SEGA a investire ancora su un progetto che è partito presentando alcune criticità ma sembra avere ancora molto da dire, oltre che potersi avvantaggiare dell'assenza di concorrenti di livello.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 780
  • Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit

Requisiti minimi

  • Processore: 2Ghz Intel Core2 Duo o equivalente
  • Memoria: 2 GB RAM
  • Scheda video: 512MB GeForce 8800 GT o Radeon HD 2900XT)
  • Spazio su disco: 30 GB

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (5)
8.4
Il tuo voto

Company of Heroes 2: Ardeness Assault è un'ottima aggiunta al secondo capitolo della serie: la prospettiva di una inedita campagna single player è stata pienamente soddisfatta grazie a diciotto missioni nuove di zecca ma soprattutto grazie ad una struttura dinamica che rende la sfida sempre fresca, imprevedibile. Nonostante il prezzo eccessivo e l'assenza di alcuni strumenti che avrebbero reso il gioco appetibile ad un pubblico più vasto, i veterani dovrebbero guardare con curiosità ad un contenuto che li metterà in difficoltà regalando allo stesso tempo grandi soddisfazioni.

PRO

  • Campagna dinamica molto interessante
  • Missioni sempre nuove
  • Struttura tecnico-ludica oramai consolidata
  • Non necessità del gioco base...

CONTRO

  • ...anche se non è facile avvicinarvisi da neofiti
  • Quaranta euro sono troppi