Non paga dell'ottima risposta ottenuta in termini di apprezzamento da parte dei videogiocatori di tutto il mondo, l'operazione di ristrutturazione della divisione gaming di Corsair prosegue a pieno regime. A inizio estate il produttore statunitense ha tolto il velo a tre nuovi prodotti, rispettivamente un mouse dedicato agli MMO, un headset e una tastiera meccanica pronti a rimpolpare il catalogo, rivolgendosi a diversi segmenti di mercato rispetto alle periferiche già in vendita. Prevalentemente si tratta di andare ad aggredire nuove fasce di prezzo con prodotti sempre di qualità ma più appetibili a una vasta fetta di giocatori. Espressione di tale volontà è la Corsair Strafe, tastiera meccanica che abbiamo avuto l'opportunità di provare in queste ultime settimane e che, con un prezzo di 110€, si propone come alternativa più accattivante rispetto ai modelli RGB top di gamma, pur mantenendo intatti gli standard qualitativi in termini di switch meccanici e personalizzazione.
La Corsair Strafe è una tastiera meccanica di qualità che cede a qualche giusto compromesso
Tasti colorati
La componente fondamentale di una tastiera meccanica sono ovviamente gli switch, veri e propri artefici delle prestazioni al tatto dei singoli tasti. Anche in questo caso Corsair ha optato per il meglio a disposizione, producendo la Strafe in due formati, uno che monta gli switch Cherry MX Red e l'altro i Cherry MX Brown.
Le differenze riguardano sostanzialmente la pressione di attivazione richiesta da ogni tasto, con i Red molto sensibili e per questo ritenuti migliori per i videogiochi e i Brown un po' più bilanciati e adatti anche per la scrittura. Parliamo di differenze minime, ma mani esperte che da tanto tempo si sono adattate a un certo tipo di risposta dalla propria tastiera non faticheranno a riconoscerne le differenze. Noi abbiamo avuto a disposizione un modello con Cherry MX Red e ci siamo trovati come sempre molto bene: i tasti sono molto reattivi , la corsa liscia e sostanziosa e in questo particolare modello Corsair ha deciso di introdurre pulsanti sostitutivi con grip maggiorato per favorire i giocatori di MOBA e sparatutto in prima persona. Nel primo caso abbiamo a disposizione la sequenza QWER per le abilità e DF per le magie, mentre nel secondo il gruppo WASD da sempre sinonimo di movimenti negli sparatutto in prima persona. Mentre la tastiera di presenta tutta di un nero uniforme, questi dieci tasti sono grigi e il particolare rivestimento li rende immediatamente riconoscibili al tatto, in modo da favorirne l'individuazione durante le azioni di gioco più frenetiche. Un'introduzione funzionale, anche se non necessaria per potersi godere al meglio l'ultima arrivata in casa Corsair. Uno degli aspetti più positivi è sicuramente la qualità costruttiva, molto buona come nel caso dei modelli precedenti. A differenza dei top di gamma, per contenere i costi in questo caso la struttura della Stafe è completamente in plastica rigida, ma non manca di trasmettere un'ottima sensazione di solidità. In corrispondenza dei tasti, il fondo è di colore rosso probabilmente per ampliare ulteriormente l'effetto dell'illuminazione LED disponibile solamente in questo tono.
Red Led
Ancora una volta a farci storcere il naso più che la tastiera in sé, è il programma Corsair Utility Engine che riconferma un software troppo macchinoso e dall'interfaccia eccessivamente asciutta. Non è mai chiaro quando le impostazioni sono effettivamente salvate come profilo della tastiera e quando invece i cambiamenti apportati al solo scopo di prova verranno scartati.
È un vero peccato, perché di possibilità di personalizzazione ce ne sono parecchie, ma l'app è davvero poco intuitiva e complicata da utilizzare. Ogni tasto può essere programmato singolarmente, così come l'illuminazione che, a differenza dei modelli RGB più dispendiosi, in questo caso è come detto soltanto rossa. Poco male, visto che rimangono presenti quattro livelli di intensità e differenti giochi di luci tra cui scegliere, dall'onda che illumina progressivamente i tasti da sinistra verso destra, all'effetto respiro e quello pioggia, con i tasti che si illuminano in sequenza casuale simulando appunto la caduta delle gocce d'acqua. Inoltre, sempre ben accetto è presente il tasto funzione gaming per disattivare al volo qualsiasi input che potrebbe farci uscire dal gioco, mentre non vi sono tasti macro addizionali. Una scelta che da una parte limita inevitabilmente le possibilità di personalizzazione ma che dall'altra permette di mantenere dimensioni compatte e contenere il peso, di quasi millequattrocento grammi. Sulla parte posteriore, accanto alla porta USB addizionale, trova posto il cavo di alimentazione rivestito in gomma che richiede la presenza di due porte USB per garantire lo scambio di dati e la corrente elettrica necessaria all'illuminazione, in linea con quanto visto in altre tastiere della stessa tipologia. Per un prezzo sicuramente allettante, la Corsair Strafe mette sul piatto una serie di buone idee e ottimi compromessi, con il solito neo di un software di gestione dell'hardware che andrebbe rifatto da capo e reso più intuitivo e immediato nell'utilizzo.
Conclusioni
PRO
- Valida alternativa più economica ai modelli RGB
- Switch Cherry MX Red o Brown
- Ottima qualità costruttiva
CONTRO
- Personalizzazione dell'illuminazione limitata
- Software da rivedere