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Eroi dei nostri tempi

Un nuovo RPG dagli autori di Pocket Army

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   12/11/2015

Per il suo ultimo titolo, il prolifico sviluppatore vietnamita Pine Entertainment ha deciso di partire dalle basi gettate dall'apprezzabile Pocket Army, operando però una fondamentale variazione nella struttura di gioco: laddove il titolo del 2012 si basava su un'impostazione action, nel qui presente Rise of Heroes il focus si sposta sugli elementi prevalentemente RPG, togliendo al giocatore il controllo diretto dei personaggi su schermo ma aumentando le sue responsabilità per ciò che concerne la gestione e lo sviluppo del proprio party. Andiamo a scoprire se questo cambio di prospettiva ha portato dei buoni frutti...

Piccolo mondo nuovo

Senza perdersi in velleità narrative, Rise of Heroes mette semplicemente l'utente a capo di un manipolo di eroi (inizialmente soltanto due) impegnati ad affrontare un'ampia varietà di missioni suddivise tra dieci diversi scenari.

Eroi dei nostri tempi

L'iniziale fase di tutorial fa immediatamente capire che il cuore del gameplay risiede più nella schermata di organizzazione del party che sul campo di battaglia vero e proprio: agendo con dei semplici tocchi tra i vari menu, è possibile scegliere quali guerrieri mettere in formazione, potenziare le loro abilità, acquistare ed assegnare nuovi elementi di equipaggiamento e così via, il tutto regolato dal sistema a doppia valuta che oramai è consuetudine nei titoli free to play come questo. Le monete d'oro si ottengono dunque completando le missioni e vanno spese per aumentare il livello dei personaggi, mentre i diamanti si ottengono sporadicamente come premio e servono per acquistare nuovi slot per i personaggi, armi, corazze e oggetti consumabili: senza girarci troppo attorno, diciamo subito che senza spendere soldi veri per avere delle riserve extra di diamanti si va poco lontano, dato che i prezzi degli articoli del negozio virtuale sono piuttosto alti e già nelle prime fasi dell'avventura si possono sperimentare dei colli di bottiglia provocati da un livello degli avversari decisamente superiore a quello raggiungibile "naturalmente" dai propri eroi. La sensazione generale è che in Rise of Heroes vinca l'utente con una maggiore disponibilità economica anziché quello più abile nell'arte della guerra, e una conferma a questa tesi arriva anche da un sistema di combattimento che lascia pochissimo spazio di manovra.

Rise of Heroes è un RPG troppo passivo per poter essere considerato più di un passatempo

Guardare ma non toccare

Ogni missione di Rise of Heroes è costituita da tre scontri in successione con altrettanti gruppi di nemici, e l'obiettivo è sempre quello di annientare le forze avversarie prima che loro possano fare altrettanto. In questo ambito, l'utente è praticamente relegato a un ruolo di mero spettatore: i guerrieri in campo attaccano con le armi in dotazione, decidendo autonomamente verso quali obiettivi rivolgersi e quando usare le loro abilità speciali, mentre il giocatore deve soltanto fungere da supervisore, utilizzando all'occorrenza gli oggetti consumabili di cui è provvisto.

Eroi dei nostri tempi

Un'impostazione piuttosto passiva, che non dà la possibilità di sfruttare appieno le caratteristiche del proprio party e che riduce l'esito degli scontri a una questione di fortuna o di mera supremazia in termini di equipaggiamento. Come accennato prima, in Rise of Heroes non conta tanto l'abilità quanto l'attitudine a spendere per i vari upgrade, affermazione che si dimostra particolarmente vera nella modalità multiplayer del titolo dove è possibile sfidare i team di altri giocatori per guadagnare medaglie da scambiare poi con oggetti rari: in questi scontri vince a prescindere chi ha dalla sua parte la squadra con i valori più elevati, riducendo il tutto a un'operazione quasi meccanica che non si rivela particolarmente appagante. Considerato tutto questo, risulta evidente come Rise of Heroes possa dimostrarsi un passatempo rapido e poco impegnativo utile a riempire i tempi morti della propria giornata, mentre difficilmente si può parlare della produzione Pine Entertainment come di un gioco mobile davvero memorabile. Anche sotto il profilo tecnico ci si trova di fronte ad un lavoro nella media, con un sonoro abbastanza povero e ripetitivo e una realizzazione grafica bidimensionale graziosa ma contraddistinta da elementi davvero troppo piccoli che non rendono facile la consultazione dei menu specialmente su un iPhone.

Conclusioni

Versione testata iPhone (2.3.0)
Digital Delivery App Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (2)
6.5
Il tuo voto

Pine Entertainment ha preso la formula di Pocket Army, ha tolto l'azione e ha aggiunto tutta una serie di leggeri elementi RPG legati a doppio filo con le arcinote meccaniche di acquisti in-app tipiche dei free to play: come è lecito immaginare, il risultato non è un prodotto capace di rivoluzionare il mobile gaming, anche se si dimostra comunque un valido passatempo pur con tutti i suoi evidenti limiti e colli di bottiglia.

PRO

  • Meccaniche semplici e immediate
  • Visivamente grazioso
  • I livelli sono tanti...

CONTRO

  • ... ma sono tanti anche gli acquisti in-app
  • Sistema di combattimento molto passivo
  • Ripetitivo già dopo poco tempo