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Vichinga problematica

Dopo essere passato per le forche caudine di Kickstarter e Steam Greenlight, Jotun arriva sul mercato con qualche criticità di troppo

RECENSIONE di Mattia Comba   —   30/09/2015

Tra i tanti progetti che sbarcano su Kickstarter, sono davvero pochi quelli che riescono a catalizzare l'attenzione generale dei giocatori. Quando si parla di un titolo in uno stato embrionale, che ha appunto bisogno di finanziamenti per vedere la luce, tutto quello che possiamo fare è farci un'idea sommaria sulla produzione e decidere se tipologia, trama e ambientazione ci sembrano abbastanza interessanti da farci scucire un po' di soldi per sostenere gli sviluppatori. Se mancano nomi importanti all'interno della software house o se si parla di una nuova proprietà intellettuale piuttosto che di un franchise famoso riesumato dalle ceneri, non è facile centrare l'obiettivo del finanziamento con il risultato che pochi progetti si prendono milioni di dollari andando ampiamente oltre le richieste iniziali e altri non riescono per un soffio a vedere la luce. Quando a luglio dell'anno scorso Thunder Lotus Games esordì su Kickstarter con Jotun e una richiesta di cinquantamila dollari la situazione poteva essere analoga, ma il team canadese è riuscito a cinque giorni dal termine a recuperare tutti i fondi necessari per dar vita a Thora e alle sue avventure nelle terre norrene, ponendosi come finestra di lancio settembre 2015 e rispettando la scadenza. Dopo aver superato le ulteriori forche caudine di Greenlight e aver accolto consensi in fase di beta, Jotun è infine arrivato puntuale al cospetto dei fan, ma si tratterà veramente di un piccolo capolavoro?

Jotun ci mette nei panni della guerriera vichinga Thora in un action adventure con molti alti e bassi

Attacco ai giganti

Jotun ripropone un tema parecchio caro al mondo videoludico, ovvero la contrapposizione tra uomini e dei, in questo caso a tema Vichingo. Il titolo canadese narra le vicende di Thora, una guerriera che porta il nome femminile del Dio del tuono, addestrata dal padre fin dalla tenera età a brandire un'ascia bipenne e a solcare i gelidi mari del nord.

Vichinga problematica
Vichinga problematica

Tuttavia, nonostante la grande esperienza nella navigazione al ritorno da una battaglia Thora e i suoi compagni d'armi vengono sorpresi da una terribile tempesta che affonda l'imbarcazione inghiottendo tutto l'equipaggio nelle profondità marine senza lasciare superstiti. Quando riprende conoscenza, la guerriera non si trova più nel suo corpo fisico, ma neanche nel Valhalla tanto ambito dai guerrieri Vichinghi. Ora è un'anima costretta al Ginnungagap, il purgatorio cosmico dove viene relegato chi deve ancora guadagnarsi il favore degli Dei per accedere finalmente al paradiso. Il Ginnungagap è una sorta di raccordo tra vari regni che persistono al di fuori dello spazio e del tempo, ognuno dei quali è retto e protetto da dei giganti semidivini con poteri prodigiosi - i Jotun del titolo - che Thora dovrà sconfiggere per guadagnarsi l'ingresso nell'aldilà. Tuttavia, per riuscire a stanare il gigante e sfidarlo dovremo andare in giro per le due ambientazioni che compongono ciascuno dei cinque regni di gioco alla ricerca di specifiche rune, sfidando nemici e pericoli ambientali tutt'altro che banali. Uno dei tratti caratteristici del titolo Thunder Lotus infatti è quello di essere molto poco permissivo e parecchio impegnativo soprattutto nei combattimenti contro i Jotun, rischiando più di una volta di sfociare nella frustrazione per scelte di game design a cui ultimamente non siamo più abituati. Jotun è un titolo molto ermetico, che ti lascia da solo al centro del Ginnungagap con una costante sensazione di incertezza sul da farsi, costringendoti ad esplorare ogni regno a tentoni nella speranza di aver imboccato il sentiero giusto per trovare le rune. Entrati nel livello abbiamo a disposizione una mappa stilizzata priva di indicatore che mostra la posizione dell'obiettivo, ma tocca a noi orientarci e soprattutto scoprire gli altri punti di interesse, come ad esempio la Fontana della Vita che funge da checkpoint e ripristina salute e poteri, oppure gli alberi di Idhunn, la guardiana delle mele, che con i suoi frutti preziosi allunga la barre dell'energia vitale.

Problemi di ritmo

Allo stesso modo i combattimenti con i boss sono sempre impegnativi: i Jotun sono forti e potenti, capaci di metterci al tappeto con un paio di colpi, costringendoci ogni volta a ricominciare da capo lo scontro. Occorre studiare molto attentamente i pattern d'attacco di ognuno di essi e fare i conti con la lentezza del nostro alter ego virtuale che a causa dell'ingombrante ascia bipenne che si porta sempre dietro, si muove piuttosto goffamente e ha a disposizione solamente la capriola per schivare i colpi nemici.

Vichinga problematica
Vichinga problematica

Inoltre tutti i Jotun subiscono delle trasformazioni durante gli scontri che ne modificano gli attacchi e aumentano il ritmo dell'azione, con il risultato che è molto difficile sconfiggere un boss al primo tentativo, vuoi perché bisogna imparare i suoi movimenti nel corso dello scontro, vuoi perché non abbiamo accesso a pozioni curative per ripristinare la salute. L'unica cosa che possiamo fare è esercitare il tempismo nelle schivate, ma non nascondiamo che più di una volta all'ennesimo tentativo andato a vuoto, la frustrazione iniziava a fare capolino. In tal senso però, Jotun permette di esplorare tutti i cinque regni liberamente per accumulare nuovi poteri per ripresentarsi al cospetto dei Jotun non ancora sconfitti aumentando le chance di vittoria, ma ovviamente verranno svelate le sorti di Thora e la genesi del Ginnungagap solamente dopo averli sconfitti tutti quanti. Ad esempio possiamo creare una copia di Thora grazie al potere di Loki per ingannare gli avversari oppure potenziare l'ascia con il favore di Thor per rilasciare potenti scariche elettriche quando carichiamo il colpo. Nella sua semplicità quindi la struttura di gioco che sorregge il titolo è piuttosto valida nella connotazione action, ma perde molto in termini di mordente una volta che si passa all'esplorazione dei vari regni. I livelli sono ben caratterizzati sia per quanto riguarda l'aspetto estetico che per i pericoli che nascondono, ma soffrono incredibilmente dal punto di vista del ritmo, andando ad appiattire per decine di minuti l'azione di gioco in un girovagare senza meta in cui saltuariamente meniamo un fendente di ascia. Ad esempio nelle miniere abbiamo incontrato solo sporadicamente alcune orde di nani da affrontare all'arma bianca e nel regno vulcanico una manciata di nemici sparsi qua e là. Il regno del cielo invece ci ha conquistato con i suoi enigmi ben congegnati, sebbene di semplice risoluzione, mentre quello innevato di Niflheimr ha nuovamente mostrato il fianco a un design davvero poco ispirato. Nonostante queste criticità, Jotun resta un titolo incredibilmente bello da vedere ed evocativo nelle sue atmosfere, peccato appunto che vada a perdersi proprio nell'esplorazione, l'aspetto che avrebbe dovuto essere maggiormente valorizzato vista la direzione artistica così ispirata. I colori pastello e le musiche soavi ci accompagnano nello sterile girovagare tra i regni, lasciandoci inevitabilmente la sensazione che Jotun non abbia espresso in pieno tutte le sue promettenti potenzialità.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (11)
7.0
Il tuo voto

Considerando che sono solamente otto i programmatori di Thunder Lotus, Jotun è andato anche oltre le aspettative, forte di un comparto artistico bellissimo e di una storia decisamente molto interessante. Tuttavia la struttura di gioco a metà tra l'action e l'esplorazione risulta molto sbilanciata, con quest'ultima componente che ci costringe a vagare per regni molto belli da vedere ma incredibilmente vuoti e privi di mordente ludico. Gli scontri con i Jotun sono impegnativi e appaganti, i poteri aggiungono maggiore varietà al gameplay, ma manca una valida spinta esplorativa, che inevitabilmente va a castrare un titolo dalle grandi potenzialità purtroppo rimaste inespresse.

PRO

  • Artisticamente molto ispirato
  • Scontri con i Jotun impegnativi

CONTRO

  • L'esplorazione manca completamente di ritmo
  • Girovagare tra i regni diventa presto noioso