C'era una volta Mia, una principessa tenuta prigioniera in cima alla torre di un castello, in un paese lontano lontano. E fin qui, nulla di nuovo, almeno nelle premesse. La situazione si stravolge subito però: succede infatti che, stanca di aspettare di essere salvata, Mia decide di fuggire da sola, per giunta a cavallo di un drago. Per nulla intimorita da tale strana cavalcatura, la principessa decide di sfruttare la situazione per farsi giustizia contro coloro che l'hanno imprigionata, e parte da lì una folle corsa fatta di tunnel sotterranei, salti, planate e distruzione indiscriminata.
Al di là della simpatica rivoluzione di genere e ruolo messa in scena da Rebel Twins con questa bizzarra caratterizzazione, Dragon Hills a dire il vero non presenta elementi particolarmente innovativi o di rottura, ma quello che mette insieme risulta decisamente divertente e ben confezionato. Mentre gli scenari scorrono via veloci come in un endless runner, ci troviamo a controllare il drago con il semplice atto di toccare lo schermo per farlo immergere sotto terra. Più a lungo si tiene premuto e più in profondità punta il drago, mentre rilasciando il tasto il mostro serpentiforme immediatamente torna a puntare verso l'alto con un angolo di risalita uguale e contrario a quello della picchiata precedente, attraverso un sistema di gestione della fisica basilare ma alquanto convincente. Il principio ricorda un po' quello di Tiny Wings, anche se in questo caso lo sviluppo è inverso, con il drago che si lancia sottoterra e rimbalza verso il cielo. Quello che ne deriva è un gioco estremamente semplice ma dal quale è difficile staccarsi, che attrae anche solo in virtù dei suoi controlli elementari e intuitivi, della distruzione indiscriminata che è possibile scatenare con semplici e brevi tocchi sullo schermo e della sua caratterizzazione fiabesca e simpatica, con un comparto grafico ben curato e fumettoso e un accompagnamento audio che ben accompagna l'azione con il suo tono epico.
Cosa succederebbe se una principessa decidesse di salvarsi da sola scappando con il drago?
All'inizio può sembrare semplice ma in verità ci sono diverse cose da tenere d'occhio per cavalcare al meglio il drago e portarlo fino alla fine dei livelli. Sì perché, prima di tutto, si tratta di un gioco diviso in livelli. Nonostante l'aspetto tipicamente da endless runner, il mondo di gioco è suddiviso in varie ambientazioni con difficoltà sempre maggiore, e sono presenti addirittura dei tradizionali scontri con i boss al termine di ogni livello.
In questo modo, ad ogni morte del drago è possibile ripartire direttamente dall'inizio dell'ultimo schema completato, dando un senso di progressione che non è facile trovare sempre in giochi a impostazione "infinita". Ne consegue anche una maggiore strutturazione di ogni singolo livello, che nonostante sia costruito in maniera procedurale offre ostacoli e nemici secondo un principio di sfida incrementale. Per il resto, l'azione non cambia: si tratta di premere sul touch screen per immergere il drago (che altrimenti viaggia automaticamente strusciando sulla superficie) sottoterra e rilasciare per farlo rimbalzare verso l'alto, calcolando quanto più possibile angolo di risalita e caduta, velocità e traiettoria per cercare di massimizzare la distruzione colpendo case, soldati, fortificazioni, pecore e tutto quello che si presenta indifeso di fronte alla furia del drago. Al contempo, però, è necessario controllare le traiettorie per schivare sacche di lava, sistemi di difesa, lance e armi varie disposte lungo il cammino. Le monete conquistate in corsa possono essere investite per aumentare la corazza del drago, potenziare la spada della principessa o acquistare varie modalità aggiuntive, cosa che inserisce alcuni elementi strategici alla struttura, altrimenti molto leggera e ripetitiva, del gioco.
Conclusioni
Controllare una discesa inesorabile attraverso brevi e puntuali tocchi sullo schermo è un compito che siamo stati chiamati ad eseguire diverse volte nell'ambito dei videogiochi su piattaforme mobile, eppure Dragon Hills ha qualcosa di carismatico e affascinante al di là della sua semplice struttura. La suddivisione in livelli con i boss garantisce un senso di progressione soddisfacente e la disposizione degli ostacoli rende la sfida allettante, ma è probabilmente il senso di potenza e distruzione che scaturisce dal drago a rendere particolarmente piacevole il tutto, da rendere difficile staccarsi dal gioco, una volta entrati nel meccanismo.
PRO
- Semplice, intuitivo e divertente
- Caratterizzazione simpatica
- Buon senso di progressione dato dai livelli
CONTRO
- Struttura estremamente basilare
- A volte non è semplice distinguere precisamente gli elementi sullo schermo