Realizzare giochi di successo ha degli indubbi vantaggi e può cambiarti la vita, il problema è poi trovare un'idea altrettanto valida per i progetti successivi. Talvolta il semplice arricchimento della formula originale funziona alla grande, e il franchise di Angry Birds rappresenta un esempio lampante in tal senso, ma la perdita di "freschezza" è inevitabile.
Prendiamo il caso di Ski Safari, il titolo d'esordio di Sleepy Z Studios, capace di totalizzare ben centoquaranta milioni di download fra App Store e Google Play, e di conquistare probabilmente la maggior parte degli utenti che lo hanno scaricato. Come evidenziato nella nostra recensione, il gioco aveva dei punti di forza innegabili, su tutti un'interpretazione diversa dal solito del genere degli endless runner a scorrimento orizzontale, lo stesso che ha dato i natali a blockbuster come Jetpack Joyride. Ci si faceva una partita, e poi un'altra ancora, e poi un'altra ancora, rimanendo ancorati a questa esperienza così immediata e divertente, capace di offrire qualcosa di nuovo ogni volta. A tre anni di distanza ecco il sequel, Ski Safari 2, che punta sul "more of the same" andando a introdurre un secondo personaggio, tante cavalcature inedite e soprattutto tre differenti scenari da sbloccare utilizzando le monete raccolte durante ogni tentativo. Stiamo parlando di un prodotto premium, venduto su App Store al prezzo di 1,99 euro (il doppio rispetto all'originale), che dunque non comprende strani meccanismi freemium, né attese o contenuti per cui è obbligatorio effettuare in-app purchase: le due location extra, Jurassic Lark e Il Canyon delle Trombe d'Aria, si acquistano con relativa facilità, racimolando crediti nel giro di qualche ora, mentre il resto degli oggetti si limitano alle personalizzazioni estetiche.
Ski Safari 2 introduce nuovi personaggi, acrobazie e scenari, ma brilla meno del primo episodio
Divertente come il primo?
Il gameplay di Ski Safari 2 è rimasto ancorato a quello del primo episodio: una valanga (o qualcos'altro, a seconda della location) incombe e il protagonista viene svegliato mentre il suo letto scivola verso la valle, per infrangersi contro il primo ostacolo e rivelare una prontezza di riflessi non comune, visto che l'eroe ha già indossato gli sci o lo snowboard e si sta lanciando in una fuga disperata.
L'obiettivo in ogni partita è quello di arrivare il più lontano possibile, cercando di aumentare la distanza fra noi e il pericolo, magari mentre effettuiamo salti e rotazioni aeree per ottenere ulteriore slancio. In questo sequel le possibilità in tal senso si sono moltiplicate, e disegnare slide verso le quattro direzioni si traduce in altrettante acrobazie che moltiplicano il punteggio, e che variano dal punto di vista estetico a seconda della situazione in cui ci troviamo. Sì, perché uno dei punti cardine della serie di Ski Safari sono le "cavalcature", vale a dire strani animali, veicoli oppure oggetti che possiamo utilizzare per aumentare la velocità e resistere a uno o più impatti che altrimenti ci costringerebbero a toccare rapidamente lo schermo per rimetterci in piedi prima di essere raggiunti dalla slavina. Trovarsi in groppa a uno yeti, sul dorso di un pinguino o abbracciati a un uccello si traduce in animazioni diverse e divertenti, che però non distolgono completamente l'attenzione da un bilanciamento della difficoltà un po' anomalo. I massi che fungono da ostacolo alla nostra corsa sono infatti piazzati sul percorso in modo strano, difficili da prevedere e a coppie, il che rende necessario munirsi di una cavalcatura e procedere per lo più in aria, attraverso lunghi salti che fanno un po' perdere al gioco il fascino dell'atterraggio perfetto. Determinate feature, come la "fotografia" che immortala alcuni momenti della partita, risultano inoltre puramente accessorie, a confermare la mancanza di un'idea forte che possa caratterizzare questo sequel e donargli la freschezza di un tempo. Bene il comparto tecnico: la grafica, coloratissima, è piena di nuovi personaggi e paesaggi, anche se talvolta la visuale si allarga un po' troppo e ciò finisce per sminuire il colpo d'occhio.
Conclusioni
Ski Safari 2 gioca la carta del "more of the same" e introduce nuovi personaggi, nuove cavalcature e nuovi scenari, nonché una vasta gamma di collezionabili, per consegnare ai tantissimi fan del primo episodio un'esperienza in grado di riproporre il medesimo gameplay ma con qualche variazione sul tema. Il risultato è buono, ma dopo tre anni l'effetto sorpresa è andato irrimediabilmente perso e alcune scelte in termini di bilanciamento e gestione della corsa appaiono discutibili. Ci troviamo dunque di fronte a un endless runner a scorrimento orizzontale sempre molto divertente e scanzonato, ma inevitabilmente meno coinvolgente dell'originale.
PRO
- Immediato e divertente
- Due personaggi, tre scenari, tante "cavalcature"
- Grafica colorata e convincente...
CONTRO
- ...ma le inquadrature troppo larghe la sminuiscono
- Si passa un po' troppo tempo in aria
- Bilanciamento della difficoltà da rivedere